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Titan Quest 2, abbiamo visto in anteprima il “diablo mitologico” di THQ Nordic

Durante il THQ Showcase sono state presentate anche delle nuove sequenze di gameplay di Titan Quest 2. Ecco cosa abbiamo scoperto.

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   02/08/2024
Pronti a titaneggiare ancora?
Titan Quest II
Titan Quest II
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Non è certamente facile distinguersi nel campo dei giochi che si rifanno a Diablo. Tralasciando lo stato abbastanza caotico della serie che a questo popolare sottogenere degli action GDR ha dato il nome, sono numerosi i team di sviluppo che in un modo o nell'altro hanno deciso di affrontarlo, tanto che ad oggi non mancano di certo i titoli di qualità, per chi sa cercare.

Se si va a guardare tra i classici che hanno avuto una certa risonanza in occidente, però, tra un Divine Divinity, un Sacred e l'immancabile Diablo, ogni tanto sentirete inevitabilmente qualcuno tirare fuori anche Titan Quest. Il gioco di Iron Lore Entertainment all'epoca forse non toccava i picchi raggiunti da altre software house venute prima, eppure era una solidissima avventura dallo stile unico, invecchiata ben più degnamente del previsto in termini di ritmo e gameplay. Inoltre, i suoi colori sgargianti (cosa rara nel genere), l'ambientazione basata sull'antica Grecia, e la direzione artistica ispirata lo resero memorabile per molti, tanto che l'esaltazione non è stata trascurabile tra i nostalgici quando è stato annunciato ufficialmente lo sviluppo di un seguito.

Durante l'immancabile showcase di THQ Nordic, ovviamente, tra le presentazioni ha fatto capolino anche un po' di gameplay di Titan Quest 2 e noi oggi siamo qui per analizzarlo in vostra compagnia. Va detto, non siamo usciti particolarmente impressionati da quanto visto, ma qualche novità interessante è comparsa.

Titaneggiare non è da tutti

Nonostante Titan Quest II sia un seguito ufficiale bisogna subito precisare una cosa: il nuovo team di sviluppo si chiama Grimlore, noto per Spellforce e mai coinvolto con lo sviluppo del primo gioco o di alcuna espansione. Gran parte degli sviluppatori originali, gli Iron Lore, oggi hanno fondato Crate Entertainment e infatti il loro Grim Dawn per certi versi potrebbe venir considerato come una sorta di successore spirituale del Titan Quest originale, nonostante l'ambientazione completamente diversa.

Grimlore ha quindi una discreta montagna da scalare per ottenere la fiducia dei fan, ma se non altro sembra aver tarato il ritmo del suo titolo ad una velocità molto simile a quella del predecessore con i settaggi per la rapidità al massimo (sì, su PC erano selezionabili). In realtà, volendo descrivere cos'è che non ci ha convinto del gameplay mostrato, il problema è forse proprio legato al fatto che i Grimlore hanno studiato "fin troppo bene" l'originale, e potrebbero aver perso un po' la strada nel tentativo di ricreare un'esperienza esageratamente simile a quella.

Nelle sequenze di gameplay mostrate il feedback dei colpi sui nemici era minimo. Certo, a disposizione del giocatore ci sono varie mosse spettacolari, ma non sembra esserci una gran risposta degli avversari ai colpi sferrati, né particolare cura negli effetti a schermo per indicare gli attacchi andati a segno. È una cosa comune nei diablo-like con qualche anno sulle spalle, tuttavia ad oggi tale limitazione è stata in larga parte superata e non solo da Blizzard. Vedere combattimenti con nemici che muoiono sul posto o ignorano gli attacchi come se fossero soffi di vento nonostante i danni subiti fa abbastanza strano, e potrebbe rappresentare un blocco evolutivo problematico per l'opera di THQ. Ciò detto, giochi del genere vivono principalmente di numeri e di design degli scontri, dunque, anche con limitazioni tecniche di questo tipo, se gli altri sistemi risultassero solidi, il problema appena descritto potrebbe tranquillamente passare in secondo piano.

Stando agli sviluppatori, boss e nemici sono accuratamente studiati e richiedono strategia per essere eliminati. Un livello di sfida ben calcolato potrebbe essere una qualità distintiva non da poco
Stando agli sviluppatori, boss e nemici sono accuratamente studiati e richiedono strategia per essere eliminati. Un livello di sfida ben calcolato potrebbe essere una qualità distintiva non da poco

Lo sviluppo del proprio eroe, se non altro, sembra essere interessante, seppur ben lontano dalla complessità di parte della concorrenza. Ci sarà ovviamente la possibilità di personalizzare il proprio protagonista, sia esteticamente che attraverso l'equipaggiamento trovato durante l'avventura (che sembra seguire canoni di rarità classici per quanto riguarda il sistema di loot), ma i potenziamenti gireranno attorno a due rami principali di abilità che al momento sono chiamati Tempesta e Maestria della Guerra. La separazione dei rami al solito è quella tra poteri magici e attacchi fisici, tuttavia il gioco offre un discreto numero di possibilità nonostante il numero limitato di opzioni di sviluppo, correlate alla personalizzazione di ogni singola abilità ottenibile. In parole povere, ogni potere ha dei modificatori multipli (almeno cinque) che ne modificano gli effetti, e vanno dall'aumento del numero di colpi all'aggiunta di status, con tutte le variazioni prevedibili nel mezzo.

Se vi ricorda una versione più complessa del sistema di sviluppo degli ultimi due Diablo, beh... è perché almeno per quanto riguarda le singole capacità sembra proprio essere così: in pratica gli sviluppatori hanno semplificato i rami principali per dare più flessibilità e utilità ai singoli poteri.

Non sappiamo molto sul multiplayer, ma immaginiamo che a breve verranno date conferme anche su quello
Non sappiamo molto sul multiplayer, ma immaginiamo che a breve verranno date conferme anche su quello

La scelta provocherà sicuramente delle discussioni, ma non ci dispiace; considerato che il gioco sembra avere un focus maggiore sulla campagna, l'idea di concentrarsi su un numero limitato di abilità con molte variabili ci sembra piuttosto furba in termini di bilanciamento e solidità del sistema.

L'altra "chicca" che dovrebbe distinguere dalla massa Titan Quest 2 sembra risiedere nell'intelligenza artificiale e nella strategia in combattimento. Stando alla presentazione, i nemici appartengono a fazioni con debolezze e strategie precise, che facilitano molto la vita se apprese e spingono i giocatori a sperimentare con abilità, elementi ed effetti. Non bastasse, pare che i boss siano stati congegnati con furbizia per essere variegati e impegnativi, dunque il livello di sfida potrebbe rendere l'esperienza ancor più tattica di quanto descritto.

L'ambientazione è da sempre uno dei punti di forza di Titan Quest. Vedremo se questo seguito vanterà la varietà dell'originale
L'ambientazione è da sempre uno dei punti di forza di Titan Quest. Vedremo se questo seguito vanterà la varietà dell'originale

Purtroppo al momento sono tutte promesse, che potranno venir convalidate solo da una prova diretta abbastanza prolungata; se non altro, se dovessero rivelarsi sincere, si tratterebbe di caratteristiche abbastanza solide da rendere questo seguito degno del gioco che lo ha preceduto. Speriamo in bene. Non sappiamo invece nulla del multiplayer online, dato che non è stato nemmeno citato durante la presentazione; non ci sono state nemmeno smentite però e non crediamo che i piani siano cambiati.

Il nuovo Titan Quest non ci ha impressionato particolarmente una volta visto in azione, ma sembra comunque avere delle caratteristiche interessanti e ben calcolate, che potrebbero renderlo ben più godibile di quanto qualche minuto di gameplay possa lasciar intendere. Non resta che aspettare e vedere se le meccaniche saranno così flessibili e ben calcolate da permettere ai giocatori di ignorare le limitazioni tecniche, e quanto il nuovo team di sviluppo riuscirà a rispettare lo spirito del gioco originale.

CERTEZZE

  • Sistema di sviluppo incentrato sulle abilità, potenzialmente interessante
  • L'idea di inserire i nemici in fazioni con debolezze e strategie specifiche ha del potenziale

DUBBI

  • Feedback dei colpi in battaglia molto limitato