"L'eredità dei cristalli ha plasmato il destino dell'umanità troppo a lungo". Era con questa frase che si apriva uno dei primi trailer di Final Fantasy 16 mostrati al pubblico, ed era una frase che racchiudeva un profondissimo significato metaforico. La vicenda dei Cristalli, la cosiddetta "fabula", è la corrente narrativa che ha guidato la saga di Final Fantasy fin dai suoi esordi, la deriva creativa cui si sono ancorati la maggior parte degli episodi del franchise. È proprio in quell'affermazione che si nasconde la volontà della Creative Business Unit 3 di Square-Enix di evolvere la natura della serie, proiettando nel futuro la formula originale pur rispettandone tutte le regole.
Con Final Fantasy 16, Naoki Yoshida e il suo team mirano a riportare la saga ai fasti di un tempo, recuperando l'antica ispirazione e rivoluzionandola con tratti originali. Sarà un videogioco oscuro, violento, indirizzato verso un pubblico mai così adulto. Sarà un videogioco a base di pura azione, stanco di cercare una via di mezzo capace di accontentare vecchi e nuovi appassionati, volenteroso di costruirsi un'identità marcata e riconoscibile. Per farsi un'idea precisa della sua effettiva dimensione non resta che attendere il 22 giugno, giorno in cui finalmente farà il suo debutto su PlayStation 5.
Nel frattempo, abbiamo raccolto tutto quello che c'è da sapere su Final Fantasy 16, dalla narrativa fino alle ambientazioni, dai personaggi fino alle meccaniche del sistema di combattimento. Ecco quello che la Creative Business Unit 3 ha condiviso riguardo la sua opera magna, una piccola introduzione al mondo di Valisthea.
Ambientazione, world building e città
Final Fantasy 16 è ambientato nel mondo di Valisthea, un grande ammasso di terre emerse spaccato fra due continenti, ovvero Storm e Ash. Circa 1500 anni prima degli eventi narrati, tale universo ha conosciuto il passaggio di una civiltà estremamente avanzata sul piano tecnologico, un "popolo dei cieli" il cui sapere è andato in frantumi a seguito di una misteriosa guerra, e le cui ultime testimonianze risiedono nelle rovine che punteggiano le diverse regioni. Non sappiamo ancora nulla di tale civiltà, ma il fatto che sia stata estensivamente trattata nel periodo pre-lancio trasmette vibrazioni che sicuramente non passeranno inosservate a chi ha dimestichezza con la narrativa di Final Fantasy 14, specialmente nelle ultime espansioni.
La particolarità di Valisthea risiede nella presenza dei Cristalli Madre, enormi formazioni cristallizzate che forniscono alla popolazione l'accesso a una preziosa forma di energia nota come Etere, consentendo di sfruttare la magia e di facilitare enormemente la vita degli abitanti. In sostanza, tramite l'Etere, anche le persone comuni possono accedere al controllo della magia, una pratica che resta estremamente rischiosa: l'abuso di tale potere porta infatti al deterioramento del corpo umano e nel peggiore dei casi alla pietrificazione. Non deve stupire, di conseguenza, che attorno ai Cristalli Madre siano sorte delle vere e proprie superpotenze, sei grandi forze politiche che impugnano il destino del mondo e proteggono ciascuna il proprio giacimento. Il problema è che una misteriosa corruzione sta indebolendo il potere dei Cristalli Madre, aprendo a una potenziale epoca oscura e spingendo i leader politici a guardarsi attorno in cerca di risorse.
Se il Dominio Cristallino, uno stato neutrale che risiede nel centro esatto di Valisthea e nel quale sorge il più grande ammasso di Etere, non è ancora stato reclamato da nessuno, è solamente a causa dell'esistenza degli Eikon. Gli Eikon sono potentissime creature magiche - le classiche "Summon" della saga di Final Fantasy - ciascuna legata a un elemento ben definito e soggetta al controllo di una determinata potenza mondiale. Ogni Eikon risiede infatti nel corpo di un Dominant - in italiano un Araldo - persone che possono utilizzare la magia senza l'ausilio dei cristalli e che, in modo simile a quanto accade nell'Attack on Titan di Hajime Isayama o ancora ai Jinchūriki di Naruto, possono trasformarsi nel proprio Eikon per sfruttarne tutti i poteri. Gli Araldi, a causa della propria condizione di ospiti, vivono nel costante prosciugamento della propria energia vitale e sono maggiormente esposti alla pietrificazione. A seconda del luogo in cui sono nati, gli Araldi vengono celebrati come leader politici, vengono sfruttati come soldati, in certi casi vengono addirittura ridotti in schiavitù. Sta di fatto che gli Eikon, di conseguenza gli Araldi, sono praticamente delle armi di distruzione di massa viventi, ed è proprio il loro terrificante potere a mantenere intatto il fragile equilibrio di Valisthea.
Vediamo nel dettaglio le forze politiche di Valisthea:
- Il Gran Ducato di Rosaria: Tempo fa, nella zona ovest di Valisthea, una serie di province indipendenti hanno deciso di unirsi sotto lo stendardo del Gran Ducato. Dopo anni di prosperità, Rosaria ha dovuto confrontarsi con la misteriosa corruzione, trovandosi al cospetto di un tramonto quasi inevitabile. L'Etere del Gran Ducato è stato sempre estratto da Drake's Breath, un Cristallo Madre situato al centro di un'isola vulcanica, da secoli conteso con il Regno di Ferro. Per questa ragione, l'Araldo della Fenice - l'Eikon del Regno - viene eletto Arciduca non appena raggiunge l'età adatta. Al momento della narrazione tale Araldo è Joshua, giovane fratello del protagonista Clive Rosefield.
- Il Sacro Impero di Sanbreque: La capitale imperiale di Oriflamme è lo splendente centro culturale di questo regime teocratico, una superpotenza estremamente prospera che ha gettato fondamenta nello straordinario potere del Cristallo Madre Drake's Head. Il Sacro Imperatore è visto come l'incarnazione dell'unico vero dio - una divinità della quale non sappiamo praticamente nulla - mentre l'Araldo di Bahamut - noto come il guardiano della luce - è tradizionalmente campione dell'impero nonché il generale delle forze armate.
- Il Regno di Waloed: Anche se il continente di Ash, l'estremità est di Valisthea, è popolato da numerose specie di uomini belva - i cosiddetti beastmen - la sovranità dell'intera terra emersa è stata rivendicata dal Regno di Waloed. Ciò è accaduto in seguito alla violenta ascesa di un singolo individuo - l'Araldo di Odino - che dopo aver sedato le ribellioni con un immensa armata non vede l'ora di spingerla verso i confini per inseguire l'espansione.
- La Repubblica Dhalmekiana: In quanto Repubblica, è guidata da un parlamento composto dai membri di cinque diverse città stato, grandi poli economici che controllano gran parte dell'estremità sud del mondo grazie all'incredibile potenza dell'Eikon Titan, il cui Araldo partecipa a ciascuna assemblea politica. Si tratta di una forza commerciale nel pieno stile delle "città libere" emerse sui fondali de Il Trono di Spade.
- Il Regno di Ferro: Il Regno di Ferro è la grande incognita di Valisthea. Poco lontano dalle coste di Storm emergono una serie di isole che seguono un'estremista dottrina ortodossa. Per loro i Cristalli sono vere e proprie divinità, mentre gli Araldi sono da considerarsi alla stregua di abomini, tanto che se disgraziatamente nascono sul territorio vengono giustiziati senza esitazione. Nel Regno di Ferro si parla una lingua propria - un po' come l'Ahlbed in Final Fantasy 10 - mentre la principale mira di natura politica risiede nel controllo di Drake's Breath, Cristallo Madre che è stato per anni conteso con il Gran Ducato di Rosaria.
- Il Dominio Cristallino: Al centro esatto di Valisthea sorge il più grande di tutti i Cristalli Madre, ovvero Drake's Tail. Nel corso dei secoli si sono combattute tantissime guerre per controllare questa lingua di terra, al punto che dopo eoni macchiati di sangue è stato firmato un trattato di pace al fine di rendere la civiltà che ivi sorge un'entità autonoma, guidata da un consiglio di rappresentanti delle altre nazioni. In questo modo ciascuna potenza ha diritto a una manciata dell'etere del Cristallo Madre più grande in assoluto, mentre nessun Araldo risiede nel territorio.
Guardando alla struttura di Valisthea è inevitabile fare un parallelismo con l'architettura dei Sette Regni eretta da George R. R. Martin. I continenti di Storm e Ash sono punteggiati di fortezze, repubbliche e regimi teocratici che hanno vissuto secoli di guerre, e che ora si trovano sulla soglia di un conflitto su scala globale.
Dal punto di vista tecnico, il mondo di Final Fantasy 16 non adotterà una struttura open world al fine di concedere alla storia il lusso di dettare il ritmo dell'esplorazione. Dalla nostra prova è emersa una struttura delle mappe di tipo semi-lineare, il cui unico metro di paragone possibile risiede nella costruzione di Final Fantasy 10: ci si muove in mappe contenute, pur punteggiate di ricompense per chi devia dal cammino principale, prima di raggiungere zone di più ampio respiro votate al contenuto opzionale. In qualche spezzone video abbiamo potuto osservare le aree di gioco: vulcani attivi, enormi torri fluttuanti, grotte di cristallo, deserti e chi più ne ha più ne metta. L'ipotesi più accreditata è che ci siano almeno quattro vaste aree open-map da esplorare liberamente negli istanti rilassati dell'intreccio, sostanzialmente un bioma dedicato a ciascuna superpotenza con l'eccezione del Gran Ducato di Rosaria - che riveste grande importanza narrativa - e il Regno di Ferro, dal momento che si trova in mezzo al mare.
Personaggi e trama orizzontale
Il protagonista di Final Fantasy 16 è Clive Rosefield, erede al trono del Gran Ducato di Rosaria, inaspettatamente scavalcato dal fratello minore Joshua in seguito all'inatteso risveglio che l'ha trasformato nell'Araldo dell'Eikon Fenice. In seguito alla nascita di Joshua, Clive viene designato sua guardia del corpo, e il futuro del Gran Ducato sembra assicurato. Tutto cambia in seguito alla comparsa dell'Eikon oscuro Ifrit, che stravolge gli equilibri del mondo proprio nel momento in cui il potere dei Cristalli Madre sta venendo meno, avviando quello che sarà il principale filone narrativo di Final Fantasy 16.
Nel corso dell'avventura l'obiettivo si stringerà su tre fasi della vita di Clive, partendo dalla sua infanzia per arrivare fino all'età adulta, nella quale si scoprirà Araldo dell'Eikon Ifrit e s'imbarcherà in un viaggio in compagnia di Cidolfus Telamon, Jill Warrick e del fedele lupo Torgal. A differenza dei precedenti capitoli della saga, non sarà presente un party di personaggi giocabili, ma si potrà fare affidamento unicamente su Clive e su una serie di compagni controllati dall'intelligenza artificiale.
Vediamo nel dettaglio i principali membri del cast:
- Jill Warrick: Se il Gran Ducato di Rosaria e i territori del nord sono in pace è anche per la presenza di Jill Warrick, il più classico degli ostaggi politici che, fin da bambina, ha vissuto assieme ai fratelli Rosefield fino a considerarli quasi dei consanguinei. È l'Araldo di Shiva ed è affezionatissima al protagonista dell'opera. Il potere del suo Eikon sembra impressionante, eppure i territori del nord restano uno stato vassallo. Dai territori del nord proviene anche Torgal, il fedele lupo del protagonista, regalatogli dal padre quando era ancora un cucciolo.
- Cidolfus Telamon: Oltre ad essere la nuova incarnazione del personaggio ricorrente Cid, Cidolfus Telamon è stato anche il comprimario più interessante a emergere dalla nostra sezione di prova. È l'Araldo dell'Eikon Ramuh e svolge un ruolo di mentore nei confronti di Clive, accompagnandolo nel corso del suo viaggio e svelandogli numerosi retroscena di Valisthea. Stando a quanto emerso fino a questo momento, è il comandante di un'organizzazione che mira a proteggere e salvare gli Araldi dal controllo delle grandi nazioni del mondo, una sorta di sindacalista magico che predica la libertà dei Dominant. Si tratta di un personaggio estremamente potente, capace di esercitare un controllo quasi totale sull'Eikon Ramuh, adottando forme ibride e optando addirittura per la trasformazione completa.
- Benedikta Harman: Primo boss che abbiamo affrontato nel corso della nostra prova, Benedikta Harman è l'Araldo dell'Eikon Garuda e si è presentata a noi come un'avversaria determinata ed estremamente potente. Benedikta è una guerriera formidabile, una vera e propria maestra della spada, ed è proprio tale tratto ad averla guidata in una lunga carriera militare che l'ha spinta a diventare responsabile dello spionaggio del Regno di Waloed. Il suo è il secondo caso - dopo quello di Shiva e Jill Warrick - in cui un Araldo e un Eikon sono assoggettati al controllo di un'altra potenza mondiale.
- Barnabas Tharmr: Si dice che il re di Waloed sia partito dal nulla, approdato sulle coste di Valisthea come un naufrago, e abbia conquistato l'intero continente di Ash con la sola forza, fino a indossare la corona del regno. Una volta raggiunta la posizione di potere, ha sedato le rivolte dei "beastmen" scatenando la violenza dell'Eikon di cui è Araldo, ovvero il leggendario Odino. Al momento della narrazione il Regno di Waloed ha un'imponente esercito e una flotta navale che sembrano pronti a scatenare una guerra su vasta scala, mentre Tharmr è considerato uno degli uomini più pericolosi del mondo.
- Dion Lesage: Gli sviluppatori hanno dichiarato che il design di Dion Lesage è stato pensato per essere direttamente antitetico a quello di Clive Rosefield. È il principe della corona del Sacro Impero di Sanbreque, ma soprattutto il comandante dei Dragoon, i cavalieri più temuti di Valisthea. Si tratta di un personaggio amato e rispettato dai suoi connazionali, praticamente riverito come un eroe a causa del titolo di "campione della luce" di cui è investito. In quanto Araldo del terrificante Eikon Bahamut, è inoltre il leader delle forze militari di Sanbreque.
- Hugo Kupka: L'Araldo del potentissimo Eikon Titan è l'arma segreta della Repubblica Dhalmekiana, e in quanto tale svolge un ruolo molto importante sul piano politico, presenziando a qualunque riunione del parlamento. Non si sa ancora molto delle mire e della natura della Repubblica, se non il fatto che l'Eikon Titan è temuto in tutti i continenti.
Il cast di personaggi di Final Fantasy 16 è estremamente vasto, e il numero di comprimari che non sono strettamente legati al protagonista e alla vicenda principale lo è ancor di più. Data la natura politica dell'intreccio, e la vicinanza alle lezioni impartite da Il Trono di Spade, è probabile che ciascuna di queste figure possa contare su una caratterizzazione profonda e un fitto background narrativo, intrecciando il cammino con quello di Clive e agendo autonomamente al di fuori dello schermo.
Inoltre, si sta speculando sull'eventuale presenza di ulteriori Eikon oltre a quelli già dichiarati: l'assenza di Leviathan sembra di per sé piuttosto ingombrante, mentre la mancanza di Eikon associati al Dominio Cristallino e al Regno di Ferro sta scatenando le ipotesi degli appassionati. Vista la quantità di Eikon fondamentalmente slegati dalle grandi superpotenze, è del tutto plausibile che ce ne siano molti altri pronti a emergere dalle pieghe dell'intreccio.
Sistema di combattimento
Il sistema di combattimento di Final Fantasy 16 adotterà una formula a base di pura azione derivata dalle architetture "stylish-action" sviluppate in passato da Ryota Suzuki: il principale responsabile delle battaglie ha infatti creato i sistemi alla base di Devil May Cry 5, Dragon's Dogma e Monster Hunter: World. L'opera si distaccherà quindi completamente da qualsiasi meccanica orientata alla tattica per ancorarsi in tutto e per tutto all'azione in tempo reale.
Come funziona nel dettaglio? Con il pulsante quadrato si possono scatenare delle combo in corpo a corpo sfruttando la spada di Clive, mentre il triangolo è riservato all'utilizzo delle magie; queste possono essere intrecciate con i fendenti per dar vita a combo alternative (immaginate, ad esempio, quadrato-triangolo-quadrato), sfruttate per danneggiare gli avversari dalla distanza, oppure ancora potenziate per scatenare effetti ancor più incisivi, trasformando ad esempio Fire in Firaga per un esplosione devastante. La schivata è impostata sul dorsale destro del controller, il pulsante R1, e se eseguita con tempismo perfetto consente di evitare qualsiasi minaccia per rispondere con un contrattacco fulmineo. È presente anche il "parry", ma anziché fare affidamento su un comando dedicato è necessario deflettere il colpo in arrivo con un attacco eseguito col giusto tempismo. In combattimento è possibile saltare, e ciò alza il sipario su diverse combo e finisher dedicate esclusivamente alla lotta aerea; inoltre dopo aver inflitto un certo numero di danni al nemico, questi viene stordito ed è possibile infierire pesantemente senza che possa rispondere agli attacchi. Infine, quando gli avversari più deboli vengono atterrati, ce ne si può liberare rapidamente con delle riuscite esecuzioni ispirate ai poteri degli Eikon.
La particolarità del sistema di combattimento risiede nelle abilità degli Eikon: Clive è infatti capace di sfruttare le loro capacità per assumere diverse forme in combattimento, cambiandole in qualsiasi momento e sfruttando skill specifiche che modificano l'approccio al nemico. Abbiamo già potuto constatare che Clive può assorbire la benedizione di un Eikon anche contro la volontà del rispettivo Araldo, sottraendo ad esempio parte dei poteri di Garuda dal corpo di Benedikta Harman. Ciascun Eikon "equipaggiato" consente di utilizzare due mosse speciali e soprattutto muta l'effetto assegnato al pulsante cerchio, che apre a numerose nuove opzioni in battaglia. Vediamo come funzionano quelle che abbiamo provato, tenendo a mente che cambiare la forma di Clive modifica anche la magia equipaggiata:
- Fenice: Innanzitutto, il potere della Fenice consente a Clive di evocare un globo infuocato automaticamente fuori dal combattimento per illuminare le aree oscure. In questa forma il pulsante cerchio diventa un potente affondo per chiudere le distanze con il nemico. Le abilità base sono un montante infuocato per scagliare i nemici in aria e un turbine di fiamme che danneggia pesantemente tutti i nemici circostanti.
- Garuda: La forma di Garuda trasforma il comando assegnato a cerchio in un sifone che attira i nemici vicini portandoli dritti di fronte a Clive, mentre le abilità speciali sono due lunghe combo automatiche che diventano particolarmente efficaci quando gli avversari si trovano a mezz'aria.
- Titan: La forma di Titan assegna al tasto cerchio una parata: se eseguita con tempismo perfetto, è possibile scatenare una devastante combo a base di pugni rocciosi che infligge danni pesantissimi. Le due abilità base sono invece due attacchi caricati che garantiscono al protagonista hyper-armor, e interrompendo la carica al momento giusto - rispettando il tempismo dell'indicatore che compare sullo schermo - è possibile fare lievitare considerevolmente la mole di colpi inflitti.
Osservando i menù abbiamo scoperto che ci saranno circa otto Eikon disponibili, pertanto ogni giocatore sarà libero di equipaggiare le forme e soprattutto le abilità che preferisce. Non sappiamo ancora quanto sia profondo questo sistema, ma è verosimile che la componente tecnica da RPG si inerpichi proprio sul tessuto delle abilità degli Eikon, che possono essere sbloccate, potenziate ed intrecciate. Merita una menzione anche il sistema di armi e di equipaggiamenti, che incidono sia sulle statistiche del protagonista sia sugli effetti delle singole skill. L'ultima meccanica pivotale è la Trascendenza Ausiliare - ovvero la Limit Break - che alla pressione di entrambi gli stick analogici, una volta caricata l'apposita barra, apre a una forma ibrida di Clive, avvolta dalle fiamme e capace di scatenare combo ben più potenti ed estese.
In Final Fantasy 16, infine, c'è un secondo sistema di combattimento, ovvero quello legato alla trasformazione in Eikon di Clive Rosefield, che potrà assumere le sembianze di Ifrit. In queste fasi, tuttavia, non c'è molto da dire sul piano delle meccaniche: è possibile combattere proprio come si farebbe a piedi, ma le battaglie in tale forma sono orientate alla spettacolarizzazione visiva, pertanto si basano su splendide animazioni e quick time events piuttosto invasivi. È evidente che non si tratti di un segmento votato al gameplay tecnico dell'opera, bensì di sezioni radicate nella narrativa. Naoki Yoshida ci ha mostrato alcuni degli scontri avanzati fra Eikon, sottolineando come il gameplay sia pronto a cambiare di volta in volta: in alcuni di questi scontri Final Fantasy 16 diventa una sorta di shoot'em-up, in altri si avvicina al più classico dei picchiaduro orizzontali.
Meccaniche di gioco
Final Fantasy 16 non sarà un open-world. La struttura del gioco si basa su fasi lineari orientate verso la narrativa e zone di più ampio respiro - la cui dimensione si aggira sui due chilometri per due - vicine alla celebre formula "a mappa aperta". Naoki Yoshida ha spiegato che un mondo aperto non avrebbe mai potuto rendere giustizia all'immaginario di Final Fantasy 16, che ha l'ambizione di mettere in scena mondi coerenti e convincenti, vicini alla profondità geografica delle vecchie mappe del mondo. Non sappiamo ancora come funzioneranno le aree più aperte perché la nostra prova si è svolta solamente in mappe lineari in stile Final Fantasy 10, corredate giusto da piccole deviazioni in cui recuperare qualche oggetto, ma abbiamo potuto osservare diversi filmati del protagonista che si muoveva in groppa a un Chocobo in zone apparentemente piuttosto vaste.
Quello che ci hanno detto Takai e Yoshida è che nonostante la struttura lineare e ancorata alla storia principale non mancheranno attività secondarie nella forma di missioni opzionali - di cui alcune soggette a determinati requisiti - cacce a una lunga serie Notorious Monsters legati a una Hunt Board - nel più classico stile della saga - e tanti minigiochi nascosti in giro per il mondo. Non esisteranno elementi particolarmente nascosti, ma ci saranno numerose attività da svolgere e ricompense uniche da ottenere per completare l'opera al 100%, e il producer Naoki Yoshida ha fatto esplicito riferimento al peso del sistema di crafting e di potenziamento.
Un'altra novità importante riguarda il selettore della difficoltà, che non sarà presente in senso tradizionale ma nelle varianti - in realtà quasi identiche - di Storia e Azione. Non è ancora chiaro se ci siano delle differenze: in alcune interviste si è parlato di qualche modifica relativa agli HP dei nemici, mentre in altre è stato dichiarato esplicitamente che non esistono differenze di sorta. In ogni caso gli sviluppatori hanno deciso di implementare degli accessori - disponibili fin dall'inizio e già equipaggiati in modalità Storia - che facilitano i combattimenti pur mantenendone intatte le meccaniche. Se ne possono equipaggiare fino a due contemporaneamente, e ognuno di essi è dedicato a una particolare caratteristica delle battaglie: uno facilita le schivate rallentando il tempo in prossimità dei colpi, uno rende automatici i comandi relativi al lupo Torgal, uno consuma automaticamente le pozioni, uno esegue le combo in autonomia. Ovviamente si può scegliere di non usare nessuno di questi accessori e optare invece per altri che incrementano statistiche e potenza delle abilità del protagonista.
Merita una menzione, per l'appunto, il lupo Torgal, compagno di Clive che interviene in combattimento e che può essere usato per attaccare, per curare Clive oppure per estendere le combo del protagonista. A margine è importante menzionare l'apparato delle pozioni, che non si limita a ripristinare HP ma apre a soluzioni peculiari come ad esempio quella offerta dalla Stoneskin Potion - che incrementa notevolmente le difese - oppure da una sorta di equivalente della "Med. dell'Eroe" di Final Fantasy 8, volta ad aumentare enormemente la carica della Trascendenza Ausiliare. L'ultima nota di colore risiede negli oggetti per il crafting e negli equipaggiamenti, che sono tutti dotati di descrizioni molto estese proprio come accade nelle opere di FromSoftware.
Final Fantasy 16
Final Fantasy 16 sarà disponibile a partire dal 22 giugno 2023 in esclusiva su console PlayStation 5. Non è chiaro quando l'opera approderà su PC, alcune voci parlano di almeno sei mesi di attesa rispetto alla versione console, ma Naoki Yoshida ha più volte consigliato a chi volesse giocarlo di procurarsi assolutamente una PS5. Per quanto riguarda gli utenti Xbox, invece, la situazione sembra analoga a quella di Final Fantasy 7 Remake, pertanto è plausibile ipotizzare che l'opera non vedrà mai luce sulle macchine di Microsoft.
Il titolo è sviluppato dalla Creative Business Unit 3 di Square-Enix, la casa che ormai da anni si occupa di proseguire l'evoluzione di Final Fantasy 14, da poco reduce dalla pubblicazione dell'espansione Endwalker, che ha concluso il grande filone narrativo inaugurato dieci anni fa.
Le figure chiave dello sviluppo sono:
- Naoki Yoshida: Qui nel ruolo di producer, è tutt'ora il responsabile di Final Fantasy 14 e l'uomo che l'ha rilanciato attraverso A Realm Reborn.
- Hiroshi Takai: Noto per essere stato responsabile di The Last Remnant, è game director di Final Fantasy 16 ed è attivo al fianco di Yoshida sul fronte di Final Fantasy 14, praticamente il suo braccio destro.
- Kazutoyo Maehiro: Secondo game director al fianco di Takai, lavora con Square fin dai tempi di Vagrant Story, Final Fantasy Tactics e Final Fantasy 12. Ha scritto parte della trama di A Realm Reborn, di numerose espansioni, e ha grande dimestichezza con il mondo di Ivalice.
- Ryota Suzuki: Il responsabile del sistema di combattimento di Final Fantasy 16 ha alle spalle una carriera lunga vent'anni in Capcom. Ha lavorato a Devil May Cry 5, Dragon's Dogma, diverse istanze della serie Monster Hunter e molte pubblicazioni legate al nome di Street Fighter.
- Masayoshi Soken: Straordinario compositore di Final Fantasy 14, è al lavoro sulla colonna sonora del sedicesimo capitolo ed è considerato l'erede di Nobuo Uematsu.
- Mitsutoshi Gondai: Principale designer del sedicesimo capitolo, è a lui che dobbiamo molta dell'arte che sorregge le espansioni di Final Fantasy 14 Heavensward e Stormblood.
- Kazuya Takahashi: Regista e animatore, il primo Final Fantasy a cui ha lavorato è stato il decimo capitolo, poi si è dedicato alle scenografie di Heavensward, mentre di recente ha curato le animazioni di Shadowbringers e Endwalker; ha anche un background negli anime con Bokutachi no Remake.
- "Koji" Fox: Storico traduttore della casa, oggi si occupa anche di scrivere la "lore" dei mondi di Final Fantasy 14 e 16.
Per molti appassionati Final Fantasy 16 potrebbe rappresentare il grande ritorno delle atmosfere e dei pilastri che sono mancati alla serie in epoca recente, pur imboccando una deviazione nettissima in termini di gameplay. Non ci resta che aspettare il momento del lancio per scoprire se il team sia riuscito a proiettare nel futuro la leggenda della saga.