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Warhammer 40.000: Dawn of War 4, abbiamo provato il nuovo capitolo della serie strategica

La leggendaria serie strategica creata da Relic Entertainment torna con un nuovo capitolo, affidato stavolta agli autori di Iron Harvest: abbiamo provato Warhammer 40.000: Dawn of War 4.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   20/08/2025
Un artwork di Warhammer 40.000: Dawn of War 4

Se è vero che l'universo di Warhammer 40.000 ha ispirato tantissimi videogiochi differenti nel corso degli anni, ci sono senz'altro produzioni che sono rimaste fortemente impresse nella mente degli appassionati, e l'iconica saga di Dawn of War rientra certamente in questa ristretta cerchia di trasposizioni ispiratissime.

Nata nel 2004 dal grande talento di Relic Entertainment, che ha sempre avuto un rapporto speciale con le proprietà intellettuali di Games Workshop, la serie ha introdotto all'epoca diverse novità rispetto al genere degli strategici in tempo reale, con meccaniche pensate per poter rendere in maniera più fedele le caratteristiche e le peculiarità delle varie fazioni disponibili.

A distanza di oltre vent'anni da quell'eccellente debutto, riportato in auge proprio in questi giorni grazie a una remaster di successo, il franchise è passato dalle mani di SEGA a quelle di Deep Silver, che ha affidato lo sviluppo di un nuovo capitolo a King Art Games, gli autori di Iron Harvest. Ebbene, abbiamo provato Warhammer 40.000: Dawn of War 4 ed ecco le nostre impressioni.

Un progetto nato dalla passione

Nella breve presentazione a cui abbiamo assistito prima di poterci cimentare con la demo, gli sviluppatori di King Art Games hanno chiarito come Warhammer 40.000: Dawn of War 4 rappresenti per loro un vero e proprio progetto da sogno, la possibilità cioè di cimentarsi con un franchise leggendario, che venti anni or sono ha acceso in tanti di loro la proverbiale scintilla per il genere degli RTS.

Lo studio tedesco si è dunque avvicinato con grande rispetto, cautela ed entusiasmo all'impianto originale della serie, puntando a ribadirne gli storici punti di forza ma in un'ottica sostanzialmente rinnovata, capace di portare sullo schermo quelle soluzioni e quelle innovazioni che ormai è lecito attendersi da qualsiasi strategico moderno.

Il gioco uscirà nel corso del prossimo anno e la build che ci è stata sottoposta apparteneva a una versione pre-alpha dichiaratamente incompleta, con asset ancora assenti e/o provvisori, qualche glitch di troppo e la mancanza pressoché totale di una vera e propria ottimizzazione tecnica, che chiaramente avverrà solo quando il progetto potrà dirsi finalizzato sul fronte dei contenuti.

L'interfaccia di Warhammer 40.000: Dawn of War 4
L'interfaccia di Warhammer 40.000: Dawn of War 4

A tal proposito, la demo includeva un'unica missione Schermaglia che ci ha messo al comando di un manipolo di Space Marine inviati come unità di supporto a un insediamento di Guardie Imperiali sotto attacco da parte degli Orki. L'obiettivo? Difendere le basi, stabilirne di nuove e spazzare via le unità ostili e i loro potentissimi comandanti dalla mappa.

Il gameplay sembra già solido

Per quanto inevitabilmente incompleta, la versione di Warhammer 40.000: Dawn of War 4 che abbiamo provato ci è sembrata già solida nelle sue meccaniche, molte delle quali riprese dal terzo capitolo. Siamo partiti dal fondo della mappa e, dopo una sequenza di intermezzo, abbiamo seguito le indicazioni dell'interfaccia in merito agli obiettivi da completare, a cominciare dalla costruzione di alcuni edifici.

Una delle unità avanzate degli Orki in Warhammer 40.000: Dawn of War 4
Una delle unità avanzate degli Orki in Warhammer 40.000: Dawn of War 4

Lo scenario della missione era particolarmente ampio e zeppo di unità ostili, spesso schierate attorno a basi edificate in prossimità di un nodo energetico. Una volta create le prime squadre di Space Marine, dunque, abbiamo cominciato ad avanzare con cautela al fine di distruggere i vari avamposti uno alla volta, raccogliere eventuali risorse e stabilire magari delle postazioni di sicurezza da cui ripartire o verso cui ripiegare in caso di problemi.

Esattamente come vi abbiamo raccontato ai tempi della recensione di Warhammer 40.000: Dawn of War 3, gli sviluppatori hanno posto parecchia enfasi sulle unità avanzate, che possono fare la differenza sul campo di battaglia: dall'immancabile condottiero alle classi speciali, passando naturalmente per i devastanti Dreadnought, costruire un gruppo compatto e potente è un requisito fondamentale per ottenere la vittoria.

Una sequenza di combattimento in Warhammer 40.000: Dawn of War 4
Una sequenza di combattimento in Warhammer 40.000: Dawn of War 4

Neutralizzare gli insediamenti degli Orki sparsi per la mappa, a ogni modo, può rivelarsi una strategia molto rischiosa ed esporre le nostre basi a eventuali attacchi, perché è chiaro che non saremo gli unici a fabbricare soldati e a mandarli all'attacco. Il risultato di queste fasi è per forza di cose una battaglia che può protrarsi anche per parecchio tempo prima di giungere alla sua conclusione.

La missione Schermaglia della demo ha presentato un approccio fatto di obiettivi principali e secondari, sebbene non sia strettamente necessario ripulire tutto lo scenario dai nemici per ottenere la vittoria: basterà mettere insieme forze sufficienti a portare un attacco efficace verso la postazione di partenza degli Orki, ma non aspettatevi nulla di diverso da una difesa poderosa, piena di unità pesanti, incursori rapidissimi e le immancabili torri.

Una delle fazioni di Warhammer 40.000: Dawn of War 4
Una delle fazioni di Warhammer 40.000: Dawn of War 4

Si percepisce insomma già quella che sarà la filosofia alla base dell'esperienza, con il potenziamento delle squadre e degli edifici man mano che si ottengono risorse, alcune meccaniche pensate per il riarmo rapido delle unità e soprattutto un approccio votato a stabilire nuovi punti di controllo per ridurre le ampie distanze che possono separarci dall'obiettivo di turno.

Tecnica e sensazioni preliminari

Come più volte ribadito, la demo di Warhammer 40.000: Dawn of War 4 si basava su di una pre-alpha e non è dunque possibile esprimere un giudizio tecnico, ma quello che abbiamo visto sembra convincente e nelle sequenze ravvicinate si scopre la grande cura che King Art Games ha profuso nella realizzazione delle animazioni, in particolare i movimenti legati agli scontri corpo a corpo.

Una delle ambientazioni di Warhammer 40.000: Dawn of War 4
Una delle ambientazioni di Warhammer 40.000: Dawn of War 4

La versione finale del gioco promette insomma di offrirci un bel po' di spettacolo, un comparto audio all'altezza delle aspettative o ovviamente i contenuti che è lecito attendersi da un ritorno così importante, tanto sul fronte delle fazioni disponibili quanto su quello delle missioni che andranno a comporre la campagna e delle modalità di contorno, in primo luogo il multiplayer competitivo.

La demo di Warhammer 40.000: Dawn of War 4 che abbiamo provato promette decisamente bene e abbiamo avuto di certo la sensazione che affidare questo progetto a dei grandi fan del franchise di Games Workshop e della serie Dawn of War sia stata la scelta migliore possibile, laddove l'obiettivo sia quello di confezionare un'esperienza che riesca a mantenere i tratti caratteristici della trilogia originale introducendo al contempo le meccaniche e le soluzioni tipiche delle produzioni attuali.

CERTEZZE

  • Sembra già molto solido e appassionante
  • Unisce la tradizione di Dawn of War a un approccio attuale
  • Tecnicamente promette davvero bene

DUBBI

  • Tanti aspetti ancora da verificare