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Where Winds Meet, un nuovo e promettente action RPG cinese

Where Winds Meet è un ambizioso progetto in arrivo dalla Cina: un action RPG open world davvero interessante che abbiamo provato alla Gamescom 2023.

Where Winds Meet, un nuovo e promettente action RPG cinese
PROVATO di Giordana Moroni   —   30/08/2023

Nei giorni che hanno preceduto la Gamescom 2023 non s'è parlato d'altro che di Black Myth: Wukong e della sua demo destinata al mercato cinese, portata poi tra gli stand della fiera tedesca (e che abbiamo testato). Ma c'è un altro gioco in arrivo dalla Cina, assai promettente, che abbiamo provato, ovvero Where Winds Meet. Parliamo di un action RGP a mondo aperto davvero ricchissimo di contenuti, curato e decisamente intrigante sotto molti punti di vista.

La demo PC di Where Winds Meet provata alla Gamescom non è stata lunghissima, ma ha certamente permesso di vedere più da vicino tutte le maggiori meccaniche di gioco che lo sviluppatore cinese Everstone Studio ha previsto per il suo titolo.

Storia, poesia e bellezza

Where Winds Meet è un gioco dalle atmosfere fantasy e poetiche
Where Winds Meet è un gioco dalle atmosfere fantasy e poetiche

"Dove s'incontrano i venti", lo dobbiamo ammettere, è un titolo davvero poetico, e che ben trasmette l'atmosfera un po' onirica del prodotto. Where Winds Meet è un gioco fantasy di stampo Wuxia (quel filone narrativo che narra di imprese eroiche), ma radicato nella storia della Cina, in una manciata di anni tra la dinastia Song e la Tang, avvicendatesi in un lasso di tempo molto più vasto conosciuto come il Periodo delle Cinque Dinastie e Dieci regni. Questo momento storico dell'antica Cina è caratterizzato da una forte frammentazione politica, uno dei periodi antichi più cupi del paese. Nel turbinio di questa tumultuosa pagina di storia si muove il protagonista, uno spadaccino destinato a diventare un eroe. O eroina.

"Quello che ha permesso al popolo cinese di emergere da quel periodo buio è stato aggrapparsi alla tradizione e all'eredità culturale del paese. La speranza è che, valorizzando la nostra storia e riconoscendone il potenziale nelle opere di finzione, anche i team di sviluppo cinesi possano emergere e trovare la propria luce della ribalta nel mercato internazionale" ci viene detto durante la presentazione. Le potenzialità, c'è da dire, ci sono tutte perché Where Winds Meet si muove su un doppio binario: da una parte l'esplorazione e dall'altra l'azione.

Combattimento

Il combat system è classico, ben stratificato e divertente
Il combat system è classico, ben stratificato e divertente

La demo si è aperta con un tutorial dedicato al combattimento. Il combat system è assolutamente in linea con le aspettative che ci eravamo fatti guardando il trailer dell'anno scorso. I tratti che lo caratterizzano sono quelli accomunabili a tanti esponenti del genere, con un sistema di combo in cui si possono concatenare attacchi leggeri, pesanti e speciali, oltre a schivate, parate e contrattacchi. Vi sarà un'ovvia variazione in base alle abilità sbloccate e all'arma utilizzata, ma ci è sembrato tutto piuttosto divertente, oltre che incredibilmente fluido. Certamente non si può parlare di antica Cina senza scomodare le arti marziali, qui riprodotte in una serie sterminata di animazioni uniche e dall'impatto incredibilmente scenografico.

Nostro malgrado, abbiamo dovuto giocare con mouse e tastiera; lo sviluppatore assicura il pieno supporto al gamepad, non disponibile però per questa demo. Eppure, nonostante l'idea non ci entusiasmasse, l'azione era comprensibile e assolutamente leggibile anche tra le mille acrobazie. Le armi che abbiamo visto nella demo erano spada, lancia, ventaglio e arco, ognuna di queste con un set di animazioni e potenziamenti unici. Le abilità di combattimento invece rimandano alla composizione della build e si rifanno alle scuole di arti marziali ispirate alle movenze animali.

Editor del personaggio

Tutti i personaggi di Where Winds Meet sono bellissimi
Tutti i personaggi di Where Winds Meet sono bellissimi

Alla fine del tutorial, che culminava con un boss che costringeva ad utilizzare tutte le conoscenze appena apprese, abbiamo assistito ad una scena d'intermezzo, accorgendoci che per tutto quel tempo il nostro personaggio aveva legato in grembo un neonato. Colpo di scena: il bambino è il vero protagonista del gioco. Da lì infatti si salta all'editor del personaggio, che ci ha davvero stupito. Siamo abbastanza certi che con quegli strumenti sia scientificamente impossibile creare un personaggio esteticamente brutto: tutti i modelli, sia maschili che femminili, erano bellissimi. Durante la prova ci viene detto che Where Winds Meet è sviluppato su un motore di gioco proprietario, cosa che rende tutto l'insieme del gioco ancora più impressionante.

Ancor più interessante il sistema dei tratti associati alla build, che non abbiamo compreso fino in fondo perché la demo era troppo breve e non continua, rendendo impossibile capire il reale peso di quella personalizzazione. In sintesi, durante la creazione del personaggio, si apre un folto menù ricolmo di attributi. Le parole, però, non rimandano a nessuna caratteristica tipica dei giochi di ruolo, e quelle presenti erano molto più vaghe, come "poesia", "eloquenza" o "perseveranza". Queste parole sono divise in gruppi, come se ognuna di esse avesse un punteggio; l'obiettivo è sceglierne cinque riempiendo una barretta, bilanciando la scelta in base ai punti assegnati a ogni termine. Ogni mix crea una peculiarità unica che verrà incorporata nella nostra build.

Mappa e navigazione

La mappa sembra sconfinata e un po' vuota: scelta o arretratezza della demo?
La mappa sembra sconfinata e un po' vuota: scelta o arretratezza della demo?

Il secondo grande binario su cui corre Where Winds Meet è l'esplorazione della mappa open world. Seppur visivamente bellissima, allo stato attuale dello sviluppo abbiamo avuto la sensazione che fosse un po' vuota. I centri abitati sono ricchi e pieni di personaggi pronti ad affibbiare una sequela di missioni secondarie, e sul nostro cammino abbiamo incontrato sia qualche accampamento nemico che un sito nel quale risolvere un piccolo puzzle ambientale. Tra questi punti però ci è sembrato di vedere poco o niente. Non siamo riusciti a capire se lo sviluppatore abbia lavorato per sottrazione, un po' come accade nei The Legend of Zelda di nuovo corso, o se dipende semplicemente dall'avanzamento dei lavori.

Quel che è certo è che la mappa disponibile nella demo era notevole e la dimensione finale sarà davvero gigantesca. Il gioco offre poi la possibilità di dedicarsi anche ad attività rilassanti e non per forza legate alla progressione della storia o crescita del personaggio, come la pesca o i giochi da tavolo.

Come navigare da un punto all'altro tra questi spazi siderali? Le opzioni a disposizione sono tre: una classica monta, il Passo d'Ombra e il Qinggong. Il primo è facilmente spiegabile e si tratta di un cavallo, che potrà anche essere rubato ad altri personaggi. Il Passo d'Ombra (Shadow Stride nella demo) è una sorta di super corsa che consuma energia (il gioco ha anche un sistema di stamina, ndr) e che permette di muoversi molto velocemente, eseguendo grandi balzi se si dispone di una sporgenza rialzata, come un tetto, un albero, una statua o, perché no, la testa di un ignaro passante.

E poi c'è il Qinggong, che è decisamente folle. Nella realtà si tratta di una particolare disciplina del kung-fu che permette a chi la padroneggia di correre su svariate superfici, tra cui anche le pareti verticali, dando l'impressione a chi osserva di librarsi in aria. È una tecnica particolarmente scenografica e spesso utilizzata nel cinema, ad esempio La Foresta dei Pugnali Volanti. In Where Winds Meet però tutto questo prende una piega decisamente fantasiosa e spettacolare visto che il protagonista è letteralmente capace di solcare il cielo a piedi. Immaginate una paravela di Zelda, ma molto d'impatto, dove ogni combo di animazioni dipende dall'arma usata, noi l'abbiamo provata con il ventaglio.

Abilità e multiplayer

Per ogni situazione vista nella demo, sembrava ci fosse un'abilità adatta
Per ogni situazione vista nella demo, sembrava ci fosse un'abilità adatta

Il numero di abilità che abbiamo visto in appena trenta minuti di prova di Where Winds Meet è stato abbastanza soverchiante. La grande suddivisione da fare è tra abilità utili in combattimento e quelle legate all'esplorazione. Le seconde in particolare sono le più interessanti, ma talvolta anche quelle più strambe. Bere liquido infiammabile e sputarlo come fa un mangiafiamme è abbastanza credibile, rubare con la forza del pensiero un sacchetto di monete meno, e sicuramente tirare fuori dal nulla una campana gigante e urlarci dentro per spaventare un orso è proprio oltre la fantasia. Tutto sommato questo mix di tradizioni culturali molto accurate e il fantasy più estremo non crea un grande attrito ma, anzi, alleggerisce un po' il tono della produzione.

Alla fine della prova ci viene detto che ci sarà anche il multiplayer, sia di natura cooperativa che competitiva, che però non abbiamo potuto testare. Nello specifico, la modalità offline permette di godere pienamente della campagna narrativa, con combattimenti, esplorazione e puzzle. Da qui poi viene menzionato il multiplayer, specificando come le due esperienze siano distinte le une dalle altre. Attualmente non è dato sapere se il multiplayer si svolgerà in mappe apposite o se la meccanica è più simile a quella di un soulslike, con la possibilità di viaggiare in altre istanze per aiutare o sfidare i giocatori.

Where Winds Meet è un titolo che incarna perfettamente lo spirito della cultura da cui proviene: è affascinante come i miti e le poesie dell'antica Cina, ma ambizioso e solido come il suo popolo. Durante la nostra prova in poco più di mezz'ora, i ragazzi di Everstone Studio ci hanno sottoposto una mole di contenuti mastodontica. Nonostante ne siamo usciti soddisfatti e consapevoli dei pilastri fondanti dell'esperienza, sono necessari altri incontri con questo action open world RPG per farci un'idea chiara di tutto quello che ha da offrire. Per il momento, il nostro consiglio è di tenerlo d'occhio, perché sulla piazza non c'è solo Black Myth: Wukong.

CERTEZZE

  • Ricco di contenuti
  • Visivamente bellissimo
  • Combat System stratificato e divertente

DUBBI

  • Mappa un po' vuota
  • Reale funzionamento degli elementi RPG