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Rainbow Six Siege - Operazione Vector Glare: la prova della nuova stagione e dell’operatore Sens

Rainbow Six Siege si aggiorna con l'arrivo della Stagione 2 dell'Anno 7, dalla nostra prova tutti i dettagli sul nuovo operatore e le novità della stagione.

PROVATO di Gianluca Musso   —   22/05/2022

Sono diverse le cose al mondo sulla cui puntualità la razza umana può fare un cieco affidamento: l'alternarsi delle maree, lo scorrere dei cicli lunari, l'arrivo alla radio delle canzoni latine appena la temperatura si alza di un paio di gradi, ma più di ogni altra cosa l'incedere delle stagioni di Rainbow Six Siege, lo sparatutto competitivo di Ubisoft che nel pieno del suo settimo anno d'attività continua a rinnovarsi con un flusso costante e regolare di aggiornamenti.

Era passato un po' di tempo dall'ultima volta che vi avevamo parlato del gioco e non abbiamo fatto in tempo a pensarlo che Ubisoft è tornata sull'argomento invitandoci a una presentazione dedicata ai contenuti in arrivo con la Season 2 dell'Anno 7 di Rainbow Six Siege, Operazione Vector Glare. Come di consueto l'aggiornamento avrà come portata principale un operatore nuovo di zecca, ma aspettatevi un ricchissimo contorno composto da una nuova mappa per la modalità Deathmatch, alcuni cambiamenti al loadout dei personaggi, un'importante modifica al fuoco amico e l'attesissimo arrivo del poligono di tiro, una caratteristica che stravolgerà l'approccio di professionisti e amatori allo studio del comportamento delle armi del gioco.

Dopo qualche ora di prova siamo pronti a raccontarvi ogni dettaglio della nuova stagione, quindi mettetevi comodi e indossate gli occhialini termici che vi sono stati forniti all'ingresso, vedere qualcosa oltre l'abilità del nuovo operatore Sens potrebbe rivelarsi particolarmente complicato.

Sens, un assalitore attento alla privacy

Il nuovo operatore Sens in azione
Il nuovo operatore Sens in azione

Come accennato poco fa, Operazione Vector Glare segnerà l'esordio di Sens, un nuovo operatore d'attacco di origine belga, il cui compito durante la fase d'azione sarà quello di rendere invisibili i compagni grazie a un piccolo drone in grado da solo di rendere cieche tutte le velleità difensive degli avversari. Il gadget di Néon "Sens" Ngoma è il R.O.U. Projector System, un dispositivo dalle dimensioni contenute che una volta deposto corre all'impazzata per l'ambientazione per circa 3 secondi, lasciando sul suo percorso dei proiettori in grado di evocare un fitto muro di luce di colore celeste.

La barriera è l'equivalente di un semplice fumogeno, quindi può essere oltrepassata da altri operatori, dai proiettili, da esplosivi e altri gadget, ma garantisce alla formazione d'attacco di poter agire indisturbata per tutta la durata dei proiettori, che emettono la loro luce per circa 13 secondi. In una prima analisi, lo scopo principale del R.O.U. è chiaramente quello di coprire le linee di tiro della squadra di difesa e celare ogni movimento degli assalitori posti dietro il muro di luce, mentre raggiunge la sua massima efficacia durante le fasi avanzate del match, potendo eventualmente nascondere il processo di disinnesco delle bombe.

Passando in rassegna le caratteristiche di Sens e della sua abilità unica, però, non abbiamo potuto far altro che individuare una serie di punti deboli del nuovo personaggio, che secondo noi faticherà molto a scalare adeguatamente il meta di Rainbow Six Siege. Volendo partire dalle sinergie offerte dal R.O.U, l'unico operatore d'attacco che gode fortemente della presenza del muro di luce è Glaz, che col suo visore termico può vedere le sagome dei difensori che si muovono dietro la proiezione. Il cecchino russo è però un personaggio non adatto a tutte le mappe, quindi non siamo convinti che i due insieme giustificheranno la loro scelta nella fase di pick pre-partita.

Al contrario, sono diversi gli assi nella manica che i difensori potranno schierare per rendere il R.O.U. totalmente inoffensivo: gli occhiali di Warden oltrepassano la barriera (e l'americano è molto più mobile di Glaz), gli Occhi del Male di Maestro la ignorano, e qualsiasi telecamera antiproiettile potrà sbirciare oltre la proiezione e pingare i nemici. Se aggiungiamo che i jammer di Mute neutralizzano i proiettori e che qualsiasi ordigno potrà annullare la barriera nel suo raggio d'esplosione, il gadget di Sens esce dall'analisi con le ossa rotte, e senza aver ancora trattato l'unico, vero motivo per il quale l'operatore belga è riuscito a innescare il nostro scetticismo.

Le nostre non possono che essere opinioni preliminari e speriamo di essere smentiti dalla community, ma la nostra sensazione è che Sens non sarà una scelta popolare nemmeno se la formazione di difesa non dovesse comprenderne i counter. Per come la vediamo noi, la barriera proiettata dal R.O.U. è preziosissima se utilizzata come diversivo durante un velocissimo flank, o per coprire rapidi stravolgimenti di fronte e fulminei riposizionamenti. Proprio in questo senso, ci ha sorpreso scoprire che Sens è uno dei pochissimi assalitori dotati di un solo punto a velocità, un vero paradosso se pensiamo a che tipo di gadget il belga abbia a disposizione. Con la sua ridottissima velocità di movimento, l'operatore introdotto da Operazione Vector Glare non può sfruttare a dovere il suo stesso gadget, e sarà inevitabilmente relegato a un compito di mero supporto.

Le incongruenze non finisco qui, perché al netto di tutte queste debolezze, Sens ha davvero un bel loadout. La nuova stagione porta con sé un'arma inedita, il POF-9, un fucile d'assalto dotato di un ampio caricatore che messo alla prova nel nuovo poligono di tiro sembra comportarsi particolarmente bene. L'alternativa è il rodato fucile semiautomatico 417, mentre tra le armi secondarie troviamo la pistola SDP 9mm e un classico Gonne-6, accompagnate dalla carica d'irruzione pesante e le mine Claymore.

Finalmente il poligono di tiro

Il gadget di Sens, il R.O.U. Projector System
Il gadget di Sens, il R.O.U. Projector System

Dopo Sens, la novità senza dubbio più importante di Operazione Vector Glare è rappresentata dall'introduzione dell'attesissimo poligono di tiro, uno spazio che la community di Rainbow Six Siege chiedeva da moltissimo tempo. Il poligono è un'area nella quale i giocatori potranno studiare accuratamente il comportamento delle armi, grazie a interfacce dedicate che mettono in risalto le raffiche sparate dall'arma. Ci sono due gallerie, una dotata di un manichino che replica la salute degli operatori, e un'altra con un gran tabellone utile a confrontare l'andamento del rinculo. Si può scegliere la distanza del bersaglio, e i colpi di armi diverse sono evidenziati con colori sgargianti, rendendo davvero semplice comparare le performance di due bocche di fuoco.

Puntuale con la scadenza fissata dalla roadmap pubblicata a inizio anno, la nuova stagione segna inoltre l'arrivo di una nuova mappa per la modalità deathmatch, la prima sviluppata dal principio per accogliere la playlist introdotta con la stagione Demon Veil. Situata in Grecia, la nuova ambientazione offre degli intensi scontri ravvicinati tra i claustrofobici ambienti di questo campo d'allenamento, in cui ogni zona è identificata da un colore specifico in modo da renderne più facile la navigazione. La disposizione delle stanze invoglia le squadre a muoversi in rotazione piuttosto che arroccarsi dietro a posizioni difensive, e anche se non abbiamo avuto l'occasione di studiarla in modo approfondito, siamo certi che la sua aggiunta invoglierà un maggior numero di giocatori a cimentarsi con la modalità Deathmatch, sebbene sia considerata da molti una mera attività d'allenamento.

Le altre novità della stagione

La nuova mappa per la modalità Deathmatch
La nuova mappa per la modalità Deathmatch

Come di consueto, l'arrivo di nuovi contenuti è accompagnato da una vasta gamma di altre novità più piccole che nel caso di Operazione Vector Glare riguardano il fuoco amico, alcune modifiche al loadout degli operatori, e la rimozione di una regola relativa all'eSport che siamo sicuri saprà infiammare il dibattito all'interno della community competitiva di Rainbow Six Siege. Partendo dall'inizio, nel corso di questa stagione assisteremo a una prima fase d'introduzione del nuovo sistema di reputazione del gioco, che riguarderà da vicino il fuoco amico e l'uso scorretto che alcuni giocatori ne fanno durante una partita. Se un utente ha la cattiva abitudine di colpire i suoi alleati, col nuovo sistema potrà ricevere una penalità prolungata e ottenere il fuoco amico inverso per una serie di match successivi, in modo tale che i suoi alleati siano protetti da questa sgradevole pratica.

La stagione porterà inoltre con sé delle modifiche al loadout di alcuni operatori, come Lion, Clash, Castle, Finka e Amaru. Essi otterranno una terza opzione nello slot delle armi secondarie, così da avere una maggiore libertà nel comporre il loro equipaggiamento prima della fase di azione. In ultimo, ma non per importanza, vi ricordate la quarantena che ogni nuovo operatore doveva affrontare, prima di entrare nelle rotazioni competitive di Rainbow Six Siege? Con la Stagione 2 dell'Anno 7 questa regola verrà scartata, e se in passato un personaggio come Sens avrebbe dovuto attendere 3 mesi prima di apparire nei tornei ai massimi livelli, ora le compagini competitive avranno pochissime settimane per apprendere il nuovo meta.

Sebbene non introduca una nuova mappa per le modalità classiche, e siano del tutto assenti bilanciamenti e rework agli altri personaggi del roster, Operazione Vector Glare si configura come una stagione ricca di novità, capace di rinfrescare l'offerta ludica di Rainbow Six Siege con una serie di funzionalità molto attese dalla community. Il nuovo operatore Sens è ricco di punti deboli e secondo noi farà fatica a imporsi nel meta del gioco, ma non possiamo far altro che rinviare il nostro giudizio definitivo sull'assalitore belga a quando la fetta più esperta dei giocatori non si sarà espressa in merito.

CERTEZZE

  • L'aggiunta di una nuova arma è un'ottima notizia
  • Il poligono di tiro sarà preziosissimo per la community
  • Bene gli interventi sul fuoco amico

DUBBI

  • Sens sembra esporsi a fin troppi counter
  • La velocità del nuovo operatore finirà inevitabilmente col penalizzarlo