Days Gone Remastered è finito sotto la lente d'ingrandimento di Digital Foundry, che ha dedicato al gioco la consueta analisi al fine di evidenziare i pregi e i difetti dell'edizione rimasterizzata dell'action survival di Bend Studio, realizzata da Climax Studios.
La prima differenza rispetto all'originale sta nell'illuminazione notturna, che porta sullo schermo una notte credibile, con ombre profonde, cieli stellati e una visibilità ridotta che rende decisamente utile l'impiego del faro della motocicletta di Deacon St. John.
Anche le sequenze di intermezzo hanno beneficiato di un ottimo lavoro di rifacimento, grazie alla rielaborazione delle luci e all'uso di nuovi effetti sulla pelle dei personaggi, e lo stesso si può dire della simulazione atmosferica, con tutte le conseguenze del caso sulla percezione del cielo e delle nuvole.
Scendendo nei dettagli, Days Gone Remastered può contare su ombre di risoluzione superiore e su alcuni effetti presi in prestito dalla versione PC, che vanno a migliorare la resa grafica generale al netto, però, di un'eccessiva morbidezza dell'immagine per via dei 1440p senza upscaling temporale, al punto che in alcuni casi la versione PS4 appariva più nitida.
Come gira su PS5 Pro?
Disponibile dallo scorso 25 aprile, Days Gone Remastered può contare su alcune funzionalità extra su PS5 Pro, nella fattispecie tre diverse modalità grafiche che utilizzano anche la PlayStation Spectral Super Resolution per l'upscaling dinamico.
In generale, la remaster può contare anche su caricamenti più rapidi ma non fulminei rispetto all'originale per PS4, e il risultato finale si pone come un upgrade riuscito ma non privo di compromessi.