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Commandos: Origins è la quadratura del cerchio della storica serie, che tenta di recuperare terreno

Abbiamo provato la demo di Commandos: Origins, nuovo capitolo della storica serie che ha inventato un genere e che ora prova a riguadagnare terreno.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   26/10/2024
I protagonisti di Commandos: Origins
Commandos: Origins
Commandos: Origins
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Commandos: Behind the Enemy Lines fu il gioco che inventò il genere degli strategici in tempo reale stealth con elementi tatticie visuale isometrica. Pyro Studio ebbe l'intuizione di mescolare diversi elementi allora in voga (si parla del 1998) ottenendo un mix esplosivo che metteva a durissima prova il giocatore, regalando però tante soddisfazioni a chi riusciva a domarlo. Nel tempo la serie nata da quell'esperienza sembrava essersi esaurita. Pyro ha smesso di esistere e la sua eredita è stata raccolta da altre realtà, come Miimimi, che ha rinnovato profondamente il genere con Shadow Tactics, Desperados III e il capolavoro Shadow Gambit: The Cursed Crew, quest'ultimo purtroppo non graziato da vendite all'altezza della sua qualità.

Commandos: Origins arriva quasi a sorpresa, dopo che Kalypso Media ha deciso di riesumare la serie rimasterizzando gli altri capitoli, facendo sue le lezioni dei figli, di cui riprende tutte le innovazioni principali. Ma di quali stiamo parlando? Diciamo che con gli anni molte delle rigidità dei Commandos sono state smussate, in favore di un approccio più aperto e libero, qualcuno direbbe permissivo, come quello appunto dei giochi di Mimimi, che non richiede più al giocatore semplicemente di azzeccare le mosse giuste per andare avanti studiando nemici e scenario, ma lascia un ampio margine di manovra, dando la possibilità di usare gli strumenti a disposizione in modo più libero e creativo. In questo senso Commandos: Origins, di cui abbiamo provato la demo ufficiale, sembra essere la quadratura del cerchio. Ma andiamo per gradi.

Il tutorial

La demo di Commandos: Origins è composta da un solo livello di prova, di suo molto guidato essendo il tutorial. Sicuramente non basta per capire la qualità del gioco, ma allo stesso tempo ci ha dato un'immagine abbastanza precisa dal lavoro fatto dagli sviluppatori, ossia di come hanno guardato alla concorrenza.

Le mappe dovrebbero essere più aperte rispetto a quelle dei precedenti Commandos
Le mappe dovrebbero essere più aperte rispetto a quelle dei precedenti Commandos

Quindi i nemici ora hanno il cono visuale con due soglie d'attenzione, una più alta, che gli fa vedere i personaggi del giocatore in ogni condizione, e una più bassa, che consente di strisciarci dentro senza essere visti; c'è la possibilità di mettere in pausa per creare azioni combinate tra i nostri uomini; ogni membro della squadra dispone di abilità uniche che può usare in vari modi, e c'è un map design più aperto, con i vari ostacoli, leggasi soldati nazisti, che possono essere superati in modi più creativi rispetto ai Commandos originali.

Almeno così ci è sembrato provando la parte finale della mappa della demo (in cui abbiamo dovuto distruggere un'antenna satellitare), che di suo è, come già detto, molto lineare. Inevitabile, visto che ci insegna a giocare. Quindi ci è stato spiegato come camminare, come accovacciarci, come strisciare per non poter passare indisturbati nella parte tratteggiata del cono visuale, come usare gli elementi dello scenario per distrarre le guardie, come eliminarle in vari modi (pistole, coltelli da lancio, barili esplosivi e quant'altro) e come studiare a fondo l'area prima di fare ogni mossa. Considerando che ogni azione compiuta è stata preceduta dalla spiegazione su come eseguirla, abbiamo avuto un margine d'iniziativa davvero risicato.

Alcuni aspetti ci sono piaciuti molto, come la possibilità di usare una pala per mimetizzarsi ricoprendosi di terra su certi terreni, con i nemici che ci sono passati letteralmente sopra senza vederci, o come l'uso di alcune radioline per distrarli. Ovviamente abbiamo ucciso tanti nemici accoltellandoli alle spalle, abbiamo usato dei cespugli come nascondigli per noi e come depositi per i cadaveri, abbiamo evitato delle pattuglie, o le abbiamo divise per renderne più facile l'eliminazione, e abbiamo affrontato in un contesto protetto tutte le altre difficoltà che possono venirvi in mente per un gioco del genere.

Qualcosa di nuovo?

Giudicare la difficoltà di Commandos: Origins dopo averci giocato così poco ci sembra eccessivo, considerando anche che sempre del tutorial si sta parlando, dove naturalmente è raro che qualcosa vada storto, a meno di fraintendere qualche spiegazione o di agire in modo folle per provare fino a dove si può forzare il sistema. La sostanza è che siamo stati scoperti solo due volte prima di concludere la missione.

Commandos: Origins avrà diverse ambientazioni
Commandos: Origins avrà diverse ambientazioni

Vi confessiamo anche che giocando abbiamo avuto un forte senso di deja-vu, non tanto perché è un nuovo Commandos e abbiamo ritrovato vecchie conoscenze che abbiamo imparato ad apprezzare (nella versione finale i personaggi giocabili saranno Jack O'Hara "il Berretto verde", Thomas "il Geniere" Hancock, Francis T. "il Cecchino" Woolridge, Samuel "il Pilota" Brooklyn, James "il Sommozzatore" Blackwood e Rene "la Spia" Duchamp), ma perché lo abbiamo provato freschi di Sumerian Six, che di suo guarda con forza a Desperados III di Mimimi, e ci siamo ritrovati alle prese con dei sistemi di gioco talmente simili, da essere quasi sovrapponibili in molti aspetti. Metteteci anche il fatto che entrambi sono ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale e il caso dovrebbe essere chiuso.

Un livello innevato di Commandos: Origins
Un livello innevato di Commandos: Origins

Detto questo, la demo ci è indubbiamente piaciuta. Avremmo gradito qualche idea unica in più, ma Commandos: Origins sembra essere uno di quei giochi che, se rifinito a dovere, può dare grandi soddisfazioni, in particolare con le azioni combinate che ci hanno ricordato alcuni dei momenti migliori di Shadow Gambit. Certo, andrà sicuramente testata la versione finale, con dei livelli in cui mettere a frutto quanto appreso nel tutorial senza che ci venga tenuta la mano. Vi sapremo ridire, insomma. Intanto ci teniamo le impressioni positive.

Commandos: Origins arriva in un momento particolare per gli strategici in tempo reale stealth con elementi tattici, considerando le scarse vendite dei concorrenti: riuscirà ad aiutare l'intero genere a risollevarsi? Da quello che abbiamo avuto modo di provare, le potenzialità per un ottimo gioco ci sono, tutto sta nel vedere quanto sarà rifinita l'esperienza finale e se avrà qualche novità in più da proporre.

CERTEZZE

  • Commandos, ma modernizzato
  • Il sistema di gioco sembra essere versatile

DUBBI

  • Dal tutorial non si possono trarre grosse indicazioni, purtroppo
  • Riuscirà a dire la sua?