Contrariamente allo storico accordo tra Lando Calrissian e Darth Vader e all'annesso meme, Xbox Game Pass sembra essere un affare che continua a migliorare per gli utenti, e il bilancio del 2021 lo dimostra ulteriormente. Il servizio su abbonamento è ormai un pilastro di Xbox all'interno di Microsoft, se non addirittura la sua caratteristica principale, tanto da essere a tutti gli effetti l'elemento intorno al quale l'intera divisione sembra costruirsi. La casa di Redmond ha ormai da tempo attuato una riorganizzazione incentrata sull'espansione dei servizi e della quantità di utenti abbonati, tanto da generare un vero e proprio spostamento di paradigma che rende obsoleti i vecchi punti di riferimento del mercato videoludico, generando anche non pochi grattacapi a tutti coloro che cercano di capire come stia andando il tutto.
Per questo motivo permangono tutt'ora mille domande: Xbox Game Pass è sostenibile? Genera profitto? Influisce negativamente sulle vendite? È molto difficile rispondere a questi legittimi interrogativi, anche perché i dati non vengono forniti in maniera frequente né esplicita, ma se gli indici sono in positivo e Microsoft continua a investire sul servizio significa che probabilmente il tutto funziona e si tratta soprattutto di abbandonare i vecchi parametri e punti di riferimento per inquadrare il nuovo fenomeno.
D'altra parte, anche Netflix e servizi simili hanno attraversato fasi d'ingenti investimenti prima di arrivare a dominare il mercato, dunque ci sarà tempo per vedere come proseguirà, anche se per Xbox si tratta probabilmente solo di offrire un'alternativa valida più che dominare la concorrenza. E questo obiettivo è sicuramente già raggiunto, considerando quanto continui essere conveniente questo abbonamento, cosa confermata anche dal bilancio sui giochi e le funzionalità di Xbox Game Pass nel 2021.
Game Pass al centro della next gen
Con il lancio di Xbox Series X|S, l'evoluzione di Xbox Game Pass a servizio centrale dell'esperienza Xbox è diventata ancora più evidente, vista l'integrazione sempre maggiore dell'abbonamento all'interno dell'interfaccia a dei servizi di supporto, ovviamente trasferita anche a Xbox One vista la condivisione del sistema operativo.
L'evoluzione a cui abbiamo assistito quest'anno è stata impressionante: al di là della semplice crescita del catalogo sono migliorate anche alcune funzionalità stesse del servizio, in particolare per quanto riguarda il cloud e la sua integrazione sui dispositivi. Oltre a progredire in termini di stabilità e performance, Xbox Cloud è ora utilizzabile direttamente da PC e console, di fatto rendendo anche Xbox One compatibile con i titoli next gen in streaming e contribuendo a una sorta di smaterializzazione dell'hardware in un continuum di offerta videoludica che travalica i confini delle singole generazioni in maniera piuttosto rivoluzionaria.
La cura di questo aspetto è dimostrata anche dalla grande quantità di giochi che ottengono le ottimizzazioni specifiche per il controllo via touch screen: dei quasi 350 giochi in Cloud, al momento sono circa 130 i titoli che supportano i controlli tattili per essere fruiti con più semplicità sui dispositivi mobile e il quantitativo cresce regolarmente di mese in mese, a dimostrazione di come Microsoft voglia puntare su questo tipo di utilizzo del servizio.
Grandi passi avanti sono stati fatti anche sul fronte PC: dopo essere stato inizialmente una sorta di servizio secondario, il Game Pass su base Windows ha assunto grande rilevanza nel corso del 2021, confermata anche dalla centralità dell'app dedicata all'interno del sistema operativo per PC e ancora di più in Windows 11.
Anche il recente cambio di nome in PC Game Pass, seppure marginale, può essere considerato una sorta di definitiva stabilizzazione del servizio su questa piattaforma come entità a sé stante, più che semplice costola della sezione console.
Una cornucopia di giochi
Le nuove introduzioni in catalogo sono continuate in maniera piuttosto regolare, seguendo l'ormai classico schema delle due ondate di titoli al mese, anche se ci sono stati casi con introduzioni extra o sessioni più o meno ricche. In totale, nel corso del 2021 sono stati circa 260 i giochi inseriti in catalogo, a fronte di una quantità sicuramente minore di defezioni, a confermare un trend di crescita che è stato costante di anno in anno. Secondo un calcolo effettuato dal sito The Loadout, il valore complessivo delle nuove introduzioni nel 2021 ammonta a oltre 5.600 euro, ovviamente sparso tra titoli tripla A e numerosi indie, ma si tratta di un'offerta veramente imponente, a fronte di un costo complessivo di 155 euro annuali per l'abbonamento a Xbox Game Pass Ultimate, considerando il suo prezzo di listino e nettamente superiore al valore complessivo dei giochi offerti nel 2020, pari a circa 3.500 euro. Ovviamente è un discorso un po' superficiale, visto che poi bisogna valutare gusti e qualità intrinseche dei vari giochi presenti, ma dà già una buona idea della convenienza che caratterizza il servizio al momento.
Il 2021 ha visto anche alcuni eventi particolarmente interessanti per il catalogo di Xbox Game Pass: con la definizione dell'acquisizione di Bethesda da parte di Microsoft, l'intero catalogo del publisher è entrato in blocco all'interno del servizio, cosa avvenuta in particolare durante il mese di marzo, che si è infatti rivelato il più ricco come quantità di giochi introdotti e loro valore complessivo.
Abbiamo assistito anche all'introduzione di EA Play nell'abbonamento Game Pass su PC, dopo il suo arrivo su console, cosa che ha ulteriormente esteso la quantità di titoli disponibili per gli abbonati e parificato l'offerta dei servizi annessi su entrambi i versanti, a ulteriore riprova dell'attenzione parallela a entrambi i canali, tra console e PC. Da non sottovalutare anche i movimenti effettuati da Electronic Arts, che quest'anno hanno portato all'introduzione dell'intero catalogo di Codemasters all'interno di EA Play e dunque del Game Pass, in seguito all'acquisizione del team britannico, con un'iniezione di giochi di corse davvero imponente.
First party, third party e lanci al day one
L'organizzazione di Xbox Game Pass dovrebbe tendere soprattutto a puntare sulle produzioni interne, motivo per il quale Microsoft ha esteso in maniera notevole la quantità di team first party all'interno degli Xbox Game Studios, in modo da poter contare su un apporto costante di giochi di lanciare direttamente all'interno del catalogo del servizio. Questi però non possono sostenere da soli il ritmo di crescita dell'offerta a cui abbiamo assistito finora di mese in mese e gli accordi con i publisher third party sono comunque proseguiti nel corso del 2021 e continueranno anche nel prossimo futuro con costanza simile: questi si svolgono in varia maniera e possono comprendere giochi tripla A o produzioni minori, nella maggior parte dei casi introduzioni in catalogo dopo qualche mese dall'uscita oppure anche lanci al day one nel servizio, soprattutto per quanto riguarda i giochi indie ma in certi casi anche con i titoli di maggiore calibro.
I first party, ovvero i giochi provenienti da Xbox Game Studios, hanno iniziato a ingranare soprattutto su Xbox Series X nel 2021, con una serie di uscite di grande rilievo specialmente nella seconda metà dell'anno, dopo un periodo di assestamento piuttosto lungo che ha lasciato la console next gen quasi a secco di esclusive. A partire da agosto, abbiamo assistito a un'esaltante successione di uscite: Microsoft Flight Simulator, Psychonauts 2, Age of Empires 4, Forza Horizon 5 e Halo Infinite hanno suonato la carica di Xbox nel corso del 2021, tutti giochi di altissimo profilo che hanno portato Microsoft a essere nominata da molte testate il publisher dell'anno.
Passando ai third party, dal punto di vista dei giochi indipendenti, ID@Xbox si è confermata anche nel 2021 una vera e propria macchina da guerra, sfornando ogni mese una notevole quantità di giochi da cui sono emerse anche vere e proprie perle come The Artful Escape, The Gunk, The Ascent, The Forgotten City, Exo One, Twelve Minutes, Echo Generation, Sable, RiftBreaker e Genesis Noir, per dirne alcuni.
Tuttavia, sono stati molti anche i giochi third party tripla A lanciati al day one all'interno di Xbox Game Pass, dimostrando un trend in crescita rispetto agli anni precedenti anche sotto questo aspetto, nonostante l'incremento delle uscite interne. Tra gli eventi di maggiore rilievo ricordiamo l'uscita di Outriders direttamente su Xbox Game Pass, così come Back 4 Blood, The Medium, Hades, Humankind, Octopath Traveler, D&D: Dark Alliance, Subnautica: Below Zero, GTA San Andreas (nel giorno di lancio della GTA Trilogy: Definitive Edition), Among Us, Serious Sam 4 e anche lo strano caso di MLB: The Show 2021, primo gioco di PlayStation Studios ad approdare direttamente su Xbox Game Pass. Tutto questo oltre alle introduzioni tripla A standard che compaiono mensilmente in catalogo, in certi casi a non molti mesi di distanza dal lancio originale.
Qualità e quantità
I roboanti numeri dal punto di vista quantitativo dimostrano una superiorità schiacciante di Xbox Game Pass come servizio videoludico su abbonamento, ma raccontano solo una parte della realtà, che potrebbe essere anche poco rilevante rispetto a una valutazione complessiva dell'offerta. Tuttavia, anche andando a vedere la qualità dei giochi usciti nel corso del 2021, il catalogo risulta comunque impressionante, con una notevole quantità di giochi valutati molto positivamente al suo interno. Anche in questo caso non si può prescindere più di tanto da un notevole grado di soggettività, ma possiamo provare a fare un bilancio qualitativo sulle uscite di Xbox Game Pass affidandoci a Metacritic, che dovrebbe fornire una visione d'insieme abbastanza accurata dei giochi premiati da parte della critica, quantomeno.
Dei 10 giochi con le valutazioni più alte di quest'anno su Xbox Series X, ben 6 sono presenti su Xbox Game Pass, con cinque di questi che sono stati lanciati direttamente all'interno del catalogo.
Si tratta infatti di Hades, Forza Horizon 5, Microsoft Flight Simulator, Psychonauts 2 e Halo Infinite, a cui si aggiunge anche It Takes Two tra quelli inseriti in seguito, a dimostrazione di come alla quantità corrisponda anche una notevole qualità generale. Il tasso di giochi Game Pass all'interno dei titoli valutati in maniera molto positiva rimane sempre notevole, considerando che, proseguendo, diventano 10 sui primi 20, 16 sui primi 40 e 20 sui primi 50 considerando solo Xbox Series X, con una quantità complessiva che sarebbe anche maggiore contando Xbox One e PC. Ovviamente anche su questo parametro il ruolo dei giochi first party è centrale, ma si nota comunque una certa attenzione alla qualità sul fronte della selezione dei titoli da introdurre nel catalogo.
Verso il 2022
Il 2021 è finito in un crescendo, soprattutto grazie alle uscite dei first party di grosso calibro negli ultimi mesi dell'anno, preparandoci a un 2022 che promette grandi cose, ovviamente al netto di ritardi e posticipi che, al giorno d'oggi, dobbiamo ormai mettere in conto sempre. A dire il vero, per quanto riguarda la primissima parte dell'anno non si intravedono ancora titoli particolarmente esaltanti, ma a febbraio dovrebbero arrivare intanto Total War: Warhammer III e Shredders, con Pathfinder: Wrath of the Righteous a seguire poco dopo. I pesi massimi iniziano ad aprile con S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl e proseguiranno nel corso dell'anno con vari giochi che non hanno ancora una data di uscita ufficiale. I giochi first party non avranno ancora un ciclo stabile di uscite, come dimostra una prima metà del 2022 probabilmente scoperta da questo punto di vista, ma nella seconda parte assisteremo all'uscita di alcuni veri e propri pezzi da novanta.
Con le grosse produzioni interne si inizierà in estate con Redfall, il nuovo progetto di Arkane, a cui dovrebbe seguire anche l'arrivo di Deathloop su Xbox probabilmente a settembre, a scadenza dell'accordo di esclusiva con Sony. L'evento di maggior rilievo è però previsto per novembre con il lancio di Starfield, il nuovo gioco di Bethesda che promette cose incredibili e rappresenta attualmente uno dei titoli più attesi del 2022 e non solo. In mezzo, possiamo aspettarci letteralmente centinaia di giochi e un ulteriore rafforzamento del servizio, considerando anche che la next gen dovrebbe andare a consolidarsi (sebbene in una situazione di continua scarsità di produzione e distribuzione sul mercato) in un secondo anno che dovrebbe abbandonare progressivamente gli elementi cross-gen, spostando l'attenzione sui nuovi hardware e ovviamente sul cloud gaming.