Squadra che vince non si cambia: esattamente come ai tempi del suo Next Car Game, Bugbear Entertainment ha scelto l'accesso anticipato per Wreckfest 2, inaugurando un percorso che consentirà al team di sviluppo di arricchire e migliorare il gioco sulla base dei feedback forniti dagli utenti, pur partendo in questo caso da una base già piuttosto solida e concreta.
Lo studio finlandese, che nel 2004 ha dato vita all'iconica serie di FlatOut, punta insomma a prendersi tutto il tempo necessario per fare le cose nella maniera migliore. Chiaramente la speranza è che stavolta ci vogliano meno di quattro anni per arrivare a una versione finale, anche se i pochi contenuti disponibili al momento lasciano un po' perplessi: ecco com'è andata la nostra prova.
Vetture e modalità: un accesso troppo anticipato?
La dotazione iniziale di Wreckfest 2 è a dir poco risicata, visto che l'accesso anticipato include soltanto quattro vetture, quattro tracciati (pur con alcune varianti) e due modalità accessibili sia offline che online, aperte in quest'ultimo caso alla partecipazione di ventiquattro giocatori tramite matchmaking o attraverso la selezione di una delle tante lobby che è già possibile trovare attive.
Accennavamo a una base di partenza concreta perché ovviamente i ragazzi di Bugbear Entertainment non si sono trovati a dover ricominciare da capo, bensì hanno potuto attingere alla grande esperienza maturata con il capitolo iniziale della serie per realizzare un sequel che già dalle prime battute si pone come una chiara evoluzione, soprattutto tecnica, dell'originale Wreckfest.
Torniamo però ai contenuti: dal menu principale (che stranamente al momento non consente di accedere alle regolazioni grafiche complete bensì solo a quelle avanzate, mentre le voci relative alla risoluzione o alla sincronia verticale sono disponibili separatamente tramite launcher) è possibile selezionare una gara rapida o una gara personalizzata, far partire il matchmaking del multiplayer o visualizzare il Server Browser.
Come già detto, i tracciati presenti in questo momento sono quattro: Savolax Sandpit, che miscela parti sterrate e asfaltate per consegnarci un bell'equilibrio e paesaggi suggestivi; Speedway, che si presenta come il classico cerchio ma può assumere anche i connotati di un otto; Scrapyard, che richiama la tradizione di Wreckfest facendoci gareggiare all'interno di una enorme discarica piena di rottami e pneumatici; e infine Testing Grounds, un sandbox pieno di salti, cerchi della morte, molle e macchinari votati alla distruzione.
Un gameplay più sofisticato
Le quattro vetture disponibili (Roadslayer, Rocket, American 1 ed European 1) si rifanno a modelli reali e offrono una discreta varietà sul fronte delle caratteristiche, passando dalle muscle car ai veicoli meno resistenti ma più scattanti e compatti, che si prestano dunque con maggior disinvoltura alle gare in cui ripresa e velocità si pongono come requisiti fondamentali.
Una volta scesi in pista, le sensazioni offerte dal modello di guida di Wreckfest 2 ricordano ovviamente l'approccio simcade del primo episodio, ma si nota subito un maggior numero di dettagli nei risvolti fisici della guida: un interessante intreccio fra la trazione delle marce, la tenuta delle gomme, la durezza delle sospensioni e la direzione delle ruote che produce un'esperienza senza dubbio di spessore.
Mettete da parte il cambio automatico, a meno che non vogliate sfruttarne l'immediatezza durante i demolition derby: il grado di sfida che abbiamo trovato nell'accesso anticipato, tutt'altro che banale, impone di controllare la vettura in maniera più pronta, scalando ogni volta che è necessario per consentire al mezzo di recuperare rapidamente velocità dopo una derapata.
Dopodiché ci sono le collisioni, e anche da questo punto di vista i miglioramenti si percepiscono in maniera netta, portando sullo schermo incidenti davvero spettacolari e impatti spaventosi, capaci di dar vita a sequenze assolutamente memorabili anche a fronte dei limitati contenuti di quella che si pone al momento come una semplice demo del nuovo gioco di guida di Bugbear Entertainment.
Sebbene le auto possano ancora una volta essere ridotte ai minimi termini eppure continuare a muoversi, quando il motore viene colpito in maniera seria ci sarà poco da fare e dovremo rientrare in pista perdendo qualche prezioso secondo. La differenza è che stavolta l'interfaccia ci assisterà, indicando in maniera precisa dove sono i danni e come comportarci negli speronamenti.
È tutto davvero molto divertente, e se lo scopo iniziale dell'early access su Steam era quello di verificare la bontà dell'impianto allora sì, ci siamo. Non sorprende neppure che il comparto online sia già operativo e perfettamente funzionante, del resto gli sviluppatori non hanno fatto altro che riproporre quella porzione di esperienza nel nuovo capitolo.
Visivamente? Spacca
Se è vero che il gameplay di Wreckfest 2 appare più profondo e sfaccettato rispetto a quello del primo episodio, è soprattutto il comparto tecnico a stabilire le differenze più nette. Il gioco si muove ancora utilizzando il motore grafico proprietario di Bugbear Entertainment, ROMU, che però è stato evidentemente potenziato visto che il rendering ha compiuto un passo in avanti di livello generazionale.
Oltre al lavoro extra sulle geometrie, che si concretizza nell'enorme quantità di oggetti dinamici presenti all'interno di ogni scenario, bisogna infatti considerare che la nostra auto può muoversi ben oltre i tradizionali limiti del tracciato, visto che ogni location si pone in pratica come una mappa aperta e liberamente esplorabile, strapiena di elementi con cui interagire.
In tal senso, la fisica ha compiuto anch'essa un balzo molto netto fra pneumatici che volano, mura che si sfondano, polvere e fango che schizzano ovunque e naturalmente il gran numero di veicoli che si sfidano e si toccano in continuazione, generando collisioni ancora più realistiche e deformando le carrozzerie in maniera plausibile, per quanto questa meccanica venga portata all'estremo.
Il tutto viene illuminato in maniera eccellente e gli attuali preset disponibili per cambiare il momento della giornata producono differenze sostanziali, donando brillantezza alle nostre gare mentre il convincente suono dei grossi motori all'opera ci riempie le orecchie. E le prestazioni? Con una RTX 4070 si viaggia a 4K maxati e 60 fps ricorrendo alla FSR 3, pur con qualche incertezza di tanto in tanto. Insomma, siamo già a buon punto in termini di ottimizzazione, mentre alcuni crash casuali sono ancora da sistemare.
L'accesso anticipato di Wreckfest 2 si pone al momento come una semplice demo del gioco, estremamente essenziale sul piano dei contenuti vista la presenza di sole quattro vetture, quattro tracciati e due modalità. La buona notizia è che l'impianto è davvero solido e divertente, grazie a un modello di guida ancora più dettagliato e a un motore grafico e fisico sostanzialmente migliorato, capace di portare sullo schermo incidenti davvero spaventosi e spettacolari: la strada è quella giusta, speriamo arrivi in fretta anche la sostanza.
CERTEZZE
- Modello di guida migliorato
- Visivamente è uno spettacolo
- Online funziona già molto bene
DUBBI
- Pochissimi contenuti al momento
- Qualche crash da sistemare
- Difficile dire se sarà qualcosa di più di un more of the same