Il titolo Death Stranding: Director's Cut sembra non piaccia a Hideo Kojima, il quale ha spiegato su Twitter che una titolazione del genere non corrisponde propriamente all'operazione effettuata con questa nuova versione del suo gioco, facendo pensare a una produzione che, in questo caso, non è forse rimasta completamente nelle mani dell'autore, solitamente molto addentro ai giochi che portano il suo nome.
In effetti, chiamare il gioco Director's Cut fa pensare che la versione iniziale non fosse propriamente il risultato di un processo creativo pienamente nelle mani del director, cosa che invece Death Stranding è stato.
"Un director's cut nei film è un montaggio con aggiunta di elementi a una versione in qualche modo ridotta rilasciata in precedenza e senza l'accordo del regista, perché evidentemente non aveva i diritti per il montaggio, oppure perché ci si è trovati in ristrettezze di risorse o tempo", ha spiegato Kojima.
"Nel gioco, non si tratta di elementi tagliati dall'originale, ma che sono stati appositamente prodotti per essere aggiunti a questo, inclusi in questa edizione. Dunque si tratta di una Director's Plus? Insomma, per quanto mi riguarda, non mi piace chiamarla Director's Cut".
Dunque a Hideo Kojima non è piaciuto il titolo Death Stranding: Director's Cut, in quanto si tratta di una versione nuova che non ha a che fare con la visione originale di Death Stranding o che comunque non propone l'idea iniziale del director, quanto piuttosto qualcosa di diverso ed espanso.
Non è la prima volta che Kojima ha qualcosa da ridire su Death Stranding: Director's Cut, in effetti, considerando che aveva anche fatto una battuta sul trailer di presentazione mostrato nel corso dello State of Play di Sony, chiedendo ironicamente di poter fare il successivo. Nel frattempo, vi rimandiamo all'anteprima di Death Stranding: Director's Cut per le informazioni su questa nuova versione del gioco.