Ultimamente si fa un gran parlare dei contenuti single-player contrapposti ai giochi come servizio e all'uso delle microtransazioni. Con Grand Theft Auto V Rockstar ha smesso di creare materiale single-player extra, ma secondo quanto riferisce il director of design Imran Sarwar, si tratta più di una casualità che di una strategia pianificata.
Durante un'intervista concessa a Game Informer, lo sviluppatore ha indicato l'enorme successo di Grand Theft Auto Online per spiegare l'assenza di ulteriori contenuti riferiti alla modalità single-player di GTA V. Come alcuni di voi ricorderanno, ai tempi di Grand Theft Auto IV vennero rilasciate due espansioni stand alone - The Lost and Damned e The Ballad of Gay Tony - mentre dopo l'uscita di Red Dead Redemption fu proposta la variante Undead Nightmare.
"Non è una decisione consapevole, è semplicemente accaduto", spiega Sarwar. "Come azienda amiamo il single-player più di ogni altra cosa e ci crediamo fermamente. Per narrazione e senso di immersione in un mondo, i giochi multiplayer non possono rivaleggiare con quelli single-player".
"Nel caso di GTA V il gioco single-player era assolutamente massiccio e molto, molto completo. Erano tre giochi in uno. Le versioni next gen hanno richiesto un anno, poi la componente online aveva un sacco di potenziale, ma per dare espressione a questo potenziale sono state assorbite un sacco di risorse", ha proseguito.
"Non tutto è sempre possibile, ma amiamo ancora i giochi single-player open world più di ogni altra cosa. Non credo che si potrebbe realizzare un titolo come GTA V se non si apprezzassero i titoli single-player e non si cercasse di espandere le loro possibilità".
Allo stato attuale Rockstar è al lavoro a pieno ritmo su Red Dead Redemption 2, che uscirà su PlayStation 4 e Xbox One la prossima primavera. Qui potete trovare l'ultimo trailer pubblicato.
