Il genere dei cosiddetti "walking simulator" si è ritagliato una consistente fetta di estimatori negli ultimi anni, grazie a titoli come The Vanishing of Ethan Carter, What Remains of Edith Finch (premiato proprio durante i Game Awards 2017 per la migliore componente narrativa) o Everybody's Gone to the Rapture. Parliamo di racconti interattivi, ma in senso lato: il focus in questo tipo di produzioni è tutto sulla storia e gli eventuali dialoghi, mentre il giocatore riveste il semplice ruolo di osservatore e può fare ben poco per cambiare l'ordine degli eventi, a parte forse fruirli in modo più o meno rapido spostandosi da una zona all'altra dello scenario. È dunque naturale che durante la presentazione di Witchfire ci si aspettasse da The Astronauts una nuova avventura a base narrativa. Quando però abbiamo visto il protagonista del gioco imbracciare un fucile, la situazione è cambiata in modo radicale.
Fantasie oscure
Il trailer d'esordio di Witchfire è stato realizzato appositamente per trarre in inganno gli utenti e fargli pensare, dopo la comparsa della scritta "dagli autori di The Vanishing of Ethan Carter", che il progetto si presentasse come un nuovo walking simulator. Nel video, il personaggio che controlliamo si muove all'interno di una foresta incredibilmente dettagliata ma dai risvolti inquietanti, quando una sorta di teschio che funge da interruttore si illumina e apre un varco di luce dorata alla base di un enorme albero. Una volta superato il portale, ci si ritrova a passeggiare tra le lapidi e le cappelle di un antico cimitero, finché quella che sembra la carcassa di un grosso animale non si "accende" improvvisamente.
A quel punto il protagonista di Witchfire imbraccia un fucile ed è proprio allora che compare la dicitura "ma anche di Painkiller e Bulletstorm", a indicare che il titolo è stato realizzato insieme ad alcuni ex componenti di People Can Fly, il team di sviluppo specializzato in sparatutto. Le sequenze che seguono sono esaltanti e mostrano combattimenti contro soldati non-morti a colpi di fucile e pistola, l'uso di poteri magici per sbaragliare i nemici e soprattutto uno scatto veloce che rende l'esperienza molto dinamica, da eseguire per schivare i colpi dei nemici ma anche per avvicinarsi rapidamente a essi ed eliminarli con un solo attacco. Questi momenti spettacolari e frenetici vengono coadiuvati da una grafica eccellente, che punta su tonalità seppia per unire insieme fogliame e pietra, in un connubio davvero interessante.
In alto mare?
Incassato il grande entusiasmo del pubblico per questa loro sorpresa, i ragazzi di The Astronauts hanno fornito i primi dettagli su Witchfire e chiarito che, purtroppo, lo sviluppo del gioco è ben lungi dall'essere completo e che per il momento non hanno intenzione di annunciare altre piattaforme oltre a Steam. È insomma possibile che il titolo faccia il proprio debutto nel corso del 2018, ma potrebbe anche volerci qualcosa di più: incrociamo le dita. Sul fatto di essersi dedicati a uno sparatutto dopo aver venduto un milione di copie con The Vanishing of Ethan Carter, cambiando dunque completamente genere in barba al fatto di poter puntare comodamente su di un'esperienza dello stesso tipo per ottenere facili consensi, gli autori hanno dichiarato candidamente di aver voglia di realizzare uno shooter e che gli FPS fanno parte del DNA dello studio, che condivide in parte la proprietà con i già citati ex componenti di People Can Fly.
"Uno dei motivi per cui abbiamo chiamato il team 'The Astronauts' è per enfatizzare il viaggio verso nuovi luoghi. È per questo che, dopo aver creato un'esperienza narrativa che crediamo sia stata innovativa, vogliamo realizzare uno sparatutto diverso da qualsiasi cosa abbiamo fatto finora", hanno scritto gli sviluppatori sul proprio blog. L'impegno, a giudicare dal trailer, è evidente: Witchfire utilizza il potente Unreal Engine 4 e la tecnica della fotogrammetria, che gli autori avevano già sperimentato, per offrire una grafica al tempo stesso dettagliata ed evocativa, in grado di creare un mondo fantasy oscuro e inquietante, in cui ci troveremo a combattere contro orde di non-morti e creature raccapriccianti. Alla fine dei conti, l'unica cattiva notizia di tutta questa faccenda sta proprio nel fatto che bisognerà attendere ancora un bel po' per l'uscita del gioco.
Witchfire si presenta come uno sparatutto dark fantasy terribilmente affascinante, dotato di un'ambientazione evocativa e di meccaniche FPS sorprendentemente frenetiche e spettacolari, che non mancheranno di riservarci qualche sorpresa. Spiace solo che passerà un po' di tempo prima di poterci giocare!
CERTEZZE
- Gli autori sono una garanzia
- Ambientazione affascinante
- Gameplay dinamico e spettacolare
DUBBI
- Lo sviluppo è ancora in alto mare
- Si sa ben poco del gioco