Come lo scorso anno, anche alla Gamescom 2024 abbiamo provato l'atteso S.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chornobyl. Ma se nel 2023 le cose non sono andate esattamente come previsto, questa volta possiamo finalmente ritenerci soddisfatti di quello che abbiamo visto e soprattutto giocato.
Buongiorno Zona
Non possiamo assicurarvi che il resto del gioco sarà come l'introduzione, possiamo però riportarvi quella che è stata la nostra esperienza nei quaranta minuti che abbiamo avuto a disposizione: zero bug, atmosfera straordinaria e un paio di ottimi salti sulla sedia.
S.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chornobyl inizia con il nostro personaggio che, come vuole la regola, deve cercare di entrare nella Zona: l'area delimitata attorno al reattore nucleare di Chornobyl esploso all'una di notte del 26 aprile 1986. Nella finzione del gioco, leggermente diversa dal film a cui si ispira, è infatti proprio quel disastro ad aver creato con le sue scorie invisibili questa sorta di paradiso piegato dalla radioattività. La Zona è un sogno lucido, la possibile soluzione di ogni problema, un passaggio verso l'altrove; e il cuore del disastro ancora bollente di luce ed epicentro mistico e religioso di questo letale incantesimo. Ma soprattutto, la Zona è un posto dove puoi diventare ricco.
Morte e rinascita
Ognuno entra a suo rischio e pericolo, ognuno con un suo obiettivo personale. Il protagonista di Stalker 2 è costretto ad attraversarla per posizionare dei rivelatori di qualche tipo (volevamo vedere il gameplay, sulla lettura di documenti come durante i dialoghi siamo andati piuttosto veloci), ma presto le cose prendono una brutta piega e alla fine di questo breve, ma intenso viaggio ci ritroveremo sdraiati a terra e con una pistola puntata contro.
L'uomo che la impugna spara; volontariamente ci manca la testa per pochi centimetri. Appare il logo del gioco ed è da qui che l'avventura inizia davvero. La nostra prova termina esattamente qua, ma avremmo volentieri perso gli appuntamenti successivi per continuare ancora un paio (facciamo dieci?) d'ore. Sì, ci è piaciuto molto, ma la sensazione è stata anche leggermente straniante. Come forse saprete, i lavori su Stalker 2 partono ufficialmente nel 2009 e nel 2011 non solo vengono interrotti all'improvviso, è l'intera compagnia ad essere chiusa per non meglio specificati motivi personali. Con la stessa velocità, di nuovo senza grossi preamboli, GSC World rinasce insieme a Stalker 2 nel 2014. Provando questo seguito hai proprio l'impressione che qualcuno a un certo punto abbia spento la luce per darsi appuntamento al giorno successivo, ma quel giorno è arrivato solo tre anni dopo. Non vogliamo essere fraintesi: questo a nostro parere è un bene.
Time-lapse
Stalker 2: Heart of Chornobyl sembra proprio Stalker, solo che molto più bello dal punto di vista audiovisivo. Per un gioco come questo, la notizia è ottima perché al contrario di altre serie che hanno avuto il tempo di danneggiare i propri gameplay, Stalker 2 sembra essere rimasto lo stesso che amavamo e che avremmo voluto continuare a giocare se non si fosse fermato il tempo, esattamente come a volte avviene nella Zona. Stesso gameplay ma in un'area di gioco più grande e dettagliata, stessa vocazione da simulatore, i PDA da leggere, l'esplorazione ragionata, i branchi di mutanti da cui non farsi vedere.
Durante la demo mancava solo il classico bullone da utilizzare verso le anomalie o per distrarre i nemici, ma ci hanno assicurato che dopo l'introduzione tornerà anche quello. Siamo stati attaccati da cani e da altri Stalker di una non meglio specificata fazione, fortunatamente le munizioni all'inizio non mancano e nessuna arma si è inceppate in corso d'opera. Siamo stati prevalentemente all'aperto, ma in alcuni passaggi costretti a muoverci attraverso dei laboratori (e chi ha giocato i precedenti sa bene cosa questo voglia dire in termini di brividi). Come ogni introduzione che si rispetti siamo stati nuovamente messi davanti a concetti come le anomalie, la radioattività e le razioni utili a contrastarla. Infine, l'incontro con un mutante decisamente pericoloso che solo dopo diversi tentativi siamo riusciti a togliere di mezzo.
Davanti a Mr.Stalker
Terminata la demo, siamo stati introdotti a Evgeniy Grygorovych. Evgeniy è il fratello minore del fondatore originario della compagnia e, oltre a ricoprire il ruolo di CEO nella GSC Worlds di oggi, è lead designer di Stalker 2 e il più importante punto di contatto con gli Stalker originari.
La chiacchierata che ne è seguita ci ha mostrato un designer quasi spaventato dal pubblico di oggi e da come potrà accogliere un prodotto come questo. Stalker 2 sarà abbastanza? È questa la domanda che sembra tormentare il gruppo. A volte parlando con gli sviluppatori ci si dimentica che loro non conoscono ciò che pensiamo del loro lavoro, se per esempio amiamo una caratteristica che invece il grosso del pubblico sembra disprezzare. Come non conoscono quanto davvero ne conosciamo le meccaniche, perché tutti si presentano sempre come i più grandi fan di "inserire nome gioco a caso".
Una IA All'altezza
Abbiamo notato nelle prime risposte date una certa volontà di spiegare alcune scelte di level design che per i veterani della serie sono ovvie, come quella di avere sì un open world, ma costruito attraverso strozzature che servono a definire il gameplay e il ritmo del gioco. L'equivoco si è rivelato però estremamente utile perché la nostra più grande paura era proprio quella di ritrovarci uno Stalker annacquato, semplificato e fortunatamente non sembra questo il caso. Speriamo.
Uno degli aspetti che hanno definito nel bene e nel male i primi tre Stalker è l'IA dei nemici, ed anche in questo frangente Evgeniy Grygorovych ci ha rincuorato. In Stalker 2 i nostri avversari non avranno delle reazioni predefinite in base a ciò che li circonda, come avviene solitamente nei videogiochi, ma ognuno di loro avrà un set di azioni tra le quali potrà scegliere dinamicamente per affrontare la situazione che gli si para davanti. È un approccio alla F.E.A.R. per intenderci, ed era stato anche adottato nei giochi precedenti tra alti e bassi. Attenzione: questo non garantisce che tutto sarà perfetto ma i nemici avranno comportamenti più umani e in battaglia saranno in grado di organizzarsi tra loro, di sorprenderci con tattiche inaspettate e commettendo credibili errori di pianificazione.
Quel che ci sarà...
Parliamo dei dubbi. Solitamente non ho grossi problemi con i bug, anzi: preferisco un gioco coraggioso nonostante tutti i problemi tecnici, a uno pavido e senza sbavature. Gli Stalker erano così (anche i The Elders Scroll fino a Morrowind se è per questo, guardacaso i più avveniristici), ma oggi c'è chiaramente una sensibilità diversa ed è bene che ci si faccia trovar pronti al lancio con un prodotto il più tecnicamente pulito possibile.
Come sembra averlo capito Warhorse Studios con Kindom Come Deliverance II, sembra averlo messo in conto GSC World: la versione PC che abbiamo provato lascia davvero ben sperare da questo punto di vista, ma visto cos'è accaduto in passato è meglio aspettare prima di trarre conclusioni. Della trama in fondo sappiamo pochissimo, come degli scenari e i biomi che potremo visitare lungo il gioco. Il più grosso punto interrogativo è sul bilanciamento della difficoltà: i dubbi di Evgeniy Grygorovych non ci hanno fatto capire molto al riguardo anche se noi, lo ammettiamo, gli abbiamo detto di non aver paura e che là fuori è pieno di persone che vogliono essere messe alla prova, specialmente in un mondo che ti lascia così tanta libertà strategica.
Che bello che è Stalker, speriamo bene: l'avete provata la remastered dei primi tre giochi uscita di recente anche su console?
S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl torna a mostrarsi in pubblico in splendida forma, con un'ottima grafica e con un gameplay perfettamente in linea con il DNA della serie. Anche noi temevamo il peggio, e invece eccoci qua a decantare le lodi di quel che abbiamo provato. Ora non resta che scoprire come sarà il resto del gioco: dovrà comunque offrire molto di più di quel poco che abbiamo assaggiato alla Gamescom appena conclusa per soddisfarci appieno. Vi ricordiamo che potrete entrare nella Zona dal 20 novembre 2024 attraverso i PC e Xbox Series S e X, su Game Pass sin dal lancio.
CERTEZZE
- Solita grande atmosfera
- Sembra rispettosissimo dei giochi precedenti
- Graficamente è molto buono
DUBBI
- Dove andrà a parare la trama?
- Non abbiamo visto l'ombra di anomalie meteo né incontrato una piccola tempesta radioattiva...
- Ci metterà davvero alla prova come survival?