Blizzard sta effettuando delle scelte un po' controverse e discutibili in questi ultimi tempi, come dimostrato dall'annuncio di Diablo Immortal per piattaforme mobile e tutto quello che ne è conseguito, con tanto di rivolta dei fan.
Tuttavia, sembra che diverse cose non vadano giù nemmeno alla stessa Blizzard, che secondo quanto raccolto da Kotaku da parte di alcuni dipendenti della compagnia, rimasti anonimi, non gradirebbe molti aspetti della gestione congiunta con Activision. Sebbene inizialmente le due compagnia siano rimaste abbastanza indipendenti tra loro, dopo l'acquisizione da parte di Vivendi, con l'inserimento di Call of Duty all'interno del client Battle.net sembra che le due etichette siano state avvicinate anche sul fronte organizzativo e lavorativo.
In particolare, ci sarebbe stato un passaggio di un nuovo chief financial officer da Activision a Blizzard, il quale avrebbe iniziato a stabilire un piano di taglio dei costi per quest'ultima. "Questo è stato il primo anno in cui ho sentito parlare di priorità data al taglio di costi piuttosto che agli investimenti", pare abbia detto una fonte interna a Blizzard, che ha evidenziato come dalla vicinanza ad Activision sia emersa soprattutto questa nuova politica di contenimento dei costi e di massimizzazione dei guadagni. È difficile ovviamente verificare la veridicità di queste affermazioni, ma è certo che Blizzard ultimamente stia effettuando delle scelte che sono anche in discontinuità con quanto visto in passato.