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Mortal Kombat 1: analizziamo il trailer di gameplay svelato durante il Summer Game Fest.

Ed Boon ha scelto il Summer Game Fest per mostrare il trailer del nuovo, attesissimo, Mortal Kombat 1: avrà rispettato le enormi aspettative dei fan?

Mortal Kombat 1: analizziamo il trailer di gameplay svelato durante il Summer Game Fest.
SPECIALE di Aligi Comandini   —   09/06/2023

La rinascita di Street Fighter grazie alla manina santa di Capcom è stata solo l'inizio: il 2023 sembra poter essere il debutto di una nuova età dell'oro per i picchiaduro, ed era davvero difficile prevedere fino a qualche anno fa l'arrivo a stretto giro sul mercato di un nuovo Tekken, Mortal Kombat, di un picchiaduro nuovo di pacca sviluppato da Riot Games e di un nuovo capitolo della storica serie con Ken e Ryu. Le aspettative, comprensibilmente, sono enormi su praticamente ognuno di questi futuri progetti, ma tra di loro Mortal Kombat ricopre (e probabilmente ricoprirà sempre) una posizione a dir poco privilegiata tra i videogiocatori: nonostante l'impatto e l'importanza di tutti i giochi nominati, infatti, i Mortal Kombat sono praticamente un fenomeno di costume, spinti dalla loro iconica ultraviolenza ben al di là della grossa nicchia dei suoi diretti concorrenti.

Ogni Mortal Kombat vende uno sfacelo e la possibilità di usare con libertà quasi totale l'enorme libreria delle licenze Warner ha aumentato ulteriormente la popolarità del marchio, considerando che ben pochi picchiaduro possono vantare nel roster Terminator, Predator o Rambo. Eppure, la serie si è trascinata per anni anche vari problemi, perché i NetherRealm - pur influenzati negli anni dalle trasformazioni dei titoli "rivali" - hanno sempre sviluppato i loro giochi in una sorta di bolla nostalgica, forse persino troppo attaccata ad alcune convenzioni del passato.

Considerando che il Mortal Kombat recentemente presentato dava l'impressione di voler essere una sorta di nuovo inizio (per l'ennesima volta) per la saga, dunque, le aspettative erano ai massimi livelli: era l'occasione per dei cambiamenti davvero radicali a certi elementi del sistema, già intuibili dalla confermata presenza di assist in battaglia attraverso i cosiddetti combattenti "Kameo". Il filmato di gameplay di Mortal Kombat 1 mostrato al Summer Game Fest, però, ha leggermente smorzato l'esaltazione dei fan; non certo per una mancanza di qualità - il gioco ha sempre valori produttivi di tutto rispetto - bensì per aver mantenuto animazioni e movimenti ancora una volta fin troppo incollati al passato. Quanto visto, ad ogni modo, resta estremamente promettente e merita di essere analizzato, quindi oggi cercheremo di tirare le somme in un comodo speciale.

Sangue e legno

Un combattimento di Mortal Kombat 1
Un combattimento di Mortal Kombat 1

La questione delle animazioni è sempre la solita: il posizionamento dei personaggi è abbastanza innaturale durante certe mosse, con movenze secche e non particolarmente piacevoli da vedere. Da una parte possiamo capire la volontà di conservare certe scelte stilistiche per non distaccarsi eccessivamente da alcuni canoni della serie, ma se la paura era quella di perdere il "feeling" delle mosse siamo comunque scettici, dato che questo dipende dalle meccaniche base e dalle tempistiche generali, e non dal fatto che Johnny Cage e affini tirino calci bassi in preda alla stitichezza. È difficile anche comprendere come mai vi siano ancora rimasugli (al di fuori delle chiare facilitazioni a livello di sviluppo) delle animazioni passate riutilizzati senza remore, considerando che NetherRealm ha chiaramente dei notevoli esperti in questo campo e la cosa risulta evidentissima nelle scene di intermezzo (quelle sì animate impeccabilmente). Persino la velocità e gestione generale del movimento paiono molto vicine a quelle dell'ultimo capitolo, quindi leggermente rallentate rispetto al nono; le vicinanze al diretto predecessore, tuttavia, sembrano terminare qui quando si vanno a vedere il sistema di combo e la gestione degli assist.

Sono proprio le combo mostrate ad averci fatto ben sperare per il gameplay della nuova creatura di Ed Boon e compagnia bella: le serie di colpi sono chiaramente più elaborate e spettacolari rispetto a quanto visto con Mortal Kombat 11, dato che quest'ultimo era un titolo più ragionato e basato su posizionamento e gioco neutrale. Non solo i personaggi mostrati sembrano infatti in grado di rimpallare a lungo gli avversari con le loro mosse, ma la presenza dei già citati assist è chiaramente in grado di amplificare ulteriormente la cosa, con scelte probabilmente davvero esaltanti per chiunque ami sbizzarrirsi tra mazzate aeree e fantasia.

Come saranno sfruttati i Kammei in Mortal Kombat 1?
Come saranno sfruttati i Kammei in Mortal Kombat 1?

Già che stiamo parlando degli assist, questi sono chiaramente un elemento centrale del nuovo sistema. Nel trailer si vede come proprio il loro utilizzo permetta di spezzare le combo nemiche quando iniziano a farsi esagerate, senza contare che durante le battaglie ne sono comparsi alcuni in grado di effettuare prese (non è ancora confermato, ma il fatto che la barra delle super sia divisa in tre tacche potrebbe richiedere risorse variabili per effettuare tutte le manovre elencate dei Kameo). Non bastasse, tornano le mosse X-Ray, anch'esse in collaborazione con i personaggi Kameo e quanto mai sceniche. L'unico dubbio è rappresentato dalla durata dell'animazione che, per supportare gli attacchi combinati, sembra in media più lunga rispetto al passato e potrebbe spezzare eccessivamente il ritmo dello scontro. Altrettanto curiosa, infine, la gestione delle fatality: qui sembra che gli assist possano eseguire a scelta le fatality di certi personaggi, per aggiungere ulteriore colore agli iconici colpi di grazia del marchio; il fatto che non sembrino esserci fatality combinate uniche è comprensibile comunque, dato che sviluppare animazioni specifiche per ogni singola coppia di personaggi sarebbe stato uno sforzo titanico.

Un nuovo mondo, un nuovo roster

Il nuovo roster di Mortal Kombat 1
Il nuovo roster di Mortal Kombat 1

La questione dei personaggi Kameo è a sua volta meritevole di approfondimento. In Mortal Kombat 1 sembra infatti che questi combattenti assist siano volutamente dei richiami al passato della saga, plausibilmente giustificati dalla ormai confermata presenza di un multiverso, o da qualche espediente "divino" utilizzato da Liu Kang durante la campagna. Tra le scelte possibili vi sono quindi personaggi iconici i cui costumi rimandano alle versioni originali, come ad esempio Sonya e Kano, o ritorni illustri come Striker. È però anche confermato come la presenza di un guerriero nel roster Kameo - separato da quello giocabile normalmente, come già accennato - non implichi necessariamente la sua assenza in quello primario (Kung Lao, per dirne uno, è in entrambi), quindi forse si eviterà quella spiacevole situazione che porta gli annunci dei Kameo a escludere automaticamente un favorito della fanbase (i fan di Smash ben sanno di quel di cui parliamo).

Curiosamente, l'elemento più rivoluzionato sembra proprio quello narrativo. Abbiamo già spiegato come il nuovo Mortal Kombat sia al contempo un seguito e un totale reboot della serie, con un nuovo universo a tratti molto differente da quello originale. Alcuni cambiamenti accennati dal trailer sono però a dir poco massicci, a partire dalle relazioni tra i personaggi. Sub Zero e Scorpion, stando a quanto svelato da Ed Boon stesso, ora sono veri e propri fratelli, una cosa che avrà indubbiamente ripercussioni significative sulle loro interazioni (ed eventuale rivalità) durante la campagna. Tra gli altri grossi cambiamenti c'è poi il rapporto tra Kitana e Mileena, con la seconda che non è più un clone della prima, ma apparentemente la sua gemella, oltre che la regnante del Netherrealm (o di Edenia, non è ancora del tutto chiaro). Il fatto che la razza Tarkatan paia mancare del tutto e i denti aguzzi della giovane siano legati a una strana malattia, peraltro, potrebbe cambiare del tutto anche le origini e i ruoli di personaggi come Baraka.

Come cambiano i rapporti tra i vari personaggi di Mortal Kombat 1?
Come cambiano i rapporti tra i vari personaggi di Mortal Kombat 1?

Quale che sia la qualità generale della narrativa, comunque, ci aspettiamo che sia sempre quel misto ben riuscito di trash, tamarrata e divertimento che da sempre contraddistingue le storie della serie. Le sensibili migliorie alle animazioni facciali dei personaggi non faranno che aumentare ancor di più l'impatto generale.

Insomma, nel complesso, non il trailer rivoluzionario in cui alcuni speravano, ma un gameplay comunque davvero interessante e ricco di elementi che grondano potenziale. Prima di capire se siamo di fronte a una vera evoluzione o a un miglioramento solo marginale dell'ultimo Mortal Kombat, però, dovremo metterci le mani sopra. Speriamo di poterlo fare a breve.