Per vent'anni Fallout ha immerso i giocatori in un contesto post apocalittico affascinante e complesso. Pur avendo cambiato volto rispetto alle origini, quando il franchise era ancora nelle mani di Interplay, finora la saga ha sempre tenuto fede all'assetto single player. Una tradizione consolidata, che sembrerebbe però destinata ad interrompersi, per lo meno stando alle prime indiscrezioni che da ieri accompagnano l'annuncio del nuovo spin-off, Fallout 76.
Come capita spesso, Bethesda ha giocato con i fan sui social prima di mettere online il primo teaser trailer. Un filmato della durata di un minuto e mezzo, che a prima vista non sembrerebbe fornire indizi ma in realtà ha già permesso di inquadrare alcuni dettagli interessanti. Le prime indiscrezioni sulla natura online dell'opera sono state riportate da Jason Schreier, noto redattore di Kotaku, che dice di aver ricevuto indicazioni inequivocabili da parte di fonti autorevoli. "Credo sia importante ribadire il concetto: chiunque trascorrerà le prossime due settimane aspettandosi che Fallout 76 sia un nuovo gioco di ruolo tradizionale single-player rimarrà davvero deluso", ha scritto su Twitter, aprendo la strada a una serie di teorie e supposizioni.
Stando ai primi rumor, il gioco dovrebbe essere in lavorazione presso le sedi di Bethesda del Maryland e di Austin e sembrerebbe una sorta di estensione multiplayer di Fallout 4. Queste premesse implicano che il gioco offra un avanzato sistema di crafting, la necessità di individuare e raccogliere risorse e soprattutto l'implementazione di dinamiche di combattimento PvP, sebbene venga indicato anche che ci saranno delle quest da portare a termine e una storia da seguire.
Sembra inoltre destinata a tornare la funzione di costruzione delle basi che abbiamo visto in azione nel capitolo di tre anni fa, ma in questo caso dovrebbero essere implementati nuovi elementi survival in un contesto che metterà appunto l'esperienza online al centro del pacchetto. Insomma, se queste indicazioni dovessero rivelarsi effettivamente corrette, Fallout 76 si discosterebbe tanto dalle caratteristiche dei primi due capitoli della serie quanto dalla struttura di Fallout 3, Fallout: New Vegas e Fallout 4.
Sebbene non ci siano ancora riscontri ufficiali da parte di Bethesda, il primo filmato è quindi servito ad estrapolare un paio di informazioni interessanti. Innanzitutto la data presente sul Pip-Boy, ovvero il 27 ottobre 2102, a suggerire che il gioco sia ambientato a soli venticinque anni di distanza dalla fine della Grande Guerra; se questa deduzione fosse confermata, Fallout 76 si collocherebbe cronologicamente molto prima rispetto a tutti gli altri episodi della saga. Un altro indizio sembra provenire dalla traccia "Take Me Home, Country Roads", utilizzata come sottofondo musicale del trailer. Trattandosi di una canzone simbolo della Virginia Occidentale, secondo alcuni andrebbe interpretata come chiaro riferimento all'ambientazione del gioco.
Se tutto quanto abbiamo appena riassunto verrà confermato all'E3, la scelta di Bethesda sarà destinata a fare discutere. È pur vero che, trattandosi di uno spin-off, Fallout 76 potrebbe essere solo una parentesi, per sfruttare l'evidente successo dei titoli orientati esclusivamente al multiplayer e magari per capire anche se ci sia margine per creare un filone alternativo a quello principale. In tutta franchezza facciamo fatica a immaginarci Bethesda prendere definitivamente le distanze dalle esperienze single-player, nonostante già da qualche anno sia disponibile sul mercato The Elder Scrolls Online e l'annuncio di The Elder Scrolls 6 stia tardando ad arrivare.
Che dire, ne sapremo senz'altro di più tra un paio di settimane all'E3. Nel frattempo cogliamo l'occasione per ricordarvi che la conferenza Bethesda è pianificata per l'11 giugno alle 3:30 ora italiana. Voi che ne pensate? Vi intriga l'idea di giocare un titolo online ambientato nell'universo di Fallout? Oppure siete preoccupati per il futuro della serie? Fatecelo sapere nei commenti!