Siamo stati in molti a fare grande ironia sul titolo di questo gioco, fin dai tempi del suo annuncio, perché Decapolice, alle orecchie di noi italiani, suona un po' strano. A controbilanciare il nome buffo, questo promettente action investigativo, in arrivo quest'anno su Nintendo Switch e PlayStation, ha dalla sua un pedigree non indifferente.
Lo sviluppatore dietro al progetto è infatti Level-5, lo studio che ha dato i natali all'acclamata serie del Professor Layton. Da questa, Decapolice prende l'anima investigativa, proiettandola però in un mondo decisamente affascinante. Pensate ad un incrocio tra, per l'appunto, le avventure di Layton e l'anime cyberpunk thriller Psycho Pass. Questo mix ci è venuto in mente fin dai primi minuti passati con Decapolice, che abbiamo provato al Tokyo Game Show 2023.
Tra mondo reale e virtuale
Le vicende di Decapolice si svolgono a cavallo tra il mondo reale e quello virtuale. Il protagonista, Harvard Marks, è un giovane detective appena approdato in polizia. Il suo istinto nell'investigazione lo rende un talento quasi infallibile, ma non sarà mai solo nelle investigazioni sul campo. La squadra a cui è stato assegnato è composta da diversi agenti, ognuno con attitudini uniche. Nella demo provata non abbiamo avuto modo di approfondire tutta la parte RPG legata alla gestione e progressione della squadra, ma sulla base di quanto giocato ci aspettiamo un sistema profondo e ben strutturato.
Ciò che rende davvero singolare i casi di Decapolice è il come Harvard e compagnia conducono le indagini. La polizia si avvale di un potente strumento, il Decasim, un sistema informatico in grado di generare una riproduzione virtuale in scala uno a uno dell'intera città, compresi i crimini che accadono per le sue strade. Nel Decasim, Harvard e il team possono analizzare con più attenzione le scene del crimine, raccogliere e catalogare prove più rapidamente.
Dai trailer pubblicati in questi mesi sappiamo che ad un certo punto l'aspetto dell'intera squadra cambierà, trasformandoli in animali antropomorfi e altre bizzarre creature come bambole e pupazzi. Questo perché un insidioso nemico si nasconde dietro una serie di crimini informatici, cercando a tutti i costi di mettere Harvard e i suoi in difficoltà.
Prima abbiamo descritto Decapolice come un mix tra Professor Layton e Psycho Pass, e lo facciamo con una certa convinzione. L'impressione che abbiamo avuto, infatti, è quella di aver a che fare con un gioco molto più maturo e serio di quanto sembri, con un'evoluzione della storia e dei personaggi più adulta di quanto ci si aspetterebbe da un titolo dove il protagonista all'improvviso sembra un enorme gatto antropomorfo.
Elementare, Harvard
Durante la nostra prova abbiamo giocato il caso tutorial, molto semplice e lineare e che, per questo, non può rappresentare un esempio del livello di difficoltà generale di Dacapolice, che ci aspettiamo chiaramente molto più elevato. Si inizia con un brief della missione che fornisce al giocatore un'idea del caso: quale crimine è stato compiuto, dettagli sulla vicenda, una serie di prove iniziali per mettere sulla giusta pista gli investigatori. A quel punto si è liberi di esplorare la città riprodotta nel Decasim, mentre si raggiunge la scena del crimine. Il caso che abbiamo giocato ruotava attorno al furto di una collana per mano di un rapinatore vestito da orso. Il malvivente è entrato nel negozio aprendo il fuoco sulla folla con le guardie robot che non sono intervenute.
Arrivati sulla scena del crimine, Harvard è pronto per raccogliere le prove. Con l'aiuto di uno scanner che mette in evidenza tutte le possibili piste, andrà compiuta una minuziosa analisi dell'ambiente, bisognerà collezionare oggetti e interrogare i testimoni. Capiterà che alcuni di questi non saranno disposti a parlare con Harvard e, per questo, il giocatore dovrà scegliere un altro detective, più in linea con l'indole dell'interrogato. In pieno stile poliziotto buono e poliziotto cattivo.
Una volta raccolte informazioni sufficienti sarà possibile aprire la bacheca delle prove, dove verrà chiesto di completare i diversi campi con i giusti elementi. Persone, testimonianze e prove forensi, alcune delle quali analizzabili solo da specifici membri del team e solo se in possesso dei requisiti necessari, vanno poste nell'apposito slot dello schema di indagine. Per sapere se deduzioni sono corrette basterà premere il tasto triangolo e verificarne l'attendibilità. Quando ogni elemento sarà correttamente collocato nella bacheca delle indagini non resterà che rispondere ad alcune domande sul caso.
Ti dichiaro in arresto!
Sapere chi è il colpevole, però, non chiude il caso, anzi. I sospettati opporranno resistenza e, in quanto membri del corpo di polizia, è dovere di Harvard e compagnia porre in arresto i criminali. Qui, dobbiamo essere onesti, non siamo riusciti a cogliere alcune sfumature di questa parte di gameplay per via della barriera linguistica (la demo provata era solo in lingua giapponese). Tuttavia gli elementi più importanti della fase d'azione sono sufficientemente comprensibili, a cominciare dalla natura a turni del combattimento. I personaggi, tuttavia, si muovono liberamente nella mappa e la loro posizione influenza la quantità di danni subiti e ricevuti. Durante il combattimento il giocatore impartisce ordini a tutti i membri del team, ma controlla solo la posizione di quello che sta controllando.
Gli attacchi si dividono in due tipologie, quelli fisici e quelli persuasivi. In quanto poliziotti, infatti, non sempre sarà necessario infliggere un danno fisico all'avversario; automi e robot chiaramente andranno abbattuti con la forza bruta, così come scudi e protezioni, ma i nemici umani potranno essere danneggiati anche utilizzando l'altra tipologia di attacco. Ad un certo punto del combattimento il nemico che stavamo affrontando, dopo aver incassato qualche colpo, ha cambiato stato e ha preso in ostaggio un membro della nostra squadra. Quando c'è di mezzo un ostaggio tutti gli attacchi fisici sono bloccati e nessuno può valicare il perimetro di sicurezza imposto dal nemico, sotto forma di un cerchio colorato proiettato attorno a esso.
Ovviamente siamo riusciti a salvare il nostro compagno e arrestare il sospettato, giusto in tempo prima che scadesse il tempo a disposizione. Dai trailer pubblicati proprio in occasione del TGS, però, sappiamo i combattimenti di Decapolice possono diventare davvero complessi e impegnativi visto che alcuni criminali possono trasformarsi in gigantesche bestie. Queste improvvise mutazioni sono da imputare a glitch all'interno del Decasim e parte della storia ruoterà proprio attorno alla comprensione di tali avvenimenti.
Per quanto la missione provata in fiera fosse chiaramente un tutorial introduttivo, quindi non fornisce un'idea precisa sulla complessità finale i casi, Decapolis ci è sembrato un titolo davvero solido. Level - 5 ritorna in grande stile, proponendo un action-investigativo che pesca dall'esperienza maturata in questi anni con la serie di Layton, ma vestendola con un'atmosfera tutta diversa. Dacapolice ci è sembrato un titolo molto più maturo di quanto sembri all'apparenza: la grafica un po' cartoon e l'aspetto bizzarro degli avatar dei protagonisti rischiano di distogliere l'attenzione dalla profondità sia narrativa che di meccaniche.
CERTEZZE
- Fase investigativa avvincente
- Sistema di combattimento profondo
DUBBI
- Sembra più naive di quanto non sia
- Demo solo in giapponese