Recentemente, il co-fondatore di CD Projekt RED - Marcin Iwinski - ha preso parte a un video di scuse dedicato a Cyberpunk 2077. Nel mezzo del discorso, l'uomo ha affermato che la compagnia non era consapevole dei più grandi problemi del gioco scoperti dai giocatori dopo il rilascio. Il tutto è stato interpretato come un'accusa ai QA Tester, una categoria nota per essere spesso pagata il minimo e costretta a lavorare più ore del dovuto.
Il capo dei QA Tester di CD Projekt che ha lavorato a Cyberpunk 2077, Lukasz Babiel, è però intervenuto per difendere il commento di Iwinski. Spiega infatti che la situazione lavorativa dei QA tester polacchi non deve essere paragonata a quella dei lavoratori USA. Spiega che il salario di partenza è pari al 75% della media nazionale per un QA Tester senza esperienza, mentre un "veterano" può arrivare al 200% della media nazionale. Inoltre, i dipendenti della sezione hanno accesso a cure mediche gratuite, almeno 20 giorni di ferie pagate e vengono pagati il 150/200% per gli straordinari, come definito dalla legge polacca. A questo si sommano poi vari bonus.
Babiel ammette comunque che le parole di Iwinski riguardo alla situazione di Cyberpunk 2077 sono state mal calibrate, ma assicura che si tratta solo di un'incomprensione e che la dirigenza della compagnia non ha mai dato la colpa alla sezione QA. Ha concluso affermando che il team continuerà a lavorare per sistemare il gioco.
Vi segnaliamo inoltre che un murale di Cyberpunk 2077 è stato multato per 75.000 dollari, il gioco non ha pace. Inoltre, secondo gli analisti CD Projekt RED rischia l'acquisizione, Microsoft ne approfitterà?