La serie di Dark Souls soffre di una gravissima vulnerabilità su PC, che consente agli utenti che invadono la nostra partita di eseguire codice da remoto, con conseguenze potenzialmente disastrose. Ebbene, i giocatori che hanno individuato la falla accusano Bandai Namco di sapere della situazione da anni e di non aver fatto nulla per porvi rimedio.
Non appena il problema è diventato di pubblico dominio, il publisher ha chiuso tutti i server della serie Dark Souls, forse per sempre, ed è chiaro che gli appassionati sono preoccupati per le possibili ripercussioni sul comparto online di Elden Ring, che molto probabilmente soffre dello stesso inconveniente.
Come mai la vulnerabilità è diventata di dominio pubblico? Perché l'utente che l'ha scoperta, lo scorso dicembre, ha scritto almeno due volte al supporto tecnico di Bandai Namco allegando tutta una serie di documenti per dimostrare la veridicità e la gravità del problema, ma non ha ricevuto alcuna risposta.
Frustrato dalla situazione, si è organizzato per portare la cosa su Twitch e mostrare il funzionamento dell'exploit, sebbene in questo caso senza conseguenze gravi. Come riportato, infatti, la possibilità di eseguire codice da remoto consente in teoria a chi ci invade di trasformare il nostro PC in un proxy per attività illegali, rubare i nostri dati e altro ancora.
Ebbene, dopo aver visto il video altre persone hanno rivelato di aver riscontrato la stessa vulnerabilità e altre ancora molto tempo prima, già a partire dal 2019, e di aver segnalato il tutto a Bandai Namco ma anche in quel caso inutilmente.
"Mi sono occupato di moddare diversi giochi con una componente online e nessuno di essi si avvicina minimamente al livello di approssimazione del networking della serie Dark Souls", ha spiegato l'utente che ha segnalato l'ultima vulnerabilità ai microfoni di VGC.
"Sembra che il comparto online sia incollato su di un gioco single player, senza alcuna preoccupazione nei riguardi della sicurezza."