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Nintendo Switch, il 2022 sarà l'anno della consacrazione? - La Bustina di Lakitu

Il 2022 sarà il sesto anno in commercio per la console Nintendo Switch e potrebbe essere quello della definitiva consacrazione

RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   13/02/2022

Il recente Nintendo Direct ha risposto a diverse domande sul futuro, immediato e lontano, dell'ibrida console Nintendo. Innanzitutto, quando l'azienda giapponese - nella persona del presidente Furukawa - ha annunciato che Nintedo Switch è poco oltre la metà del suo ciclo vitale, non stava affatto scherzando. A marzo 2022 la console compirà un lustro, ed entrerà (guarda un po') nel suo sesto anno di esistenza: un traguardo che solitamente segna la fine per una piattaforma, o l'inizio della fine, anche se è di successo. Wii è stato sostituito dopo sei anni, SNES dopo cinque e mezzo, NES dopo sei e mezzo (Wii U, per citare un progetto "poco fortunato", è durato quattro anni). Anche nel mondo Sony le cose non sono troppo diverse: tra PlayStation 4 e 5 sono passati sette anni.

Mario Kart 8 Deluxe: Giardino Nuvola, una bellissima pista nata su Game Boy Advance e riproposta su Mario Kart DS, che farà parte del primo Pass percorsi aggiuntivi
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E sette anni, vista la corposa line-up del 2022, di cui paleremo tra poco, sembrano il traguardo minimo di Nintendo Switch: con le piste aggiuntive di Mario Kart 8 Deluxe che termineranno soltanto a fine 2023, è probabile che la nuova generazione sarà avviata da Nintendo - come minimo - a marzo 2024. Ovvero, come dicevamo prima, sette anni esatti dopo la precedente. Ma, lo ribadiamo, marzo 2024 è davvero la prima data sensata in cui pubblicare la prossima console: non ci stupiremmo se Nintendo Switch andasse ancora oltre. A questo punto, le possibilità che diventi la console più venduta di sempre sono in ascesa.

Ma non è per questo che il 2022 sarà l'anno della consacrazione, non per il successo commerciale, che sarà una semplice conseguenza; il 2022 sarà l'anno della consacrazione perché dimostrerà definitivamente che Nintendo, scegliendo l'ibrida, ha scelto la strada giusta. Nessuna piattaforma progettata a Kyoto aveva mai avuto un sesto anno così ricco di uscite, e questo non sarebbe stato possibile, neanche lontanamente, dovendo supportare due console distinte.

I vantaggi dell'ibrida

Leggende Pokémon: Arceus: sarà pure tecnologicamente arretrato, ma lo stacco con la generazione precedente è enorme
Leggende Pokémon: Arceus: sarà pure tecnologicamente arretrato, ma lo stacco con la generazione precedente è enorme

Alcuni sono rimasti delusi dalla frequenza, e dalla costanza, delle uscite Nintendo su Switch: magari si aspettavano una somma delle ludoteche Wii e DS (o GameCube e Game Boy Advance, non cambia il concetto di fondo). Questa era un'illusione, pura e semplice. Nintendo non ha scelto di optare per una console ibrida, e conseguentemente per una sola piattaforma, soltanto perché Wii U è andato male: ha compiuto questa scelta perché non riusciva più a supportare degnamente due console distinte.

Non ci riusciva per due motivazioni principali. La prima è che la qualità dei titoli portatili, e del lavoro che richiedevano, si stava lentamente avvicinando a quella dei progetti home console. Pensate a Mario Kart 7, a quanto ha influenzato l'ottavo episodio. Pensate a Super Smash Bros. "quattro", che è stato pensato e sviluppato in contemporanea per due console diverse. Pensate a Super Mario 3D Land/World, che sono fratellastri. A questo aggiungete l'alta definizione, che per la società è stata piuttosto traumatica: dalle dichiarazioni e dai fatti, è chiaro che la transizione sia stata problematica, tutt'altro che snella o naturale.

Il team Zelda ha addirittura creato un remake (l'unico realizzato internamente), Wind Waker HD, per prendere confidenza con le nuove possibilità. E l'alta definizione ha ulteriormente aumentato i tempi e i costi di sviluppo. Insomma, sostenere due piattaforme era ormai impossibile e, vista la qualità sempre più vicina tra portatile e casalingo, perfino insensato.

Animal Crossing: New Horizons: ha esaltato la serie, che nella generazione precedente era confinata al mondo portatile
Animal Crossing: New Horizons: ha esaltato la serie, che nella generazione precedente era confinata al mondo portatile

Per queste ragioni, credere che Switch potesse offrire la quantità di Nintendo DS e Wii sommati, era abbastanza, come dire, ingenuo. Tuttavia, i vantaggi dell'ibrida si sono visti eccome, per chi sa osservare. Innanzitutto il flusso di uscite è stato altalenante, ma comunque continuo: era tanto tempo che non si vedeva una console Nintendo così ricca di pubblicazioni. Unire le due dimensioni, fissa e portatile, ha pure concentrato gli sforzi su un unico luogo, costringendo i team abitualmente dedicati al mondo tascabile ad aggiornarsi, a osare: pensate a Fire Emblem: Three Houses, alla differenza tecnologica tra Luigi's Mansion 2 e 3, ma soprattutto all'abisso visivo che separa Animal Crossing: New Horizons da New Leaf. Pensate a Metroid Dread, oppure a Leggende Pokémon: Arceus, e a dov'erano nella generazione scorsa.

Consacrazione

Kirby e la Terra Perduta: si tratta del gioco HAL più ambizioso degli ultimi anni, forse decenni
Kirby e la Terra Perduta: si tratta del gioco HAL più ambizioso degli ultimi anni, forse decenni

Il 2017, l'anno di lancio di Switch, è stato uno degli anni migliori della storia Nintendo, per qualità e quantità delle uscite. Nel 2018 c'è stato l'azzardo Nintendo Labo, e un focus sulle produzioni multiplayer, culminato in Super Smash Bros. Ultimate. Nel 2019 tante serie storicamente portatili sono arrivate su Switch, come Fire Emblem o Pokémon: un periodo concettualmente conclusosi nel 2020 col trionfale Animal Crossing: New Horizons. Da lì è iniziato un lungo intervallo di transizione, probabilmente aggravato dalla pandemia, e segnato nel 2021 dal riemergere di EPD 7, con WarioWare: Get It Together! e Metroid Dread. E ora il 2022, un anno che semplicemente non sarebbe stato possibile con due piattaforme da gestire.

Nintendo Switch Sports: il ritorno di una serie potenzialmente devastante, a livello commerciale
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Questo perché nel 2022 "torneranno" molti team interni che su Switch avevano già pubblicato, e che al posto di dividersi tra casalingo e portatile, adesso potranno atterrare di nuovo sulla stessa piattaforma. Arriverà Kirby e la Terra Perduta, il progetto HAL più ambizioso degli ultimi anni (forse decenni); poi sarà pubblicato Switch Sports, che pare molto curato, realizzato (probabilmente) dal team casual aziendale, EPD4 (a meno che, a sorpresa, non dovesse essere di EPD 8, vista la presenza di Koizumi... pallavolista). Nel frattempo a marzo partiranno i DLC di Mario Kart 8 Deluxe, che termineranno solamente a fine 2023: quando i rumor di un nono episodio erano sempre più insistenti, e quando sembrava ormai troppo tardi per dei contenuti aggiuntivi, ecco l'inizio di un percorso - per il gioco più venduto della piattaforma - che allungherà ancora la vita di Mario Kart... e di Nintendo Switch.

Mario Strikers: Battle League Football: in arrivo a giugno, promette ore di divertimento in multiplayer
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Sarà poi il turno di Mario Strikers: Battle League Football, realizzato presumibilmente da Next Level Games, anch'essa a quota due titoli su Switch (ad esempio, su Wii U, in quattro anni e mezzo, era ferma a zero). Durante l'estate arriverà Splatoon 3, che sembra piuttosto simile al predecessore, ma anch'esso inizierà un percorso duraturo di aggiornamenti, che lascia difficile ipotizzare un'uscita di "Switch 2" prima di marzo 2024. Poi arriveranno Bayonetta 3, Xenoblade Chronicles 3, Mario + Rabbids Sparks of Hope, e infine il "gioco di Natale", che per logica dovrebbe essere Breath of the Wild 2. Attenzione a quest'ultimo punto, tuttavia: non è scontato che sia The Legend of Zelda, pur essendo - oggettivamente - il candidato principale. I team di Super Mario sono silenti da molto tempo, e a fine anno uscirà il film animato a tema... chissà che l'idraulico, o Donkey Kong, non soffino il posto a Link.

Ecco, la line-up è validissima, addirittura impressionante per essere un "sesto anno" di una console. Il 2022 è una sorta di "seguito" del 2017: se quest'ultimo era servito a diffondere e lanciare bene la console tra gli appassionati, il 2022 compiacerà ogni utente conquistato finora negli anni passati. Utilizziamo un brutto termine: contribuirà alla fidelizzazione degli acquirenti. L'unico rammarico possibile, allo stato attuale, è che molti dei "secondi giochi" dei vari team interni saranno effettivamente dei sequel: se almeno uno di loro avesse azzardato, non ci sarebbe dispiaciuto.

Futuro

Mario + Rabbids Sparks of Hope: dovrebbe arrivare a fine anno
Mario + Rabbids Sparks of Hope: dovrebbe arrivare a fine anno

Effettivamente anche Nintendo Wii, che pure aveva ottenuto uno straordinario successo, per varie ragioni non aveva chiuso bene il suo ciclo vitale. Il 2011 era stato avaro di uscite, Skyward Sword a parte, e il 2012 ancora più povero: c'era la netta sensazione che stesse finendo qualcosa. Nintendo, avendo ormai un'unica piattaforma, ha l'assoluta necessità di non replicare una situazione del genere. Questo pirotecnico 2022 ha una scopo ben preciso, e cioè soddisfare gli utenti sedotti nei vari anni, mostrargli che Nintendo c'è, i titoli di qualità pure, e che possono fidarsi nell'approcciarsi alla prossima generazione, che si prefigura estremamente complicata, da pianificare e realizzare.

Nintendo attualmente si trova in una situazione di potere, e l'ha sfruttata bene. Si è concessa - come team interni - vari mesi di pausa, di silenzioso sviluppo, così da potersi regalare un ultimo grande "periodo" su Switch. Sembra che abbia la capacità di dilatare il tempo, ma ovviamente non è così: prima o poi anche lei dovrà andare avanti, dovrà abbandonare questa console tanto riuscita. Non c'è fretta, ma esistono (almeno) due paletti che crediamo debba rispettare. Primo: uscire a metà della generazione "altrui", anticipando quella successiva, si è rivelato vincente. Ha senso riproporre questa situazione, perché favorisce l'arrivo dei progetti delle terze parti, e crea un divario hardware palese ma accettabile.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: sarà il gioco di Natale 2022?
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Secondo: il balzo tecnologico è fondamentale, per quanto possa apparire paradossale. Non è importante che Nintendo sia in grado di concorrere con Sony o Microsoft da questo punto di vista, ma è vitale, letteralmente vitale, che possa rinnovare i propri giochi, i propri engine. Quando uscirà Switch 2, o come diavolo si chiamerà, non sarà all'altezza (salvo sorprese) dell'hardware PlayStation 5: tuttavia dovrà avere un Mario Kart 9 (o 10, visto che il Tour è considerato un capitolo principale da Nintendo stessa), per fare un esempio, che possa essere visibilmente più bello dell'ottavo episodio. Il balzo tecnologico non è importante in relazione alle altre aziende, ma è fondamentale che avvenga tra una piattaforma Nintendo e l'altra: la sua assenza è uno dei motivi della "crisi" di The Legend of Zelda tra il 2006 e il 2016, un periodo in cui gli sviluppatori non hanno avuto nuove possibilità tecnologiche (o meglio, le hanno avute in modo alternativo, negli input). Se siete appassionati Nintendo, per ora non vi resta che godervi questo 2022.