Battlefield 2042, secondo il noto insider Tom Henderson, ha subito un forte ridimensionamento, in fase di sviluppo, per quanto riguarda le possibilità di distruzione degli scenari, quando DICE si è resta conto dell'eccessiva quantità di risorse che era richiesta per realizzarla come era stata prevista nei piani iniziali.
In effetti, ricordiamo alcune voci di corridoio riportate dallo stesso Henderson diversi mesi fa, nelle quali si parlava di un livello di distruzione inedito degli scenari, che avrebbe dovuto consentire ai giocatori di buttare giù interi edifici, anche grattacieli, per creare diversivi e modificare sostanzialmente l'ambientazione di gioco.
In sostanza, si sarebbe dovuto trattare di un'evoluzione sostanziale del vecchio "Levolution" inserito dagli sviluppatori in Battlefield 4, nel quale assistevamo ad eventi catastrofici ma sempre piuttosto scriptati.
In Battlefield 2042, nei piani iniziali, si sarebbe dovuto trattare di qualcosa di simile ma interamente dipendente dall'azione dei giocatori, dunque interattivo.
Tuttavia, secondo Tom Henderson, DICE ha dovuto poi "tagliare alcuni contenuti considerati troppo ambiziosi, anche a causa di limitazioni hardware e del poco tempo rimasto a disposizione". Alcuni utenti si sono infatti resi conto delle discrepanze tra le prime voci su Battlefield 2042 e i risultati finali in questo ambito, chiedendone conto all'insider, il quale ha spiegato i problemi in cui gli sviluppatori sono incorsi.
"Se dovessero tornare a 64 giocatori e mappe più piccole, speriamo che in un prossimo capitolo possano inserire anche quelle caratteristiche", ha riferito, facendo intendere che anche con gli hardware attuali si porrebbero dei problemi, con le dimensioni scelte per il multiplayer del gioco. Nel frattempo, vi rimandiamo alla nostra recensione di Battlefield 2042, con il gioco che sta ricevendo una notevole quantità di critiche dalla community in questi giorni e il chief designer Fawzi Mesmar che ha lasciato DICE pochi giorni dopo il lancio.