CD Projekt RED è tornata a parlare delle scene d'intermezzo di Cyberpunk 2077, che secondo gli autori saranno particolarmente coinvolgenti grazie all'utilizzo della soggettiva e consentiranno anche di essere modificate grazie a un certo grado di interazione.
A dire il vero, la scelta di ricostruire tutte le scene d'intermezzo eliminando quelle in terza persona per fare in modo che tutto sia in soggettiva aveva sollevato diverse proteste da parte degli utenti, che preferivano la scelta mista iniziale anche perché lo spostamento verso la soggettiva totale rende praticamente impossibile vedere il proprio personaggio, vanificando alcuni aspetti della customizzazione consentita in Cyberpunk 2077.
Gli sviluppatori invece si sono dimostrati molto convinti della scelta effettuata e l'hanno ulteriormente difesa in una recente intervista a GameSpot, nella quale John Mamais ha spiegato qualcosa dello "Scene System" utilizzato in Cyberpunk 2077: "Per quanto riguarda la parte narrativa e cinematografica c'è una cosa nuova chiamata Scene System" ha spiegato, "è come il sistema di dialogo e scena cinematografica che occorre proprio nel contesto del gameplay. È una cosa molto importante perché uno dei pilastri dello sviluppo del progetto è l'idea della piena immedesimazione e questo nuovo Scene System è studiato per l'immersione totale".
"Non ci si ritrova di netto in una rappresentazione in letterbox per vedere una scene distaccata che viene proiettata a parte, siete effettivamente dentro la scena d'intermezzo e potete controllare il personaggio e l'inquadratura, ci sono diversi livelli di controllo in base alla scena in cui ci si trova. È completamente immedesimante, non vi astrae dall'esperienza", ha spiegato Mamais, illustrando così anche il perché della scelta di spostare l'inquadratura in una soggettiva totale anche per le cutscene.