Octopath Traveler: il miglior JRPG di Switch deve ancora arrivare?

Che Octopath Traveler fosse un progetto molto interessante lo avevamo detto da subito, e la demo messa da Nintendo nell'E-store non ha fatto che confermare la cosa a migliaia di fan dei JRPG. Non che ci fosse da pregarli più di tanto: la console ibrida Nintendo è una casa perfetta per il complesso genere dei giochi di ruolo nipponici, e in attesa del nuovo Shin Megami Tensei parecchi giocatori hanno fame di titoli di questo tipo; figuriamoci poi quando il progetto in questione ha alle redini i producer di Bravely Default (anche se non il director). Qualche influenza ovviamente la si nota, ma Octopath è un gioco profondamente diverso dalla maggior parte dei JRPG, che pur sfruttando sistemi piuttosto classici riesce a mantenersi fresco con una serie di trovate brillanti, e sembra voler mettere alla prova anche i giocatori più veterani con le sue sfide. Noi abbiamo potuto sperimentare una nuova parte - piuttosto avanzata - dell'avventura, stavolta dedicata al geniale studioso del gruppo Cyrus. Abbiamo avuto solo 45 minuti a disposizione, ma vi assicuriamo che ci hanno messo alla prova non poco.

Otto storie, poche gioie

È il caso di soffermarsi per un attimo sul protagonista della fase da noi giocata, perché Cyrus non è un comune studioso, bensì un sapiente... di gran bell'aspetto. Potrà sembrarvi una qualità di poco conto per qualcuno la cui vita è immersa nella conoscenza, ma al nostro porta prevedibilmente grossi guai, poiché a causa del look da playboy viene coinvolto in uno scandalo con una principessa (peraltro sua studentessa), e ciò succede nonostante la sua quasi patologica imbranataggine nel rapportarsi con l'altro sesso. Cyrus comunque decide di non perdersi d'animo, e anzi approfitta del casino per distaccarsi dall'accademia e partire alla ricerca di un misterioso libro che lo affascina da tempo. Come normale che sia, le sue scorribande lo fanno incontrare con gli altri protagonisti e unire al loro viaggio.

Per carità, sappiamo benissimo che non si tratta di una premessa all'altezza di quella di Primrose o Olberic, eppure commettereste un errore a sottovalutare la storia di Cyrus solo per via della sua premessa scarsamente drammatica. Lo studioso è infatti dotato di notevoli doti investigative e tali capacità lo portano, ad esempio, a dover risolvere dei crimini. L'abilità di Cyrus è infatti "Analizza", e gli permette di ottenere indizi da alcuni personaggi non giocanti con una percentuale di successo variabile: in alcuni casi si ottengono oggetti nascosti, posizioni di tesori o semplici consigli; in altri invece importanti delucidazioni legate alla trama, che avanzano le quest principali. Chiaro, anche in questo caso c'è un rovescio della medaglia, e fallire il test di analisi porta Cyrus a perdere reputazione (con conseguenze ancora non chiare), eppure l'idea di avere un investigatore nel team ci ha stuzzicato parecchio, specialmente considerando la missione da noi affrontata.

Cattiveria nipponica

Cyrus infatti si trovava nella cittadina della demo per parlare con una vecchia amica, probabilmente in possesso di informazioni sul misterioso libro. Non c'è voluto però molto perché l'incontro degenerasse in una richiesta diretta di aiuto, correlata alla scomparsa di alcuni abitanti del villaggio nei dintorni della locanda. Nel giro di qualche minuto ci siamo quindi messi a investigare, solo per ricondurre le sparizioni alle fogne. Lì, come vogliono le regole fondamentali del genere, abbiamo trovato ad attenderci nemici assai aggressivi, che hanno dimostrato ancora una volta quanto importante sia padroneggiare i sistemi del nuovo titolo Square: Octopath è un JRPG completamente strutturato attorno a numerose debolezze, e a un modello di barriere multiple e potenziamenti degli attacchi che obbliga a calcolare alla perfezione le proprie mosse per mantenere storditi gli avversari il più possibile. Non scherziamo: sottovalutate i nemici o calcolate malamente le abilità da usare, e persino il più sfigato degli scheletri potrà eliminare un vostro personaggio sovralivellato con un paio di colpi; qui non ci si può distrarre un attimo.

Potete ben immaginare, dunque, quanto difficile sia stato il boss della prova: un terribile uomo incappucciato con la capacità di evocare scheletri in aiuto e una fastidiosa tendenza a maledire i nostri compagni di viaggio. Per batterlo abbiamo dovuto usare ogni abilità, scoprire con un po' di sani tentativi le sue debolezze, e sfruttare sia le resistenze di Olberic che gli oggetti del nostro inventario (il tempo a nostra disposizione, peraltro, non ci ha permesso di sferrargli il colpo di grazia, con sommo disappunto). Con battaglie simili a cui far fronte, capiamo perché il team di sviluppo abbia dato ad ogni personaggio la possibilità di ottenere una classe secondaria: avere elementi e attacchi multipli a disposizione è davvero importante per essere pericolosi, e l'assenza di abilità capaci di infliggere debolezza e poi stordimento al nemico rende pressoché impossibile vincere gli scontri. Bello vedere un titolo con il coraggio di essere così brutale col giocatore, al giorno d'oggi.