Certe volte non vorreste proprio lasciare il vostro mondo di gioco preferito per tornare alla ciclicità quotidiana. Lo capiamo. È la capacità pervasiva dei videogiochi, che riesce a catturarci per diverse ore all'interno di un universo alternativo, dove tutto (o quasi) è concesso e possiamo prenderci dei rischi senza dover affrontare conseguenze eccessivamente elevate. Però, c'è sempre un modo per eludere la quotidianità che non preveda il fissare immagini statiche o in movimento dell'avventura digitale che tanto ci sta rapendo. Quel modo è la musica; note e accordi in sequenze armoniose che attivano processi sinaptici atti a ricondurre le nostre menti nelle terre del sogno e del desidero.
Mentre camminiamo, mentre riposiamo, mentre mandiamo burocratiche mail, mentre cuciniamo per i nostri cari, in tutti questi e altri casi possiamo indossare delle cuffie o alzare lo stereo, mettere un vinile o chiedere a un assistente vocale di far partire la musica che tanto vorremmo ci accompagnasse per tutta la vita (o fino a che saremo rapiti da quello specifico mondo di gioco).
Dato che non sempre è facile trovare l'atmosfera desiderata, costantemente catapultati fuori da note dissonanti o melodie cangianti in cui si incappa frequentemente durante la ricerca per la sonorità perfetta, abbiamo pensato di creare delle playlist appositamente per voi, cercando di sviscerare il più possibile le essenze musicali e caratteriali dei videogiochi presi in esame per proporre la più accurata esperienza d'ascolto possibile (almeno a nostro parere). Non possiamo promettervi che ogni traccia sarà di vostro gradimento, né che ritroverete immediatamente le atmosfere che state cercando, ma speriamo vivamente che possiate apprezzare le nostre selezioni musicali tanto quanto troviamo piacere nel crearle. Nonostante abbiamo già proposto in passato una serie di articoli simile, dedicata principalmente ai videogiochi a mondo aperto al quale si voleva trovare una colonna sonora alternativa per spezzare i momenti di monotonia o di ridondanza (le playlist dedicate a Red Dead Redemption 2, Death Stranding, Cyberpunk 2077 e Flight Simulator sono state le più apprezzate), abbiamo deciso di ampliare il concetto iniziale e di andare a sviscerare un gran numero di titoli, dai più grandi ai più contenuti, con l'intento di abbracciare un più vasto spettro videoludico e di proporre, così, colonne sonore non tanto per le proprie partite, ma per la propria giornata nella sua interezza. Vogliamo andare oltre lo schermo e portare la nostra passione nel mondo reale, facendo confluire diverse voci e tendenze per contaminare il quotidiano con un mélange di influenze tra le più varie.
Iniziamo questa non troppo nuova avventura con il videogioco del momento che ci ha fatto tornare nel mondo di Harry Potter. Ecco la nostra playlist musicale di Hogwarts Legacy.
Come suona Hogwarts Legacy
Il compito implicitamente affibbiato a Hogwarts Legacy è arduo. Chi si approccia al gioco, infatti, è con tutta probabilità un fan della saga cinematografica (sicuramente non mancano gli appassionati della sua controparte letteraria, ma sono decisamente in svantaggio numerico) e quindi ha già una chiara idea di come quel mondo appaia e "suoni". Il compositore Chuck E. Myers "Sea" (nato dalle braci ardenti di Twisted Metal e forgiato da anni di collaborazione con Avalanche Software, lo studio di sviluppo dietro Hogwarts Legacy), assieme a J. Scott Rakozy e Peter Murray, ha fatto il possibile per proporre un commento musicale che risultasse originale e, al contempo, familiare agli appassionati della serie. Così, non mancano le poche note del tema principale dei film, nascoste in alcuni brani o relegate al completamento di determinati obiettivi.
Sin dai primi istanti si percepisce questa lotta intestina a livello sonoro. Quanto spingersi oltre per fare felici i fan e quanto evitare di risultare troppo derivativi degli altri prodotti d'intrattenimento legati al marchio? È una domanda che risuona durante la scena d'intermezzo iniziale, quando un tortuoso movimento di macchina ci porta dalla stazione di Hogsmeade fino alle pendici della roccaforte di Hogwarts, rivelando finalmente il titolo del videogioco dopo una lunga sequenza di gameplay preliminare. Non è ben chiaro se il desiderio fosse quello di liberarsi totalmente dalle grinfie della colonna sonora composta da John Williams oppure di abbracciarla completamente. Fatto sta che troviamo questo duello musicale tra le sonorità del gioco e quelle dei film che arrivano quasi a intontire il giocatore, spaesato e non più sicuro di quanto aspettarsi. Ma, a prescindere dall'efficacia o meno del commento musicale (tematica non troppo pertinente alla nostra attuale ricerca e che lasciamo al giudizio che abbiamo espresso nella nostra recensione), il gioco ha caratteristiche auditive specifiche, fatte di fiati, percussioni e tanti, tanti archi.
La composizione è principalmente orchestrale, nel modo più classico del termine, senza eccessivi e preponderanti utilizzi di sintetizzatori elettronici o effetti digitali. Myers, sotto questo punto di vista, è rimasto fedele alla direzione impartita dalla saga cinematografica, accentuando quel tono di magia e mistero che soggiace l'intera produzione transmediale. Delicati pizzichi d'arpa e solenni note di violino mantenute fanno da contrappunto ad allegri brani danzanti tipici del panorama sonoro tardo-ottocentesco del nord dell'isola britannica.
Ogni brano, nella sua pacata e quasi invisibile immissione sulla scena, concorre a creare quella venatura di arcano che non può che avvolgere il mondo fantastico nato dalle ceneri di Harry Potter. Quindi, per la nostra playlist siamo andati a caccia di suoni grandiosi ma misteriosi, fiabeschi ma inquietanti, gioiosi ma severi. Insomma, abbiamo scavato per bene all'interno del panorama musicale con queste parole chiave in mente. Vediamo (e ascoltiamo) insieme il risultato di questa ricerca attraverso alcuni dei brani che abbiamo scelto.
American Beauty e il talento di Thomas Newman
Sembrerà strano iniziare la playlist per un videogioco fantasy dalle tinte britanniche con un brano tratto dalla colonna sonora di un film come American Beauty, quanto di più lontano ci sia dalle coste delle Highlands scozzesi di fine Ottocento. Eppure, questa serena e nostalgica traccia strumentale ci riporta in quelle terre enigmatiche, sopra le quali un sottile strato di nebbia si crea alle prime luci dell'alba, rendendo impossibile distinguere tra terra e acqua, come se castelli, montagne e foreste sorgessero su candide nuvole, fluttuando sopra tutto e tutti.
Abbiamo inserito due tracce tratte dal film diretto da Sam Mendes, ma della collaborazione tra il regista e il compositore Thomas Newman abbiamo selezionato anche altri lavori, egualmente stupefacenti ed evocativi, tratti da pellicole come 1917 ed Era mio padre (Road to Perdition, in originale).
La cattedrale sinfonica di Agnes Obel
Nel momento stesso in cui abbiamo pensato di realizzare una playlist dedicata a Hogwarts Legacy, ci è subito balenato in mente lo studio musicale di Agnes Obel. L'artista danese con sede a Berlino è una delle più influenti nel panorama sonoro di matrice mitteleuropea, spaziando tra i generi e cercando nuove vie di ibridazione tra epoche anche molto distanti tra loro.
Pur proponendo principalmente composizioni per pianoforte (strumento praticamente assente nel tessuto musicale del gioco), alcuni suoi pezzi, come Chord Left o Fuel to Fire o, ancora, Mary, si sposano particolarmente bene con le passeggiate notturne tra i corridoi della scuola di magia e stregoneria o quando si è in sella a un ippogrifo, diretti verso il sole che sprofonda tra le lontane e chete onde, avvolto dalla spuma marina.
Il Macbeth di Jed Kurzel
Ecco un'altra colonna sonora che ci catapulta direttamente in Scozia, alla corte di dei e re, fate e stregoni. Ogni qualvolta partono quelle sapienti note messe in ordine dalla mente del talentoso Jed Kurzel per fare da contrappunto alla visione di inquieta bellezza del fratello Justin (regista dell'ennesima trasposizione cinematografica del Macbeth shakespeariano), non possiamo fare a meno che associarle alle inquadrature fisse di montagne scozzesi avvolte nella foschia, livide, cupe, immobili nella loro disperazione, che aprono e chiudono un'opera cinematografica tra le più suggestive degli ultimi anni. Ecco, quei singoli fotogrammi, quelle vedute, ci pare si adattino anche al contesto di Hogwarts Legacy che, a volte, si tinge di dramma e malinconica rassegnazione al proprio destino.
Howard Shore, Tolkien e il Signore degli Anelli
Quel buontempone di Howard Shore sa proprio come piantare un seme musicale nella mente di chi ascolta, non è così? Inizialmente non era nostra intenzione andare a scomodare un "avversario" della saga cinematografica di Harry Potter, perché sarebbe potuto risultare un po' straniante per l'ascoltatore passare da Hogwarts alla Terra di Mezzo, data l'iconicità di entrambe le colonne sonore. Però, siamo incappati per sbaglio in alcune delle tracce de Il Ritorno del Re che ci hanno colpito per la loro efficacia espressiva, che si adatta perfettamente all'atmosfera che stiamo ricercando (con The Sacrifice of Faramir, forse, ci siamo spinti un po' oltre data la riconoscibilità immediata di quel pezzo, ma non abbiamo resistito a inserirlo ugualmente perché è troppo evocativo).
Dato che eravamo in tema, abbiamo dato un'occhiata anche alla colonna sonora della nuova serie Amazon Prime Video Gli Anelli del Potere e abbiamo deciso di inserire l'ultima traccia del commento musicale, che, con buona pace per il compositore Bear McCreary, ci pare più vicina al mondo magico di Harry Potter che non a quello della saga tolkieniana. Parlando di Tolkien, infine, abbiamo optato per alcune delle tracce composte dal già citato Thomas Newman per il film biografico dedicato allo scrittore. Anche in questo caso, ritroviamo quella leggerezza nei toni, fantastica e fantasmatica nel suo incedere.
Olivier Deriviere e la peste desiderata
Non solo colonne sonore di film e serie tv, ma perfino di altri videogiochi entrano a far parte di queste playlist musicali. Dato che l'obiettivo è trovare un'atmosfera, un filo rosso che colleghi sentimenti, emozioni ed esperienza, non vediamo perché dovremmo precluderci a prescindere un intero ramo di ottima musica come quello che sta sbocciando dal terreno videoludico contemporaneo. Per questo abbiamo scelto di inserire due brani dalla colonna sonora del recente A Plague Tale: Requiem, composta da uno degli astri nascenti più promettenti del settore: Olivier Deriviere.
A Beautiful Morning rappresenta la quiete prima della tempesta; un brano pizzicato, spensierato, guidato dalle gioviali note della chitarra di Giani Caserotto. The Island, al contrario, è un brano enigmatico, offuscato come le coste della solare isola tanto agognata da Amicia e Hugo. Entrambi questi brani ci sembra che possano fare da contrappunto alle vedute di Hogsmeade, da un lato, e della Sala delle Mappe, dall'altro.
Perché c’è la Lacrimosa in Hogwarts Legacy?
Avrete notato, se avete già dato una sbirciata alla playlist, che tra i brani selezionati c'è anche la Lacrimosa di Mozart, reinterpretata dalla bacchetta (magica in diverso modo) di Zbigniew Preisner. Perché, vi chiederete voi? A giudicare dalle altre scelte musicali, forse non è neanche una domanda che vi verrebbe in mente di fare, ma la risposta non è solo relativa al carattere evocativo del brano. Il motivo per cui abbiamo inserito una delle composizioni più conosciute di Mozart lo si trova in una delle tracce della colonna sonora ufficiale del gioco, Hall of the Keepers, che sembra riprendere parte di quell'orchestrazione, anche se in modo lievemente accennato, musicata quasi visceralmente, come sotto ipnosi o sonnambulismo.
Durante la notte, mentre si girovaga per Hogwarts, capita di sentire una musica molto pacata, quasi sussurrata, che rende difficile capire se provenga dal mondo di gioco o meno, tanto che, la prima volta che si è palesata, abbiamo esplorato il castello in cerca di una possibile fonte del suono angelico e, al contempo, vagamente funereo.
Così, a imitare questo (forse) omaggio musicale, abbiamo deciso di inserire un'altra versione del parziale Requiem di Mozart (utilizzata, tra l'altro, nella sua variante senza archi, intitolata Lacrimosa - Day of Tears, da Terrence Malick per accompagnare la sua solenne visione della nascita dell'universo contenuta nell'opera lirico-filmica The Tree of Life).
Menzioni speciali: Harry Potter e gli altri
Non sono pochi gli artisti che abbiamo inserito in questa playlist. Anche se ad alcuni è stato concesso più spazio che ad altri, è indubbio che ognuno concorra nel creare un panorama sonoro atto a richiamare le emozioni provate durante le nostre partite a Hogwarts Legacy. Da Sam Lee, a Sufjan Stevens, ad Aurora, a Nick Cave e Warren Ellis, fino ad arrivare a Shigeru Umebayashi, abbiamo scavato veramente a fondo per ritrovare quelle sonorità, quel richiamo esperienziale.
Ma ogni sforzo sarebbe vano se non ci fosse un minimo di collante a tenere tutto insieme, coeso e stabile. Così, abbiamo selezionato alcuni dei brani della saga cinematografica e del videogioco che più ci hanno colpito, dando quel tocco "potteriano" in più che aiuta a definire in maniera ancora maggiore la vera musicalità protagonista di questa playlist. E come non chiudere con il formidabile tema principale composto da John Williams (così da farvi tornare sicuramente nell'umore giusto, nell'evenienza che la nostra selezione vi abbia scalzato completamente al di fuori di esso).
Speriamo vivamente che la playlist musicale di Hogwarts Legacy che abbiamo confezionato con tanta cura per voi vi accompagni durante le vostre giornate più grigie, schiarendole un po' e facendovi tornare la mente in un posto dove, anche solo se momentaneamente, vi siete sentiti felici.
Ovviamente, vogliamo sapere quali sono i brani che secondo voi si sposano meglio con il mondo di gioco creato da Avalanche Software. Quindi, vi aspettiamo nei commenti.