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Atomic Heart: la playlist musicale per non lasciare mai la distopia robotica di Mundfish

Vi proponiamo una playlist musicale a tema Atomic Heart, così da poter continuare a sognare il bizzarro mondo creato da Mundfish in ogni momento della giornata.

SPECIALE di Mattia Pescitelli   —   15/03/2023
Atomic Heart: la playlist musicale per non lasciare mai la distopia robotica di Mundfish
Atomic Heart
Atomic Heart
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I più di voi ormai sapranno quanto ci piace creare playlist personalizzate da condividere con i lettori, ispirate dai videogiochi del momento (per chi ancora non lo sapesse, vi invitiamo a recuperare la compilation dedicata a Hogwarts Legacy). Provare a richiamare una certa atmosfera attraverso brani slegati dall'opera videoludica in questione è estremamente stimolante e ci aiuta anche a comprendere la vera essenza di un gioco. Questa volta è il turno di uno sparatutto in prima persona molto atteso e molto particolare, che ci fa tornare al secondo dopoguerra, ma in una chiave "leggermente" diversa rispetto a quella che abbiamo imparato a conoscere dai libri di storia.

Per tutti coloro che hanno amato l'opera prima dello studio Mundfish e vogliono continuare a vivere al suo interno con il pensiero, ecco la nostra playlist musicale di Atomic Heart.

Come suona Atomic Heart

Atomic Heart: il tessuto sonoro del gioco sembra non avere confini specifici
Atomic Heart: il tessuto sonoro del gioco sembra non avere confini specifici

Il panorama sonoro dipinto da Atomic Heart è molto particolare. Infatti, l'Unione Sovietica retro-futuristica di Mundfish non può essere ricondotta a un unico genere musicale. Questo perché, molto sagacemente, viene sottolineato come gli scienziati del gioco siano riusciti a creare una radio capace di captare le frequenze del futuro, portando nel 1955 suoni e voci che troveremmo adeguate negli anni '80 o perfino nel nuovo millennio.

Questo dà al gioco una sonorità estremamente eterogenea, proponendo commistioni di stili, influenze e tendenze che variano dalla musica tradizionale slava alla techno, dal rock underground al rap. Non è raro quindi, combattere contro un boss accompagnati da un commento musicale dalle tinte nu metal e poi passare al successivo con un bel canto popolare sovietico, allegro e incalzante, da sagra di paese. Il tutto è tenuto insieme da una certa fibra meccanica, contraddistinta da suoni secchi e rumorosi, come gli ingranaggi che compongono ogni essere robotico di questo nuovo mondo atomico.

Proprio grazie a tale eclettismo, abbiamo potuto spaziare moltissimo tra i generi, andando a scavare a fondo nelle librerie musicali digitali, ma anche nella nostra collezione fisica personale. Il risultato è un incontro tra generazioni che abbiamo cercato di amalgamare nel migliore modo possibile senza allontanarci troppo dai territori slavi. Elettropop affiancato a soviet rock anni 80, musica da Partito insieme a influenze tedesche dal sapore ferroso.

Non escludiamo che potreste saltare un brano qua e là (e non ve ne faremo una colpa, dato che ce ne è veramente per tutti i gusti), ma volevamo ricreare proprio quell'idea di radio onnisciente cara al gioco, che guarda in tutte le direzioni senza focalizzarsi su una specifica strada da perseguire.

Dalla Germania con amore: Einstürzende Neubauten

Atomic Heart: i suoni industriali degli Einstürzende Neubauten
Atomic Heart: i suoni industriali degli Einstürzende Neubauten

Pur non essendo prettamente slavi, i dissidenti di lingua germanica Einstürzende Neubauten incarnano alla perfezione lo spirito di Atomic Heart. I loro suoni industriali, distorti, fuori da ogni concezione musicale classica, paiono parlare alle macchine. Le parole si fondono e si perdono in una catena di montaggio sonora. Ogni canzone è come una fabbrica dalla quale fuoriescono i più inusuali e peculiari prodotti dell'ingegno umano, così esteticamente fuori categoria da creare una nuova concezione di bellezza. Von wegen magari non rimanderà direttamente ai molteplici scontri con i robot del gioco, ma pensiamo sarebbe stata perfetta come commento musicale di chiusura per quest'avventura psichedelica.

Caviale, violini e armate rosse

Atomic Heart: il coro dell'Armata Rossa aggiunge quel tocco di unicità sovietica
Atomic Heart: il coro dell'Armata Rossa aggiunge quel tocco di unicità sovietica

Atomic Heart non è solo musica elettronica incalzante. C'è della storia all'interno di questo gioco "revisionista". Non è raro ascoltare durante la partita canzoni popolari d'altri tempi, spesso riproposte dai francesi, a cui i russi devono molta della loro eredità sociale, nonostante i diverbi e le sporadiche ostilità (dall'ammirazione artistica della classe nobiliare filoimperialista all'influenza della Rivoluzione francese nelle insurrezioni di inizio Novecento).

Per questo, non appena abbiano immaginato di realizzare una playlist musicale per il gioco, abbiamo subito pensato di inserire la musica contenuta in un vecchio vinile che, per un motivo o per l'altro, è finito nella collezione di famiglia. L'album in questione è intitolato Caviale, vodka e violino ed è una raccolta di "antiche canzoni popolari e zingaresche della Russia", come evidenzia il sottotitolo sulla copertina. Oltre a questa (a nostro avviso, stupefacente) selezione di brani che abbiano aggiunto alla playlist, non ci siamo lasciati sfuggire altre canzoni "da Partito", alcune delle quali eseguite dal Coro dell'Armata Rossa.

Il retaggio ucraino: DakhaBrakha

Atomic Heart: le perturbanti melodie ancestrali dei DakhaBrakha
Atomic Heart: le perturbanti melodie ancestrali dei DakhaBrakha

Pur essendo un periodo non proprio indicato per associare i valori tradizionali del territorio ucraino con atmosfere russe, ci avvaliamo del collocamento temporale del gioco, ambientato in un'Unione Sovietica unificata sotto l'egida del Partito comunista. Le sonorità ancestrali e, allo stesso tempo, da nuovo millennio del gruppo folk DakhaBrakha, fatte di percussioni roboanti e archi violenti, in qualche modo ci riportano in quel mondo dai lineamenti storici offuscati, severo nella sua leggerezza, primordiale nella sua futuribilità.

Oltre il visibile: Igorrr

Atomic Heart: Igorrr e il dissonante metal barocco tra la corte di Versailles e i vicoli di Gaza
Atomic Heart: Igorrr e il dissonante metal barocco tra la corte di Versailles e i vicoli di Gaza

Alla follia totalizzante che si attua sullo schermo si associa perfettamente la pazzia musicale di Igorrr. Un incontro tra solennità dello spirito e carnalità terrena, il suo metal distruttivo "da sala" coglie tutti gli eccessi di un'ipotetica corte sfrenata. Sul confine di Oriente e Occidente, gli archi dei violini si dimenano in taglienti fendenti mentre raffiche di chitarra elettrica si sovrappongono alle esplosive percussioni. Inutile dire che non farete difficoltà a ritrovare nei suoi suoni gli spettacolari scontri con i robot più ostici.

Menzioni speciali e colonna sonora originale

All'interno di questa playlist trovate tanti altri ottimi artisti slavi che ci hanno conquistato al momento dell'ascolto e che abbiamo trovato particolarmente calzanti per la nostra ricerca di un'atmosfera che vada a emulare quella di Atomic Heart. Ovviamente, serve sempre qualcosa che leghi i vari pezzi insieme, così abbiamo aggiunto anche tracce provenienti dalla colonna sonora ufficiale, reinterpretazioni di canzoni classiche del periodo sovietico adattate al caotico mondo retro-futuristico del gioco di Mundfish.

Questa è la nostra playlist musicale di Atomic Heart. Speriamo vivamente che sia di vostro gradimento e che possa aiutarvi a "curare" l'astinenza dalle sensazioni che vi hanno accompagnato durante la vostra avventura nella neo-giungla sovietica. Vi aspettiamo nei commenti per sentire cosa ne pensate e per sapere quali brani avreste aggiunto a questa compilation.