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The Witcher 4: la storia, dai libri ai videogiochi

The Witcher 4 sarà il nuovo inizio della saga fantasy di CD Projekt RED, ma in che modo ci si è arrivati? Rivediamo il percorso dei personaggi dai libri ai videogiochi.

SPECIALE di Nicola Armondi   —   12/01/2025
Il medaglione di The Witcher 4
The Witcher IV
The Witcher IV
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The Witcher 4 è "un nuovo punto di partenza, una nuova saga, un nuovo inizio". Questa, tra le tante, è probabilmente la descrizione più importante data da CD Projekt RED e al tempo stesso più sottovalutata dagli appassionati.

Come davamo un po' tutti per scontato, il prossimo capitolo della serie polacca non sarà vissuto dal punto di vista di Geralt - protagonista fino a oggi dei titoli principali - e ci metterà nei panni di Ciri, o meglio ancora di una sua versione più adulta e più esperta. Una Cirilla di Cintra che abbiamo già visto all'interno di The Witcher 3 Wild Hunt, ma che ora è divenuta veramente una witcher. Questa Cirilla però è arrivata dove si trova dopo tante avventure e dopo che il team si è evoluto e ampliato, portando la saga verso nuove direzioni e trovando anche il coraggio di mettersi al fianco dei romanzi sui quali si basa la serie videoludica.

In attesa di The Witcher 4, quindi, riscopriamo in breve la storia di come si è arrivati a tale videogioco e in che modo il team ha alzato la posta in palio.

Nota bene

In questo articolo dovremo fare spoiler sulla saga videoludica e sui romanzi, precisamente la saga principale e il prequel La stagione delle tempeste. Non ci sono invece spoiler legati al nuovo romanzo da poco pubblicato, Rozdroże kruków (letteralmente "Il crocevia dei corvi", ma non abbiamo ancora una traduzione ufficiale italiana).

I primi The Witcher non hanno voluto e potuto rischiare troppo

Partiamo dal passato, prima di arrivare al futuro e vediamo quali sono le coordinate fondamentali da sapere su Geralt, Yennefer e Ciri. Geralt è uno strigo (witcher, in inglese), un cacciatore di mostri che vaga nei Regni del Nord del Continente, un luogo nel quale convivono da tempo umani, elfi, nani, gnomi e varie creature magiche arrivate dopo un evento cataclismatico noto come la Congiunzione delle Sfere (una collisione di universi, in breve). Yennefer è invece una potente maga, amante di Geralt.

Nel corso dei racconti e dei romanzi, Geralt si ritrova legato a Cirilla, figlia di Duny/Emhyr var Emreis (imperatore di Nilfgaard, nazione che si trova a sud dei Regni del Nord e cerca regolarmente di invaderli) e della principessa Pavetta di Cintra. Ciò che interessa di tutto questo è che Geralt salva la vita a Duny e invoca la Legge della sorpresa, ovvero richiede come risarcimento un qualcosa che Duny troverà tornato a casa e che non sapeva di avere. Questo qualcosa è proprio Ciri, visto che al ritorno Duny scopre che Pavetta è incinta. Da tale momento Geralt e Ciri sono connessi dal destino e a più riprese si reincontreranno, fino a quando Cintra cadrà e lo strigo diventerà a tutti gli effetti un padre adottivo per la ragazzina, portandola anche al castello degli witcher e iniziando ad addestrarla. Anche Yennefer diventa insegnante di Ciri, ricoprendo il ruolo di madre adottiva in questa strana famiglia. La giovane ha grandi capacità magiche (in gergo, è una Fonte) e può viaggiare tra i vari universi.

Questo legame tra i personaggi è uno dei fondamenti della serie letteraria e viene portato avanti anche nei videogiochi, sebbene non immediatamente. CD Projekt RED ha infatti dato il via alla storia videoludica di The Witcher con un paio di capitoli meno coraggiosi di quanto potreste pensare se avete giocato unicamente Wild Hunt. Sebbene vi siano varie facce note già dal primo capitolo, come Triss, Shani e Ranuncolo/Dandelion/Jaskier/Julian (scegliete il nome che preferite), i primi due titoli mettono da parte sia Yennefer che Cirilla.

Geralt nel primo The Witcher
Geralt nel primo The Witcher

Geralt ha inoltre perso la memoria, una scelta comoda chiaramente pensata per proporre il primo The Witcher come un seguito dei romanzi, ma al tempo stesso poter mettere da parte ciò che il team ancora preferiva non tirare in ballo. Inoltre, era una scelta agevole per il giocatore non polacco. Ricordiamo, infatti, che il grosso della saga dei romanzi è stata pubblicata in italiano e in inglese (e supponiamo in tante altre lingue) dopo i primi due giochi. I giocatori non avevano idea di chi fossero Geralt & co., quindi fargli perdere la memoria è stato un modo furbo per far famigliarizzare i fan con il mondo narrativo in modo coerente.

Solo con The Witcher 3 CD Projekt RED aveva probabilmente la sicurezza necessaria per poter entrare maggiormente nel canone dei romanzi e veramente dare un seguito alla storia scritta da Andrzej Sapkowski.

Come si è arrivati a The Witcher 3 Wild Hunt

Per poter vedere gli eventi di The Witcher 3, è però necessario capire in che modo terminano i romanzi e come CD Projekt RED si sia inserita nella storia. Non abbiamo intenzione di farvi un riassunto dell'intera saga letteraria, ma dobbiamo comunque darvi alcuni punti di riferimento fondamentali.

Geralt in The Witcher 3 Wild Hunt
Geralt in The Witcher 3 Wild Hunt

Prima di tutto, è necessario sapere che buona parte dei libri vede Yennefer, Geralt e Ciri vagabondare separati, con lo strigo che cerca la giovane. Nel finale i tre si riuniscono per trovarsi nel mezzo di un pogrom e venir così martoriati dalla folla: Geralt viene dato per morto dagli amici e Yennefer, già ferita, sviene per aver usato troppa magia. Ciri li trasporta così in un luogo misterioso ma paradisiaco e li lascia lì, dove si riprendono. Viaggia poi nell'universo di Re Artù, nel quale si sottintende che vivrà nuove avventure.

Il finale dei romanzi - La Signora del Lago (1999 in Polonia, 2015 in Italia) - è volutamente ambiguo. I nostri sono morti e in una sorta di aldilà o solo in un altro universo dove vivranno felici, ma senza potersi riunire con gli amici? Vedetela come preferite: poco cambia, perché all'epoca l'idea era che la storia finisse lì. Poi sono arrivati i videogiochi.

La Caccia Selvaggia di The Witcher
La Caccia Selvaggia di The Witcher

CD Projekt RED infatti riparte proprio da quel finale, aggiungendo anche che il luogo nel quale i due amanti si trovano è l'isola di Avallon, che fa parte del ciclo arturiano. Tutto però cambia quando arriva la Caccia Selvaggia ovvero elfi che risiedono in un altro universo (detti Aen Elle) e che cercano Cirilla per sfruttare le sue capacità (e non solo, ma i dettagli non sono utili in questo momento). Il gruppo cerca ancora la ragazza e quindi rapisce Yennefer, per usarla come esca.

Geralt li insegue e quando li ritrova fa un patto con loro: libereranno la donna e lui cavalcherà con la Caccia Selvaggia. A questo punto, Ciri scopre la cosa e decide di salvare Geralt usando i suoi poteri di teletrasporto. Ci riesce, ma nel mezzo l'uomo perde i ricordi. Ciri invece viene aiutata da un ex-membro della Caccia Selvaggia, Avallac'h, che è diventato nemico dell'attuale capo degli Aen Elle. L'elfo la addormenta magicamente e nasconde su un'isola dove la Caccia Selvaggia non la può trovare.

Da The Witcher 3 a The Witcher 4

L'intero viaggio di Geralt, nel terzo capitolo videoludico, è fondato sul trovare indizi su Ciri. Lo strigo viaggia di luogo in luogo cercando la figlia adottiva e, con il supporto degli alleati e di Yennefer, la ritrova e risveglia.

Ciri in The Witcher 3 Wild Hunt
Ciri in The Witcher 3 Wild Hunt

La conclusione del racconto porta con sé due grandi avvenimenti. Non solo Geralt sconfigge la Caccia Selvaggia e il suo capo, ma Ciri usa i propri poteri per fermare il Bianco Gelo, un cataclisma che si abbatte su diversi universi e che congela l'intero mondo, uccidendo tutto e tutti. Con l'aiuto di Avallac'h, la ragazza viaggia un ultima volta tra gli universi e completa la propria missione. Ci sono poi tre finali possibili in base a varie scelte fatte nel gioco: Cirilla muore e Geralt la piange, Cirilla vive e decide di andare col padre biologico e diventare imperatrice di Nilfgaard, ma si reincontra Geralt nel finale di Blood & Wine (il secondo e ultimo DLC) affermando che potrebbe anche abbandonare il trono oppure, terzo finale, sopravvive e decide di viaggiare con Geralt in qualità di witcher, dopo un po' di tempo però lo lascia per provare a essere indipendente e lo reicontra nel finale di Blood & Wine.

Quale di questi finali è quello "corretto"? Secondo CD Projekt RED, The Witcher 4 non "romperà od offenderà alcun canone", indipendentemente da quale finale di The Witcher 3 i fan preferiscano. Persino il finale della morte di Ciri, secondo gli autori, include indizi sul fatto che in realtà la ragazza non è veramente passata a miglior vita.

Ciri in The Witcher 4
Ciri in The Witcher 4

In ogni caso Cirilla diventa una witcher, ma questa volta veramente. Nel trailer di presentazione, infatti, abbiamo avuto modo di vedere che la donna ha occhi da gatto, segno che ha subito la mutazione alchemica (detta Prova delle erbe) che rende un normale essere umano uno strigo. Sappiamo molto poco delle avventure che ci attendono, se non ché Geralt sarà ancora presente sebbene non come protagonista. Anche in questo caso, però, non ci è stato svelato in che modo sarà parte del racconto.

Ciò che possiamo confermare è che i romanzi hanno in realtà canonizzato che il finale della storia non è quello presente in La Signora del Lago. Nel romanzo prequel La Stagione delle Tempeste (2013 in versione polacca, 2016 in versione italiana) sono presenti segmenti che hanno luogo nel 'futuro', ovvero centocinque anni dopo il finale della serie principale. Sebbene in modo leggermente ambiguo, ritroviamo Geralt di Rivia ancora in attività (gli witcher possono vivere molto a lungo). Questa scelta narrativa va a nozze ovviamente con le necessità di CD Projekt RED che può canonicamente affermare che lo strigo sarà in circolazione 101 anni dopo la conclusione di The Witcher 3.

Toussante è una regione vinicola tra le montagne dove il tempo è sempre bello
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Nei finali dei DLC, Geralt è andato in pensione e ha ottenuto un vigneto con villa, ma non crediamo che faticherà a rimettersi in cammino, soprattutto se sarà necessario aiutare la sua protetta. Cirilla, invece, è in pratica all'inizio di un nuovo viaggio.

Dal nostro punto di vista ad oggi CD Projekt RED è stata profondamente legata alla saga letteraria, uscendo poco dal seminato. Il finale di The Witcher 3 è in pratica un ampliamento del finale dei romanzi, con la Caccia Selvaggia, Nilfgaard e il Bianco Gelo come fulcro degli eventi. Ha però eliminato due di queste minacce, mettendosi da sola all'angolo per il futuro e di questo siamo molto felici.

Tutti gli occhi sono puntati su The Witcher 4: dovrà convincerci che una nuova saga sia possibile
Tutti gli occhi sono puntati su The Witcher 4: dovrà convincerci che una nuova saga sia possibile

Come detto, The Witcher 4 sarà un nuovo inizio ed è costretto ad esserlo, ora che ha esaurito la carica residua dei romanzi. Non ci sono più scorciatoie, non ci sono più vecchi nomi sui quali è possibile appoggiarsi: Ciri dovrà intraprendere un vero viaggio e dovrà emergere come personaggio originale. CD Projekt RED stessa ha detto che il vantaggio di avere Cirilla come protagonista è che si tratta di un personaggio che è ancora possibile esplorare, che ha molto da dire e potrà creare il proprio codice morale da witcher. Geralt aveva già una propria storia e, in particolar modo dopo avergli ridato i ricordi, il team doveva lavorare in limiti alquanto stretti.

Pur mantenendo coerenza con l'opera letteraria, è tempo che la serie videoludica di The Witcher non sia più solo un finale alternativo per i romanzi, ma che diventi a tutti gli effetti una saga indipendente. Con The Witcher 4 il team avrà la possibilità di lavorare su contenuti ancora più originali, con tutti i vantaggi e i rischi che questo comporta. Vedremo se sarà in grado.