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Days Gone: director se la prende con recensioni, cultura woke e bug per il fallimento del gioco

John Garvin, il director di Days Gone, se l'è presa con le recensioni, la cultura woke e i problemi tecnici per il fallimento del gioco.

Days Gone: director se la prende con recensioni, cultura woke e bug per il fallimento del gioco
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   07/12/2022

John Garvin, director e sceneggiatore di Days Gone, ha deciso di indicare quelli che secondo lui sono stati i motivi del fallimento del gioco, non tanto commercialmente (ha recuperato un po' sulla lunga distanza) quanto di critica: le recensioni, la cultura woke dei redattori e i problemi tecnici.

I tre motivi sono stati dati su Twitter in risposta a chi gli chiedeva come mai secondo lui il gioco non fosse andato come previsto. Garvin ha quindi espresso il suo punto di vista: 1) aveva dei problemi tecnici, come bug, streaming e frame rate; 2) è stato recensito da gente che non ci ha giocato davvero; 3) i recensori erano di cultura woke, quindi non sopportavano un "burbero motociclista bianco che guardava il culo alla ragazza con cui aveva un appuntamento".

Da notare che nel frattempo il tweet è stato cancellato, viste le reazioni avute dalle sue tesi. Per cultura "woke" s'intendeva inizialmente quel movimento di persone consapevoli delle ingiustizie sociali, come il razzismo, il sessismo e altre forme di discriminazioni. Recentemente viene utilizzata come offesa dalla destra per fare riferimento a chiunque abbia idee progressiste.

Days Gone è una delle esclusive di peso di PS4 con la media voto più bassa su Metacritic (71). Qualcuno ha fatto giustamente notare a Garvin che altri giochi per PS4 con protagonisti degli uomini bianchi non sono stati discriminati in alcun modo. Pensate a Uncharted 4, il primo The Last of Us o anche i God of War, tanto per citarne alcuni.

Altri gli hanno fatto notare anche quanto sia stato inopportuno prendersela con il lato tecnico del gioco, attaccando di fatto tutti gli ingegneri che hanno lavorato con lui e che magari sono ancora dentro Bend Studios.

C'è anche chi ha tirato in ballo Red Dead Redemption 2 di Rockstar Games, che contiene numerosi elementi controversi, è uscito pochi mesi prima di Days Gone ed è stato comunque accolto dalla critica come un capolavoro.

Insomma, prendersela con dei presunti pregiudizi dei redattori che hanno recensito Days Gone per il fallimento del franchise è forse un po' debole come motivazione.

Attualmente Garvin sta dirigendo Ashfall, un gioco AAA Web 3.0 per PC, console e il network Hedera. Per chi se lo stesse chiedendo, è un titolo con criptomonete e NFT.