Dragon Ball FighterZ è uno dei migliori picchiaduro del decennio. All'EVO ha disintegrato tutti i record (ha superato i partecipanti di Street Fighter V e oltre 250 mila spettatori durante le finali) dimostrando di poter formare nel giro di neanche un anno una scena competitiva mondiale agguerritissima; nei negozi ha venduto milioni di copie, guadagnandosi immediatamente un posto tra i big del suo genere; e con l'ultima patch è riuscito persino ad accontentare quella massa di giocatori che si lamentavano (con motivazioni piuttosto valide, va detto) dello strapotere di una manciata di personaggi agli alti livelli, mutando completamente l'equilibrio dei tornei. In parole povere: una goduria immensa per un amante di Dragon Ball, incalcolabile per un fan di Goku e compagnia cresciuto a pane e Marvel VS. Il responso dei possessori di Nintendo Switch pertanto, il giorno in cui Bandai Namco ha finalmente confermato l'arrivo di una versione per la console ibrida della casa di Kyoto, è stato prevedibile: gaudio, tripudio e braccia alzate al cielo per dare la propria energia a Goku. Peccato che a Goku l'energia sia arrivata, ma ai server no, e che la prima beta di DragonBall FighterZ su Switch sia risultata... problematica.
Il port funziona. L'online no.
Nello spiacevole caso in cui stiate già piangendo lacrime amare, convinti che il port di FighterZ sia un disastro, vi diciamo subito di fermare i rubinetti e calmarvi: il titolo funziona benone su Switch. È fluido, bello da vedere (la risoluzione sembra essere 720p anche docked, ma su paddone il gioco è una meraviglia e non sembra aver sacrificato niente a livello di dettaglio), e risponde bene ai comandi. I problemi sono altri, e come al solito sono legati alla connettività. La beta è durata pochi giorni, ma quasi subito i server sono crollati costringendo a un lungo periodo di inattività e sfide contro la CPU (molto simile a quanto era successo con la beta su PS4, peraltro), e anche in seguito la situazione non è migliorata particolarmente. Fino alla fine, insomma, è stato difficile connettersi alle varie stanze disponibili, spesso solo per venir poi disconnessi nel bel mezzo di un match, o non trovarne in toto.
Di certo molto del casino è dovuto alla massa di partecipanti (praticamente ogni stanza era quasi del tutto piena ad ogni ora, nonostante il numero delle stesse non fosse da sottovalutare), tuttavia trattandosi in primis di uno stress test il risultato è preoccupante, e la situazione si fa ancor più grave quando si considera che il matchmaking era quasi totalmente disattivato. Nella beta, infatti, era possibile solo sfidare altri giocatori nell'arena o nei ring, quindi il sistema avrebbe dovuto reggere molto meglio. Non è accaduto, e si sono visti solo pallidi miglioramenti nella fase finale. Ora, con questo non vogliamo dire che il test sia stato un disastro completo: alcuni fortunati sono riusciti a giocare senza troppi problemi, ed è comunque servito ad Arc System per valutare le mancanze e risolverle al momento del lancio. Semplicemente, vedendo l'andazzo, ci aspettiamo una partenza simile a quella vista sulle altre piattaforme: un inizio instabile, con un graduale miglioramento nel mese successivo.
Faccia sui tasti e via di Kamehameha
Ovviamente, in assenza di una sfera di cristallo, le nostre per ora sono supposizioni derivanti dall'esperienza diretta, e nulla impedisce ad Arc System di risolvere ogni cosa per la release. Descrivendovi la nostra prova, però, vogliamo mettervi in guardia: le possibilità di un online instabile al lancio su Switch sono concretissime. Non è ad ogni modo il caso di concentrarsi esclusivamente sulle partite in rete, perché la versione Switch ha anche un altra interessante funzionalità: i comandi semplificati, pensati per permettere di utilizzare al meglio il gioco coi Joycon. Non si tratta chiaramente di una soluzione perfetta, ma se non altro faciliterà l'uno contro uno sulla stessa console in futuro, ed è già ora utile per far abituare i neofiti all'estrema velocità del titolo senza farli preoccupare troppo dell'esecuzione delle mosse (già facilitata per i principianti dalla presenza di combo automatiche).
Resta da vedere se la software house deciderà, oltre all'implementazione di tale opzione, di modificare il ripetitivo story mode legato ad Androide 21, e di inserire tutti i personaggi DLC della prima stagione (compresi Cooler e C17 versione ranger, con quest'ultimo leakato tempo fa ma ancora da annunciare). Quel che è certo è che FighterZ arriverà con le modifiche dell'ultima patch e un roster più nutrito rispetto al lancio: caratteristiche che migliorano enormemente un titolo già di qualità eccelsa. Non possiamo che sperare che la situazione in rete venga risolta al più presto: i Joycon non saranno la migliore delle scelte in quanto a controller per un titolo simile, ma la possibilità di giocare ovunque a questa perla ci esalta lo stesso come non mai.
La beta è andata... malino, ma è un buon punto di partenza per Arc System, e dovrebbe permettere all'abile team nipponico di studiare e risolvere i problemi dell'online al più presto, come accaduto altrove. Il resto dipenderà solo dalla validità dell'infrastruttura Nintendo, e dalle scelte della casa per quanto riguarda contenuti e ritocchi. Tecnicamente, invece, abbiamo ben poco di cui lamentarci: il port pare fatto come Goku comanda, e su paddone FighterZ è splendido. Non vediamo l'ora di provare la sua versione completa.
CERTEZZE
- Su Switch tutto gira a dovere, e il gioco è bellissimo anche in 720p
DUBBI
- Grossi problemi durante la beta, che potrebbero indicare un online ballerino al lancio