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Unreal Engine 5, nuovi dettagli sul motore da oggi disponibile in early access

La nuova versione dell'Unreal Engine 5 promette spettacolo su PC, PS5 e Xbox Series X con tecnologie pensate per facilitare la creazione di mondi mozzafiato

SPECIALE di Mattia Armani   —   26/05/2021

Con un nuovo video Epic Games ha confermato l'arrivo, nel 2022, di Fortnite in versione next-gen e ha annunciato la disponibilità della versione early access dell'Unreal Engine 5, pensata per dare a tutti la possibilità di provare, almeno in parte, gli strumenti di sviluppo del motore grafico EPIC plasmati sulle nuove tecnologie introdotte.

Non a caso il filmato dimostrativo punta i riflettori sulle facilitazioni pensate per consentire agli sviluppatori di ottenere risultati impressionanti con un lavoro inferiore a quello necessario in passato, cosa evidente da alcune modifiche applicate in tempo reale a una demo che non risulta spettacolare come la prima dal punto di vista della suggestione, ma è ancor più notevole guardando alla possibilità di creare con relativa semplicità animazioni realistiche e paesaggi mozzafiato.

Una nuova interfaccia

Un'immagine di quello che è possibile realizzare con l'Unreal Engine 5
Un'immagine di quello che è possibile realizzare con l'Unreal Engine 5

Il primo video dimostrativo dell'Unreal Engine 5, pubblicato lo scorso anno, ha lasciato il segno, evidenziando i pregi di un motore la cui promessa è quella di compiere un passo decisivo verso il fotorealismo e non solo in termini di colpo d'occhio. La tecnologia Nanite, basata sulla virtualizzazione geometrica, è pensata per caricare scan di mappe e modelli, anche da programmi come Zbrush e CAD, traducendoli in asset per videogiochi composti effettivamente da milioni di poligoni. Ed è da qui che deriva un visibile miglioramento del dettaglio tridimensionale, nelle dimostrazioni mostrate da Epic capace di dare volume anche a detriti e sassolini.

Il tutto illuminato in tempo reale da Lumen, un sistema di illuminazione che non è complesso quanto il ray tracing, ma risulta comunque fisicamente accurato, tanto da funzionare senza problemi in combinazione con il sistema di distruttibilità ambientale introdotto con l'Unreal Engine 4.25, e può essere applicato in modo massiccio grazie a un peso sulle prestazioni decisamente inferiore. Da notare infine il nuovo sistema automatico di gestione e interlacciamento delle animazioni, che contribuisce ad arricchire un motore la cui promessa è quella di giochi dalla qualità cinematografica senza bisogno di budget astronomici.

Il sistema di illuminazione Lumen promette un livello di dettaglio cinematografico
Il sistema di illuminazione Lumen promette un livello di dettaglio cinematografico

Sia chiaro, l'effettivo utilizzo di queste tecnologie nel gaming dipende da diversi fattori, tra i quali spicca la maggiore complessità di un videogioco rispetto alle demo tecniche mostrate da Epic. Ma un aspetto chiave delle novità è proprio quello di ridurre l'impatto di determinate tecnologie sull'hardware. Ed è un qualcosa che attraverso l'ottimizzazione dei team più capaci promette di arrivare a risultati spettacolari. Basti pensare a come il tempo abbia permesso di arrivare dalla prima demo dell'Unreal Engine 4 al motore di Gears 5 ed è un fattore che ci permette di considerare le dimostrazioni di Epic una finestra abbastanza attendibile di quello che ci aspetterà nei videogiochi tra qualche anno.

Una nuova interfaccia

Un esmepio dei dettagli tridimensionale dell'Unreal Engine 5
Un esmepio dei dettagli tridimensionale dell'Unreal Engine 5

La nuova dimostrazione dell'Unreal Engine 5, come dichiarato esplicitamente nel video fatto girare sia su PS5 che Xbox Series X, è ambientata in un deserto roccioso ed è pensata per mostrare vantaggi pratici delle nuove tecnologie, evidenziando come sia facile sfruttarle all'interno dell'ambiente di sviluppo dell'Unreal Engine 5 che tra l'altro, lo ricordiamo, gode anche di supporto integrato anche per ray tracing e per l'upscaling DLSS di NVIDIA. E si presume godrà del pieno supporto anche per la futura Super Resolution di AMD, anche se per ora mettiamo da parte tutto questo per concentrarci su tecnologie che promettono di migliorare drasticamente sia il lavoro degli sviluppatori, sia la resa estetica del lavoro dei grafici.

Una delle novità che si incontrano per prime è la nuova interfaccia dell'Unreal Editor, ritoccato per valorizzare la possibilità di lavorare in tempo reale sul motore grafico grazie a flussi di lavoro semplificati e alla possibilità di togliere di mezzo e richiamare rapidamente il navigatore dei contenuti. In modo simile a quanto succede con i programmi di grafica più gettonati è ora possibile minimizzare qualsiasi scheda vincolandola alla barra laterale, oltre a poter richiamare rapidamente le azioni più utilizzate e a poter accedere alla creazione di nuovi "attori" con un pulsante dedicato sulla barra principale degli strumenti.

I futuri giochi UE5 arriveranno a questo livello di dettaglio?
I futuri giochi UE5 arriveranno a questo livello di dettaglio?

Scendendo sul piano delle tecnologie vere e proprie, ci spostiamo sul nuovo sistema World Partition che guarda agli open world, uno dei generi più in voga del momento, e ovviamente anche gli MMO, sempre caratterizzati da enormi mappe. Ed è in funzione di queste che Epic ha implementato un sistema che divide automaticamente il mondo di gioco in celle, rendendo più facile al motore gestire la mole di dati necessaria per calcolare grandi aree. Tra l'altro nella dimostrazione, come anticipato caricata sulle console di nuova generazione, non si notano pop-up o transizioni nella qualità degli oggetti lontani, quando questi si avvicinano aumentando di dettaglio. Inoltre il cambiamento porta grossi vantaggi agli sviluppatori che possono lavorare sulla mappa nella sua interessa o richiamare una singola cella, per trattarla singolarmente.

Quanto sopra, tra l'altro, permette anche a più sviluppatori, grazie al sistema One File Per Actor, di lavorare in contemporanea su diversi tasselli dello stesso mondo. Infine la tecnologia World Partition include i Data Layer, strati che permettono di creare diverse variazioni dello stesso mondo da sfruttare in gioco, come mostrato nel passaggio della protagonista dal deserto bruciato del sole alla stessa ambientazione modificata e immersa nel buio della notte.

Anche la modellazione dei personaggi sarà più semplice grazie all'UE5
Anche la modellazione dei personaggi sarà più semplice grazie all'UE5

Va detto inoltre che, almeno secondo quanto mostrato nel video, le modifiche all'ambiente sono decisamente facili. Il sistema Nanite, lo abbiamo detto, permette di richiamare rapidamente asset di qualità cinematografica e ha accesso alla libreria Quixel Megascans con la possibilità, mostrata nella demo, di combinare più asset in oggetti più grandi chiamati Mega Assemblies. Questo senza che venga meno il nuovo sistema di fusione degli asset che nel video ha permesso a uno sviluppatore di piazzare un massiccio roccioso nella mappa, con un risultato finale naturale e fotorealistico, grazie anche alla tecnologia Lumen ovviamente implementata anche nella nuova demo.

Un altro aspetto importante dell'Unreal Engine riguarda il sistema delle animazioni che sfrutta la tecnologia Full-Body IK per regolare automaticamente il movimento dei personaggi in base all'ambiente o ad altri oggetti. Abbiamo già visto la protagonista delle demo Epic reagire all'ambiente in modo credibile, sia poggiando le mani sulle superfici di una strettoia, sia reagendo in modo realistico alle variazioni del terreno. Ma in questo caso la dimostrazione va oltre mostrando come il sistema intervenga non solo sulla precisione delle collisioni, ma anche sulle varie distanze delle animazioni di salto, corsa e cambio direzione. Ed è applicabile anche a personaggi non propriamente umani come l'enorme robot antico, protagonista della parte più spettacolare del nuovo video, in pochi attimi reso capace di mirare automaticamente la protagonista della demo e migliorato nelle movenze in modo automatico grazie al sistema Full-Body IK.

L'UE5 semplificherà la creazione degli open world
L'UE5 semplificherà la creazione degli open world

Infine Epic ha riservato uno spazio all'audio grazie alla tecnologia MetaSounds che fa leva su un motore audio tutto nuovo e permette di lavorare in modo simile a quanto succede sulla grafica, sovrapponendo e alterando le singole componenti di un effetto come fossero strati di un materiale. Lo stesso rumore del laser dell'androide gigante che conclude la demo schiantandosi al suolo è stato ottenuto combinato effetti pre-esistenti, richiamati da una libreria arricchita, per poi lavorare sulle singole componenti. Tutto in tempo reale e con un risultato finale piuttosto convincente. Certo, MetaSounds non rappresenta la componente più spettacolare del motore e probabilmente non sostituirà del tutto i cambiamenti, ma va a facilitare il lavoro di editing degli sviluppatori e potrebbe rivelarsi uno strumento vitale per i team meno forti dal punto di vista del budget.