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Il DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto e le altre notizie della settimana

Nella settimana dal 25 febbraio al 3 marzo sono molte le notizie interessanti che non abbiamo trattato a video, inclusi i DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto.

Il DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto e le altre notizie della settimana
VIDEO di Raffaele Staccini   —   03/03/2023

Una settimana di grandi DLC. Quelli dal 25 febbraio al 3 marzo 20203 sono stati sette giorni all'insegna dell'annuncio di espansioni molto attese. Ma se del nuovo contenuto scaricabile di Elden Ring abbiamo parlato in un video su YouTube oltre che con un approfondimento sui possibili scenari di Shadow of the Erdtree, del DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto discuteremo diffusamente solo in una speciale scritto che arriverà a breve.

Cerchiamo di rimediare allora con la nuova puntata di questa nostra rubrica, pensata per fornire all'affezionato pubblico degli spettatori un'infarinatura delle notizie più rilevanti che non siamo riusciti a trattare qui sul canale. Mettetevi quindi comodi perché partiremo da Paldea, ma arriveremo presto in mondi molto più vicini a noi.

Il Tesoro dell'Area Zero

Schema riassuntivo dell'uscita delle due parti dell'espansione di Pokémon Scarlatto e Violetto, Il Tesoro dell'Area Zero
Schema riassuntivo dell'uscita delle due parti dell'espansione di Pokémon Scarlatto e Violetto, Il Tesoro dell'Area Zero

Il Tesoro dell'Area Zero è il titolo del pass di espansione di Pokémon Scarlatto e Violetto. Un corposo pacchetto di contenuti che come già accaduto in ottava generazione sarà diviso in due parti. La prima, dedicata a nuovi Pokémon leggendari, sarà intitolata La Maschera Turchese, e arriverà in autunno. La seconda, probabilmente focalizzata sul competitivo, si chiamerà Il Disco Indaco e ci vedrà visitare l'Istituto Mirtillo in una sorta di erasmus del mondo Pokémon. Anche qui avremo un nuovo leggendario da catturare, ma la presenza di statistiche su una lavagna e l'insistenza delle immagini su un nuovo stadio di lotta ci fanno pensare che possa essere qualcosa di davvero incentrato sugli scontri e, perché no, magari anche sulla creazione di pokémon per il PvP. Il periodo di uscita di questa seconda parte è fissato per un generico inverno 2023, quindi non è escluso che possa slittare fino ai primi mesi del 2024.

Il pass costa 35 euro ed è separato tra le due versioni: se lo volete sia su Scarlatto, sia su Violetto, dovrete quindi acquistarlo due volte. Tra i nuovi contenuti segnaliamo poi il ritorno di vecchi Pokémon finora mai visti a Paldea e una manciata di nuovi outfit a tema.

Activision + Microsoft: sviluppi importanti

Nella settimana che ha visto il capo di Xbox Phil Spencer parlare a ruota libera di esclusive e possibili conseguenze di una mancata acquisizione, sono due le notizie concrete su cui vogliamo aggiornarvi. La prima riguarda la data dell'udienza presso la Commissione Europea, riviata di due settimane: si terrà ora il 25 aprile. Non si tratterebbe però di un campanello d'allarme per la buona riuscita dell'affare. Secondo fonti anonime verificate dall'agenzia di stampa Reuters, infatti, gli accordi che Microsoft ha già stretto con altre società, su tutti quello con Nintendo per Call of Duty, sarebbero sufficienti a placare i timori sugli elementi potenzialmente anticoncorrenziale di questa operazione da 69 miliardi di dollari.

La seconda notizia riguarda invece l'udienza con l'FTC. L'organo di vigilanza statunitense ha stabilito che Sony dovrà fornire i dati segreti richiesti da Microsoft nella causa su Activision. Come abbiamo visto nelle scorse settimane, infatti, in seguito alla causa intentata dall'FTC contro Microsoft, quest'ultima ha citato in giudizio Sony come elemento importante per fornire elementi cruciali, in grado di dipingere un quadro più preciso del mercato attuale. Questo ha portato alla richiesta di una notevole mole di informazioni e dati relativi ai rapporti di esclusiva di Sony con i third party. PlayStation ha chiesto più volte il rinvio di questa mozione, ma l'ultima decisione del giudice incaricato del processo respinge di fatto le richieste di Sony, intimando alla compagnia di produrre i documenti richiesti.

Il tribunale ha comunque accettato due delle sei richieste della casa nipponica. Nella fattispecie, sono state respinte le richieste di Sony di ridurre la quantità di responsabili coinvolti nelle testimonianze e di cancellare le richieste per certi tipi di informazione o la posizione di Sony nel complesso, ma il giudice ha accolto una riduzione nella quantità di dati. In base a quanto emerso, Sony dovrà fornire solo quelli riguardanti gli accordi commerciali con i third party dal 2019 a ora, e non tutti i documenti a partire dal 2012. Si tratta comunque di una notevole quantità di informazioni che potrebbero svelare molti retroscena interessanti.

Non è detto, però, che tali informazioni arrivino anche al pubblico: pare sia già stata richiesta la limitazione nella diffusione dei dati. Ovviamente vi terremo aggiornati, visto che da qui ad agosto, quando ci sarà l'udienza dell'FTC, potrebbero succedere ancora molte, molte cose.

Prima di passare al prossimo blocco, poi, vi invitiamo a recuperare l'ultima puntata del Cortocircuito, che trovate qui su youTube. Oltre alla solita dose di risate, infatti, troverete un ricco approfondimento sulle dichiarazioni di Phil Spencer a cui abbiamo accennato poco fa. E ovviamente non dimenticate di iscrivervi al canale cliccando sulla campanellina, così non avrete più bisogno di ascoltare questi noiosi avvisi.

Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon

Lo stile grafico di Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon è molto particolare
Lo stile grafico di Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon è molto particolare

Questa settimana abbiamo parlato molto di Final Fantasy 16, tanto che trovate un corposo provato e tanti speciali sul sito. Meno spazio abbiamo dedicato a uno spin-off molto particolare, ma più promettente del previsto. Parliamo di Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon. Un'opera che, da quanto abbiamo visto finora, appare fantasiosa e rifinita, e dimostra come a PlatinumGames il talento non risieda solo nella creazione di sistemi di combattimento elaborati e scene esplosive. Il gioco è molto lontano dalle ultime produzioni del team, e la cura riposta nell'art direction e nel suo level design ci ha impressionato.

Non preoccupatevi, però, perché non abbandona affatto l'elemento action, reso ancor più particolare dalle meccaniche di controllo separato dei due protagonisti. Se vi abbiamo incuriosito andate a leggere il provato del nostro Aligi Comandini.

Un PC da 2000€ per Final Fantasy 16?

L'Eikon Garuda in uno dei filmati di Final Fantasy 16
L'Eikon Garuda in uno dei filmati di Final Fantasy 16

Final Fantasy 16, dicevamo. Oltre al provato e a un'intervista al team, che trovate sempre in descrizione, in questi giorni sono uscite anche alcune notizie di approfondimento sul futuro della serie. E una delle più curiose è destinata a riaccendere la vecchia guerra tra PCisti e consolare.

A quanto pare, infatti, Final Fantasy 16 richiederebbe un PC da €2000 per offrire un'esperienza pari a quella PS5. La notizie è interessante perché non arriva da un fan Sony o qualche analista della domenica, ma niente popo di meno che da Naoki Yoshida. Esatto, proprio l'uomo a capo del progetto. Yoshi-P non ha mai nascosto la difficoltà insita nell'ottimizzazione e, in un passaggio di una lunga intervista al portale 4Gamer, ha fatto un paragone diretto tra console e PC.

Lo scontro tra Cid e Benedikta in Final Fantasy 16
Lo scontro tra Cid e Benedikta in Final Fantasy 16

A suo avviso, insomma, ci vorrebbe un PC da oltre 2000 euro per poter ottenere un'esperienza paragonabile a quella che Final Fantasy offrirà su PS5. Inoltre la versione PC arriverà probabilmente più tardi rispetto ai 6 mesi di esclusiva temporale su PS5, proprio perché richiederà una notevole quantità di tempo in ottimizzazione. Chissà, magari ci vorrà così tanto che nel frattempo il prezzo dei componenti sarà sceso abbastanza da permetterci di giocare a Final Fantasy 16 anche con un computer di fascia media, e senza bisogno di troppa ottimizzazione.

Facile battute a parte, è interessante notare che il producer ha spiegato anche alcuni termini dell'accordo con Sony. A quanto pare accettando l'eslusiva su PS5 Square Enix ha potuto contare su un supporto tecnico molto esteso che ha facilitato il lavoro e accelerato i tempi di sviluppo. Anche per questo potremo giocare Final Fantasy 16 su console Sony già il 22 giugno di quest'anno.

Per oggi ci fermiamo qui, visto che le notizie che volevamo segnalarvi erano tutte piuttosto corpose. Siamo però molto curiosi di sapere quali sono quelle che vi hanno colpito di più e se c'è qualcosa che avreste voluto fosse trattato qui fatecelo sapere nei commenti: ne terremo conto per le prossime puntate.