Terry Pratchett è stato uno scrittore davvero unico e ha lasciato il suo segno anche in ambito videoludico, sia attraverso le produzioni ispirate direttamente ai suoi libri che come figura popolare all'interno della community dei videogiocatori, che è rimasta profondamente commossa dalla sua morte prematura avvenuta tre anni fa.
Definirlo un autore fantasy sarebbe un po' fuorviante e anche riduttivo, visto il suo eclettismo e la vena satirica che caratterizzava sempre i suoi libri, ma non c'è dubbio che Pratchett fosse un estimatore del fantasy, a quanto pare anche in ambito videoludico. Viene infatti fuori da un'interessante intervista del 2009 alla trasmissione radio The Author Hour, riportata da PCGamesN, che lo scrittore si era particolarmente appassionato a The Elder Scrolls IV: Oblivion e anche alla sua scena di modder.
Secondo Pratchett, si trattava di un grande gioco non tanto per la sua struttura di base, particolarmente incentrata sul combattimento, quanto piuttosto per il suo mondo, che veniva sfruttato appieno dai modder. "Una cosa magnifica, che riscalda l'anima, è il concetto del modding dei videogiochi", dichiarava Pratchett nell'intervista. A quanto pare, l'autore si concentrava soprattutto sulle mod impostate sul commercio e su vari aspetti della simulazione di vita all'interno del mondo di Oblivion e si era anche impegnato in prima persona: pare che la mod su Vilja, che potete trovare su Nexus Mods, contenga oltre 130 linee di dialogo scritte da Pratchett, con alcuni elementi che sono stati anche ripresi nella mod corrispondente in Skyrim.
Lo scrittore, insieme alla figlia Rihanna (anche lei personaggio molto noto in ambito videoludico, come sceneggiatrice), si erano dimostrati interessati a un possibile ritorno di Discworld sulla scena videoludica, ma l'Alzheimer purtroppo si è portato via il mitico inventore del Mondo Disco troppo presto.
