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God of War 2, tutti i segreti del teaser trailer e le nostre speranze

Analizziamo i piccoli dettagli nascosti nel teaser trailer e vi raccontiamo le nostre speranze per God of War 2

SPECIALE di Luca Porro   —   17/09/2020

La chiusura del PS5 Showcase è stata sicuramente inaspettata, non tanto per il fatto che God of War 2 (o God of War: Ragnarok se preferite) esista, quanto per il periodo di uscita mostrato che è a tutti gli effetti sorprendente. Cosa però porta con sé in termini di aspettative e di speranze questo annuncio? Cerchiamo di capirlo assieme, dato che il capitolo di ripartenza di questo franchise, uscito ormai nel 2018, è sicuramente stato uno dei punti più alti dell'attuale generazione.

Il logo e le sue rune

Partiamo dal teaser, il quale nonostante non sia nient'altro che uno sfondo nero in cui si susseguono un logo e delle scritte, contiene due elementi da analizzare: il logo stesso e le parole pronunciate da Kratos.

Partiamo dal logo. Se a primo acchito è il colore a colpire lo sguardo, con un'osservazione più attenta si noterà che anche le rune che risiedono sulla raffigurazione di Jormungandr, il serpente che regge l'orizzontalità dell'universo, differiscono dal logo del 2018. Ieri infatti sono apparse le rune di: Kenaz, Othila, Raido (x2), Ansuz (x2), Nauthiz e Gebo. Ma cosa vogliono dire queste rune ? La parola che esce, traducendo la pronuncia in scandinavo antico delle Rune in alfabeto latino è : "Korangar" la quale non vuol dire nulla se letta seguendo il serpente dalla coda alla testa. Se però seguiamo il serpente all'incontrario (analizzando le rune nell'ordine di apparizione nel teaser) e leggiamo la traduzione, Korangar diventa magicamente Ragnarok.

Non solo dunque, il nome del titolo e il principale tema narrativo del gioco sono presenti nel logo, ma anche il significato delle rune stesse ha un ruolo nell'universo di God of War. Le rune nella cultura scandinava avevano infatti un valore intrinseco che si discostava dalla mera lettura. Ogni runa andava interpretata e la posizione (normale o inversa) poteva in alcuni casi significare due aspetti differenti. Le rune del logo di God of War 2 indicano degli elementi ben precisi, vediamoli assieme. Qui divideremo il logo in tre: la parte superiore che contiene le rune inverse, la parte inferiore che contiene le rune posizionate sul lato normale e le due rune centrali che possono essere lette in ambedue i significati.

God of War 2, tutti i segreti del teaser trailer e le nostre speranze

    Kenaz: Purificazione
    Ansuz: Arrivo di un visitatore
    Raido: Viaggio
    Raido inverso: Arrivo di una persona non gradita
    Ansuz inverso: Menzogna
    Nauthiz inverso: Capacità di controllare le emozioni
    Othila doppio: Fine della vita e ingresso nel regno degli dei
    Gebo doppio: Dono e unione affettiva

Partendo da questi significati possiamo ben capire come le rune mostrate hanno a tutti gli effetti un significato coerente con la storia narrata nel primo capitolo. Sappiamo infatti che il viaggio, l'arrivo di un visitatore (qualcuno ha detto: vero finale di God of War?), il regno degli dei, piuttosto che la menzogna o la famiglia (ricordiamoci che non solo la menzogna è una componente centrale nella narrativa che ruota attorno a Kratos, ma è anche un elemento distintivo di una precisa figura del pantheon norreno) sono il cuore di questa nuova ripartenza del brand.

Spostandoci ora sulle parole pronunciate da Kratos, la prima frase consiste in: " Il tempo è vicino" e la seconda: "Preparati" (o "preparatevi" se lo volete leggere come una rottura della quarta parete). Sappiamo bene come queste frasi siano riferite al fatto che il Ragnarok sia in procinto di arrivare. La battaglia finale che nella mitologia norrena causerà la distruzione del mondo per poi farlo rinascere dalle sue stesse ceneri, che vedrà le forze del caos in contrapposizione a quelle dell'ordine, potrebbe dunque essere già parte di questo capitolo, come suggerisce il nome e i vari indizi sparsi in questi dettagli e nelle ultime scene del primo capitolo.

God Of War New Game Plus 08

Le nostre speranze

ATTENZIONE SPOILER DEL PRIMO CAPITOLO

Entrando invece nell'ambito delle speranze e delle elucubrazioni riguardo ai possibili contenuti di God of War 2 dobbiamo distinguere due macro aree: speculazioni/speranze narrative e quelle ludiche. Per quanto riguarda quelle narrative, ci piacerebbe vedere un percorso, un viaggio, che parta dalla possibile caccia che Thor si appresterà a cominciare nei confronti di Kratos e Atreus. Sappiamo infatti che l'uccisione di Baldur per mano di Loki è un elemento chiave della mitologia norrena, una leggenda cruciale dei racconti (anche se nei miti Loki fa scagliare la freccia a Hodr figlio cieco di Odino) e dunque è chiaro che averlo visto riproposto in "salsa Santa Monica" ci permette di sperare in qualche altra leggenda rivisitata nel prossimo capitolo. Visto che Thor sarà molto probabilmente una figura centrale (a meno che non sia un'ombra costante sul collo dei protagonisti) ci potremmo aspettare alcune trasposizioni di miti ad esso legati.

Ad esempio la lotta con Jormungandr (figlio di Loki nella mitologia e figura già presente nel primo capitolo di God of War), battaglia leggendaria che potrebbe vederci combattere con Thor sul dorso del gargantuesco serpente o addirittura assieme ad esso. Un'altro mito interessante potrebbe essere la vicenda legata ai capelli di Sif (moglie di Thor). Un attacco diretto a Thor è poco probabile sopratutto nelle prime fasi del gioco, dunque perché non agire in maniera più subdola, colpendo gli affetti? Leggenda vuole infatti che la famosa chioma bionda di Sif venga rasata proprio da Loki come gesto di affronto nei confronti di Thor. La rabbia del figlio di Odino venne calmata solo con la promessa del Trickster di far costruire una chioma dorata ai nani Brokkr e Sindri (i fabbri degli dei). Il mito che narra l'origine "capigliatura di Sif" per indicare l'oro, potrebbe essere un modo originale di integrare Thor e i nani già presenti nel primo capitolo all'interno del nuovo arco narrativo. Le gesta o le storie che hanno un possibile appeal sono tante e siamo sicuri che il lavoro di studio svolto già prima del titolo del 2018 e spiegato da Cory Balrog, sia un'ottima base anche per questo nuovo capitolo.

God Of War New Game Plus 06

Dal punto di vista ludico invece? L'eccelso God of War del 2018 aveva due grossi nei: la carenza di un gran numero di boss e boss battle spettacolari (tutte incredibili quelle presenti, ma troppo poche) e l'illusione della libertà.

Il secondo punto è una medaglia a due facce ben distinte: da una parte il lato magistrale con cui Santa Monica ha creato la sensazione di mondo aperto mascherante la natura open map e non open world del titolo e l'altra faccia composta da appunto questa natura stessa. God of War 2 dovrà partire dalle eccellenti basi del primo capitolo e ampliare questa esperienza, ingigantendo il tutto. Se ciò verrà fatto saremo davanti a un titolo sulla carta impareggiabile. Nello specifico però, come tutto ciò potrà essere migliorato? In primis nella possibilità di esplorare in maniera più approfondita ogni regno. Muspellheimr e Niflheimr sono due grandi arene, che aiutano i contenuti end-game ma che lasciano un solco profondo in chi avrebbe voluto poter visitare di più un mondo davvero bello da vedere e da percorrere.

Anche lo stesso Midgardr, seppur variegato e ben collegato, ci sarebbe piaciuto vederlo ancora più aperto e ricco di possibilità. A livello di meccaniche invece, possiamo solo che attendere dato che già quanto fatto nel primo capitolo era incredibile. Il nuovo combat system incrociava perfettamente i fasti delle precedenti Lame del Caos creando un sistema in grado di far percepire al giocatore il peso dei colpi di Kratos. In prospettiva il feedback aptico e i nuovi trigger del DualSense sono un jolly dall'enorme potenziale nelle sapienti mani di uno studio come Santa Monica, e dunque non ci sorprenderebbe vedere comparire tutta una serie di nuove meccaniche che aumentino proprio la sensazione di immersione nei momenti più concitati degli scontri.

God of War 2, tutti i segreti del teaser trailer e le nostre speranze

Ci separano ancora un po' di mesi dalle prossime plausibili informazioni sul nuovo God of War. Il teaser di ieri ha acceso molte speranze, i piccoli suggerimenti lasciati dietro dal logo e dalla voce di Kratos indicano che è stato tutto solo l'inizio e, prima di quanto potessimo immaginare, potremo finalmente assistere alla battaglia finale che riporterà l'equilibrio del mondo distruggendolo.