La nuova analisi tecnica di Digital Foundry rivela come gira ARC Raiders su PC: a quanto pare l'extraction shooter sviluppato da Embark Studios riesce a sfruttare le potenzialità dell'Unreal Engine 5, sebbene con qualche peculiarità.
Il gioco rinuncia infatti ad alcune delle tecnologie messe a disposizione dal motore grafico di Epic Games, come Lumen, Nanite e le Virtual Shadow Maps, e lo fa a tutto vantaggio delle prestazioni visto che si tratta di effetti che vanno a incidere parecchio sulla fluidità e sulla scalabilità dell'esperienza.
Grazie a tale compromesso, ARC Raiders riesce a ottenere un frame pacing molto convincente, andando quasi a eliminare del tutto lo stuttering legato alla compilazione degli shader e presentando unicamente qualche fenomeno di traversal stutter, che tuttavia può essere attenuato impostando un limite per il frame rate.
Certo, rinunciare a determinate tecnologie si riflette inevitabilmente sulla qualità visiva, e infatti ARC Raiders soffre di qualche incertezza per quanto concerne ombre e illuminazione, viziate da glitch più o meno evidenti e fastidiosi.
Un giusto compromesso?
Capace di vendere finora qualcosa come 2,5 milioni di copie, ARC Raiders è un'esperienza online e come tale mette le prestazioni al primo posto, dunque il compromesso tecnico voluto da Embark Studios rispetto a determinate feature dell'Unreal Engine 5 appare sensato.
Peraltro risulta facile scalare il gioco in base all'hardware agendo su poche regolazioni: basta ridurre la Dynamic RTXGI e la GI Resolution da Ultra a High per ottenere un miglioramento del 24% nel frame rate senza ulteriori rinunce, ad esempio.