Il rinvio di Days Gone all'inizio del 2019 permetterà a Sony Bend di ritagliarsi più tempo per completare l'esperienza di gioco nel migliore dei modi e proporre contenuti di alta qualità. Il game director Christopher Reese assicura che ne varrà la pena e che il progetto sarà in grado di spingere l'hardware di PlayStation 4 ai suoi limiti.
"Stiamo decisamente spingendo PlayStation 4 ai suoi limiti", ha commentato Reese a Game Informer. "La prima cosa da chiarire è che siamo Sony. Sony Bend fa parte di Sony. Abbiamo un intero team di producer, verrebbero qui mensilmente. Sono costantemente al lavoro con il marketing, i PR e l'outsourcing per assicurare che ciò che stiamo costruendo sia qualcosa che possiamo vendere perché importante, ma anche perché è degno di essere un prodotto first party. Quello che vogliamo veramente è creare qualcosa che sia il meglio su piazza nel genere d'appartenenza, è fondamentale per noi".
Nel corso dell'intervista è stato svelato inoltre che l'obiettivo del design originale era di fondere i toni di Sons of Anarchy con The Walking Dead, dando un taglio unico mai affrontato nei videogiochi.
"Quasi ogni decisione che abbiamo preso era basata sul principio 'dev'essere reale'", ha aggiunto il creative director John Garvin. "Bisogna essere in grado di giocare questo titolo e dire che non c'è magia, non c'è fantasy, non ci sono draghi. Ad un certo punto qualcuno ha suggerito: 'forse ci sono dei demoni e questa è tutta una metafora e ci si trova all'inferno'. Ma in realtà ho voluto che tutto fosse credibile e riconoscibile".
Per tutti i dettagli sulle principali caratteristiche di Days Gone vi suggeriamo di leggere la nostra anteprima.