Oggi è un giorno difficile da dimenticare per gli appassionati di videogiochi con qualche anno in più sulle spalle: dopo un'attesa che è parsa quasi interminabile The Last Guardian è finalmente disponibile sul mercato. Come avrete notato, la recensione è online da lunedì pomeriggio e il gioco è stato apprezzato dal nostro Antonio Fucito, che lo definisce un lavoro di maggiore sostanza rispetto ai due precedenti titoli ideati da Fumito Ueda - Ico e Shadow of the Colossus -
"grazie ad un gameplay orientato al platform/puzzle solido, vario e a tratti ingegnoso, che pecca di pigrizia nella prima parte ma migliora esponenzialmente andando avanti".
Le problematiche di carattere tecnico, dovute ad un percorso di sviluppo lungo e travagliato, vengono bilanciate dal punto di vista espressivo poiché "il comparto artistico e diversi elementi come ad esempio la realizzazione di Trico, restituiscono un impatto grafico ben lungi dall'essere banale. I momenti evocativi sono ad appannaggio del senso di solitudine e grandiosità che permea l'ambientazione di gioco, le corde emozionali vengono toccate dal rapporto tra i due protagonisti, anche dalle chiavi di lettura di una storia che nel suo filo narrativo principale è chiara, diretta, bella da vivere, senza picchi clamorosi".
Osservando la situazione dall'alto notiamo che una parte consistente della stampa internazionale ha apprezzato i punti di forza dell'opera, ponendo in secondo piano aspetti come la fluidità grafica e le criticità delle inquadrature (che abbiamo rimarcato anche nel nostro pezzo). Altre testate al contrario sono state un po' più intransigenti. In generale le votazioni si prestano ad oscillazioni che variano dal 10 fino alla sufficienza. Nessun tentennamento invece per la rivista nipponica Famitsu, che ha premiato The Last Guardian con un punteggio prossimo al perfect score. Tra gli attestati di stima spicca senz'altro il post con cui Hideo Kojima ha fatto le sue congratulazioni al collega Ueda-san per il lancio globale.
Dicevamo che oggi è un giorno speciale, ma come saprete la nascita di questa avventura è stata costellata da tante difficoltà. The Last Guardian è stato annunciato per la prima volta sul palco dell'E3 2009 e nelle intenzioni iniziali di Sony sembrava destinato ad uscire in esclusiva PlayStation 3 l'anno successivo. Le ambizioni creative di Ueda e compagni richiedevano più tempo, e così al Tokyo Game Show del 2010 il progetto venne posticipato di nuovo. Superata quella fase iniziarono persino a circolare dubbi sull'effettivo avanzamento dei lavori, al punto da indurre Shuei Yoshida a smentire, più e più volte, la cancellazione del progetto.
Nel 2013 Sony rese noto che una parte consistente dell'avventura richiedeva di essere riprogettata e le voci di un possibile passaggio su PlayStation 4 si fecero sempre più consistenti, per culminare infine con l'agognato annuncio dell'E3 2015.
Chiaramente il rischio che aspettative enormi, generate dopo anni di temporeggiamento, schiacciassero The Last Guardian sotto al suo stesso peso, c'erano eccome. L'esperienza insegna che i progetti capaci di mantenersi integri a tanti anni di distanza dal loro annuncio sono pochi e gli esempi sfortunati abbondano (basti pensare a Too Human o a Duke Nukem Forever). Ciò nondimeno Ueda e il suo studio sono riusciti a rimanere fedeli ai principi che li hanno resi talmente apprezzati in passato, creando un'altra esperienza pragmatica ed evocativa, sorretta da un tema efficace come l'amicizia e da un finale intenso che giustifica l'intero percorso narrativo. Ad ogni buon conto, se esiste una situazione nella quale è possibile chiudere un occhio sulle oggettive difficoltà tecniche e godersi un viaggio unico nel suo genere, The Last Guardian è senz'altro tra i migliori esempi possibili. E voi che ne pensate? Vi tufferete con entusiasmo in questa nuova avventura? Fatecelo sapere nei commenti!