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Blocco su blocco

Oramai nell'Olimpo delle produzioni indipendenti, Minecraft si conferma un fenomeno assoluto che non sembra volersi fermare... fino a dove saprà spingersi?

PROVATO di Umberto Moioli   —   12/10/2010

Uno pensa alla scena indipendente e si immagina incredibili storie di fatica, sudore e magari fallimento, con il poveretto - o lo sparuto gruppo di poveretti - che infine riescono a rilasciare il loro capolavoro, presto eclissato da uscite meglio pubblicizzate e promosse, al limite in grado di sopravvivere alle asperità che il mercato impone quel tanto che basta per portare avanti un ultimo progetto. Certo vien difficile immaginarsi una storia come quella di Markus "Notch" Persson, l'uomo dietro al gioco indie più discusso degli ultimi anni, in grado di vendere, ancora in alpha, decine e decine di migliaia di copie in un singolo giorno, quello successivo a un periodo di test gratuito, fino a fruttare oltre 300'000 dollari al suo realizzatore.

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Un percorso, quello di Minecraft, iniziato nel 2009 e ancora lontano dalla sua conclusione per quanto già di enorme successo nella sua incarnazione non definitiva; un videogame particolare a cui è oramai parecchio che stiamo giocando ma che è infine arrivato il momento di discutere in questi lidi, prima che gli oramai imminenti sviluppi amplino eccessivamente un orizzonte già più che vario e sfaccettato.

Il brivido dell'avventura

Di cosa si tratta quindi? Quale formula magica sta stregando una quantità crescente di giocatori?

Blocco su blocco

A prima vista Minecraft non è davvero nulla di speciale: nelle vesti di un poveraccio disperso in un mondo creato randomicamente, il giocatore è chiamato a spaccare, collezionare e quindi porre nuovamente sul terreno i blocchi di cui l'universo di gioco stesso è composto, realizzando nuove strutture e interagendo con gli elementi non statici come l'acqua o la lava presente nelle profondità terrestri, costruendosi il proprio angolo di paradiso oppure scombinando il già precario ordine imposto dalla disposizione casuale di terreni, piante e specchi d'acqua. Tutto qui, fermandosi alle apparenze.

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I primi attimi di gioco passano quindi tra la rassegnazione dell'assenza di una linea narrativa e la disperata ricerca di un senso all'interno di un sandbox che sembra una versione sgranata dei lego a cui si giocava da piccoli, fino al calare delle tenebre e alla contemporanea apparizione di strani esseri simil-non-morti, ragni e quelli che chi scrive non riesce a definire in modo migliore di cactus esplosivi; una svolta, quella del ciclo giorno notte, che impone presto, capita la fragilità del proprio alter ego, una riflessione sulla necessità di costruirsi un riparo per quella successiva e, poco dopo con un po' di intraprendenza o l'aiuto di Internet, di padroneggiare il sistema di crafting, necessario per forgiare strumenti come spade, picconi e accette ma anche oggetti per realizzare abitazioni, binari e persino meccanismi automatizzati.

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Non passa molto che Minecraft diventa una sfida all'accumulo delle giuste risorse per costruire opere sempre più grandiose, strutture complesse frutto di ore di ricerca e rielaborazione degli oggetti raccolti, oppure una grande avventura, salpando su una chiatta costruita per l'occasione alla ricerca di nuove terre e quindi grotte o architetture naturali impossibili, tutte da esplorare.Le corde pizzicate dal gioco sono sia quelle della creatività che quelle della ricerca di spazi sempre nuovi, da colonizzare o semplicemente visitare, e la libertà di movimento permette, una volta padroneggiati tutti gli strumenti, di togliersi grandi soddisfazioni semplicemente seguendo le proprie inclinazioni. L'eccezionalità del gioco risiede nella quantità di gameplay effettivamente messa a disposizione dell'utente a partire da qualche decina di materiali diversi, alcuni nemici e poco altro, tenendo incollati allo schermo anche grazie a uno stile visivo spoglio ma peculiare, così come il sonoro che entra in testa in modo quasi ipnotico.

Un cerchio sul calendario…

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... quello da fare attorno al 31 di ottobre prossimo: ad Halloween è stato infatti annunciato il rilascio di un grossissimo aggiornamento, che aggiungerà anche la possibilità di andare in una zona sottostante la crosta terrestre, caratterizzata da fiumi di lava e ambienti particolarmente cupi, dove alle distanze percorse ne corrisponderanno altre di molto maggior in superficie; anche un buon metodo per muoversi velocemente, insomma. Un'abitudine, quella di aggiornare il gioco con nuove caratteristiche, che Persson sta seguendo con frequenza incredibile dallo scorso maggio, ovvero dalla decisione di dedicarsi a tempo pieno a Minecraft, e che sta portando grandi risultati, facendo del blog ufficiale un posto meritevole di essere visitato.

Il fattore community

Minecraft come massimo esponente di un modo di giocare curioso e intelligente, a leggere il paragrafo precedente e come effettivamente è, una volta assicurato il gioco sull'hard disk o attraverso la modalità via browser; Minecraft, però, certamente non come esperienza per tutti visto l'esiguo complesso di elementi che compongono la sfida vera e propria, e quindi la lontananza dalle produzioni videoludiche tradizionali.

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Gli indecisi sappiano comunque che i 9.95 euro richiesti per comprare il gioco adesso che è in alpha - garantendosi anche tutte le future versioni, via via più costose per chi ancora non dovesse possederlo al momento della loro uscita - sono più che giustificati dalla presenza di una versione preliminare del supporto al multiplayer: inseriti i dati del server scelto tra quelli già disponibili online - la pagina ufficiali della community è il miglior posto da cui iniziare - ci si ritrova in un mondo concettualmente identico a quello sperimentabile da soli ma via via sempre più influenzato dalla presenza di altri giocatori, intenti a muoversi per conto loro e a costruire spazi sempre più bizzarri e imprevedibili; un'esperienza di gioco molto particolare che in qualche modo riporta alla mente Wurm Online, ottimo MMO indipendente di cui abbiamo recentemente parlato. In modo simile la semplicità grafica, la possibilità di accedere a tool specifici e la fantastica comunità che si è creata attorno al progetto, hanno immediatamente dato il via a una fioritura di mod che nelle vesti di texture pack riescono a sconvolgere visivamente ma non solo il mondo di Minecraft, rendendolo qualcosa di completamente nuovo come nei caso del pacchetto dedicato a Portal o all'ottimo Painterly Pack. Già oggi, quindi, il progetto portato avanti da Markus Persson è peculiare e meritevole di essere acquistato, aspettando i futuri aggiornamento e gli effetti di un'imminente crescita del team: quello che fino a oggi è stato un one man show si dovrebbe presto trasformare in qualcosa di più simile a un team di sviluppo vero e proprio, con risultati ancora impossibili da immaginare.

CERTEZZE

  • Ottimo concept originale
  • Esperienza coinvolgente oltre che unica
  • Al momento costa la metà di quando verrà rilasciato ufficialmente
  • Il comparto audio-video ha il suo fascino...

DUBBI

  • ... per quanto sia assolutamente primordiale
  • Le meccaniche da sandbox portate all'estremo non piaceranno a tanti