Nonostante sia stato il titolo più importante dell'anno in casa Blizzard, Diablo 4 non era destinato a essere protagonista della BlizzCon 2023: l'onore l'ha avuto World of Warcraft con una nuova espansione e un importante assestamento comunicativo per l'immediato futuro. La seconda stagione di Diablo 4 è cominciata da pochissimo e solo alcune settimane fa, nel corso di un'intervista, gli sviluppatori di Irvine ci avevano anticipato che sarebbe passato qualche tempo prima di poter vedere un'espansione fatta e finita del gioco.
Questa BlizzCon ha però segnato un cambiamento proprio nell'approccio con cui Blizzard intende rivolgersi al pubblico d'ora in avanti, aprendo spiragli più o meno ampi sui lavori in corso: così sul palco è salito il general manager di Diablo Rod Fergusson in persona che, nonostante tutto, ha svelato qualcosina sulla prima espansione e non solo. Qualcuno ha maliziosamente insinuato che servisse a generare un po' di entusiasmo in una comunità che non ha risposto proprio positivamente ai primi mesi di supporto del gioco, ma noi qui ci limiteremo a fare spallucce e a fare il punto su tutte le novità di Diablo 4 dalla BlizzCon 2023, cominciando proprio con Vessel of Hatred.
L'espansione: Vessel of Hatred
La prima espansione di Diablo 4 si chiamerà Vessel of Hatred, uscirà a fine 2024 e ci porterà nella terra di Nahantu sulle tracce di Neyrelle, che ha intrappolato dentro di sé nientepopodimeno che Mefisto in persona, il cosiddetto Primo Maligno. La storia rimasta in sospeso alla fine della campagna è destinata dunque a proseguire tra un anno e sinceramente non vediamo l'ora di scoprire cosa succederà: nella nostra recensione di Diablo 4 abbiamo sottolineato la bontà di una campagna tutto sommato prevedibile e altalenante nel ritmo che, tuttavia, si riprende grazie a un ottimo lavoro di caratterizzazione dei comprimari e ad alcuni colpi di scena molto azzeccati.
Il destino di Neyrelle e di Mefisto, insomma, ha la nostra massima attenzione, così come la regione di Nahantu, nota anche come giungla di Torajan, che i giocatori di Diablo II (Resurrected) dovrebbero conoscere molto bene: nel suo cuore sorge proprio la città di Kurast, di cui torneremo a visitare i moli - che sono stati l'hub dei giocatori nell'Atto 3 del secondo episodio della serie - e la Prigione dell'Odio in un tour all'insegna della violenza e della nostalgia.
Gli sviluppatori di Diablo 4 non si sono potuto sbottonare troppo neanche durante la canonica "chiacchierata intorno al fuoco" annuale, limitandosi a confermare le influenze del passato e la finestra di lancio, che nel frattempo darà al team la possibilità di aggiustare il tiro sul gioco. Per esempio, quelli di Irvine hanno rivelato che nell'espansione non debutteranno né l'attesissimo Crociato né un ipotetico Sciamano: ci sarà una nuova classe, naturalmente, ma sarà completamente inedita, mai comparsa in nessun gioco della serie. Il team prevede di rivelarla entro la prossima estate, insieme a maggiori dettagli sui contenuti dell'espansione, ma intanto sorgono alcune perplessità.
Tralasciando che Blizzard aveva suggerito l'aggiunta di una nuova classe - il Crociato, nello specifico - in una delle prossime stagioni e che ora ha fatto dietrofront, senza però specificare se le classi summenzionate arriveranno in anticipo o se proprio resteremo a bocca asciutta fino a Vessel of Hatred, a preoccuparci è più che altro la stabilità di un supporto che dovrà tenere botta per un altro anno mentre i giocatori potrebbero fisiologicamente allontanarsi prima del previsto.
La Stagione del Sangue continua
Della Stagione del Sangue abbiamo già parlato, ma siamo rimasti sorpresi nello scoprire che Blizzard ha ancora parecchio in cantiere per arricchire i prossimi due mesi sia che si giochi nei Regni Eterni sia che si preferiscano i Regni Stagionali coi loro personaggi temporanei. L'aggiornamento del 7 novembre, per esempio, ha introdotto nel gioco cinque Anelli Abietti basati sui famosi poteri della Stagione degli Abietti: i nuovi anelli unici escono casualmente solo nei Livelli del mondo 3 e 4, ma i giocatori possono prendere di mira l'Eco di Varshan nel Tunnel del Fato sotto l'Albero dei Sussurri per aumentare le possibilità di trovarne uno.
Bilanciati con maggiore cautela rispetto alla stagione precedente, gli Anelli Abietti sfoggiano i poteri preferiti dalla comunità dei giocatori, e gli sviluppatori stessi non escludono che potrebbero aggiungerne altri in futuro. Il feedback degli utenti resta di importanza fondamentale, tant'è che il team ha ammesso di aver implementato le migliori correzioni al gioco proprio grazie alle dritte della comunità, incluso il recente ritocco all'Occultista che ora mostra in anteprima i possibili affissi durante l'incantamento.
Nel mentre che si continua a lavorare sulla qualità della vita - per esempio, è finalmente sotto esame un sistema per cambiare abilità ed equipaggiamento al volo, ma non è ancora pronto e servirà un po' di tempo per vederlo pubblicato - sembra proprio che a Blizzard abbiano inquadrato la loro filosofia sulle stagioni: durante la chiacchierata intorno al fuoco gli sviluppatori hanno sostanzialmente abbandonato ogni pretesa di bilanciamento, affermando che le meccaniche uniche in ogni stagione sono state pensate per consentire ai giocatori di "rompere" Diablo 4 e che in buona sostanza va bene tutto, purché sia divertente.
Resta però il problema dei contenuti, che a Irvine intendono risolvere a suon di aggiornamenti. Per il momento l'intenzione è quella di introdurre varie sfide di tipo "intermedio" nello spazio tra l'ingresso nel Livello del mondo 4 e la battaglia con l'Eco di Lilith, il boss più difficile del gioco. Una di esse sarà il Mattatoio di Zir, accessibile da Ked Bardu nelle Steppe Aride solo dal 5 dicembre al 23 gennaio e solo nel Regno Stagionale. Si tratta di una sfida impegnativa nel Canale Viscerale, consigliata ai giocatori che hanno massimizzato i loro personaggi raggiungendo il livello 100: completando il Mattatoio si sblocca un nuovo, potentissimo glifo per il tabellone delle eccellenze.
Dal 12 dicembre al 2 gennaio, poi, sarà Natale anche a Sanctuarium: si terrà infatti un evento temporaneo chiamato Morbo di Mezz'inverno in cui dovremo sterminare i mostri delle Vette Frantumate per conto di Gileon, un tipo che si trova a Kyovashad. Lo scopo è quello di attirare l'attenzione dell'Orrore dal Manto Rosso, un miniboss che ricompensa il giocatore con vari cosmetici, inclusi una cavalcatura, uno zaino e altri ancora.
Uno sguardo alla Stagione 3
Blizzard ha anche anticipato qualche dettaglio sulla prossima stagione, che però resta ancora senza nome, oscurato sulle illustrazioni promozionali per mantenere almeno un minimo di sorpresa fino a gennaio o poco prima. La caratteristica più importante che hanno annunciato sul palco della BlizzCon è rappresentata dalle Forche Caudine, altresì chiamate Gauntlet in inglese: si tratta di una spedizione non lineare e con una mappa fissa in cui sarà necessario spremere al massimo classe, equipaggiamento ed eccellenze. Non a caso questo contenuto sarà disponibile solo a Livello del mondo 4, anche se non sarà necessario aver raggiunto prima il livello 100.
La struttura della mappa e la disposizione dei nemici cambieranno ogni settimana, ma in generale bisognerà giocare davvero molto bene e muoversi in fretta, ragion per cui i nemici non faranno cadere i bottini fino alla fine della spedizione. L'obiettivo è trovare il percorso migliore per arrivare a fine spedizione, massimizzando il punteggio con le Prove della Potenza che cadono ai nemici sconfitti. In base al punteggio raggiunto si riceve un premio e una posizione in classifica, con tanto di ritratto su misura.
La classifica settimanale registra i progressi dei giocatori sia di tipo Normale che Hardcore, in base alla dimensione del gruppo e alle classi. I nomi dei giocatori e delle giocatrici migliori nella classifica di ogni settimana verranno mostrati in una classifica permanente chiamata Sala degli Antichi, ma per mantenere il proprio prestigio bisognerà continuare a sfidare le Forche Caudine di settimana in settimana, e non è escluso che Blizzard implementi nuove ricompense o sfrutti questa dinamica competitiva indiretta per ingolosire i giocatori.
In conclusione, lo spazio dedicato a Diablo 4 durante la BlizzCon è stato abbastanza contenuto, ma allo stesso tempo abbiamo trovato incoraggiante la densità di informazioni condivise e la chiarezza con cui il team sembrerebbe aver riconosciuto non tanto i passi falsi nel supporto successivo al lancio, ma anche la legittimità dei suggerimenti che i giocatori hanno condiviso con ogni mezzo possibile. L'approccio sembrerebbe essere quello giusto, insomma, e Vessel of Hatred potrebbe benissimo rappresentare un ottimo rilancio com'è già accaduto con Diablo III e la sua espansione Reaper of Souls.