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Death Stranding, Hideo Kojima vorrebbe un sequel: cosa ne pensate?

A nemmeno una settimana dall'arrivo su PS4 di Death Stranding, Hideo Kojima è stato già interpellato sulla possibilità di realizzare un sequel.

NOTIZIA di Davide Spotti   —   13/11/2019
Death Stranding
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Ultimamente si è parlato a non finire di Death Stranding, della sua particolare struttura di gioco, della moltitudine di stranezze e peculiarità che l'ultimo lavoro di Hideo Kojima si porta dietro. Come ci si aspettava, il gioco delle connessioni ha effettivamente finito per polarizzare l'attenzione del pubblico, alimentandone il dibattito sia in senso positivo che in negativo.

In questa fase è evidentemente ancora presto per cominciare a parlare del futuro di Kojima, sebbene qualcuno si sia già premurato di sondare il terreno chiedendo all'autore quale potrebbe essere la sua prossima mossa. Viene da chiedersi se alla luce dei contrasti generati dal gioco, ma anche del modo in cui è culminata la storia di Sam Bridges, ci sia davvero tutto questo spazio per la creazione un sequel. Forse per l'autore sarebbe preferibile imbarcarsi in qualche altro progetto, magari un titolo horror ispirato da P.T. come si è vociferato nelle ultime settimane? Oppure un immaginario talmente evocativo e potente meriterebbe di essere debitamente espanso?

Death Stranding Screenshot 4

Per adesso sono solo chiacchiere da bar, tuttavia per avere un quadro più completo di quello che è attualmente il pensiero di Kojima-san conviene rileggere le dichiarazioni che ha rilasciato di recente al sito JeuxVideo: "Non posso davvero parlarne ... Ma voglio fare qualcosa di veramente grande, in modo simile a quanto feci con Metal Gear. Quando realizzai il seguito di Metal Gear feci alcune cose in modo completamente diverso. Forse qualcun altro creerà giochi simili a questo (Strand Game) e ne tirerà fuori un genere, ma penso di sì, se le persone apprezzeranno Death Stranding, sarà necessario dargli un seguito."

Insomma, come era logico aspettarsi molto dipenderà dal successo commerciale ottenuto dal prodotto. Sotto questo punto di vista è ancora presto per tirare le somme, per quanto non manchi qualche perplessità correlata ai risultati che il titolo sta ottenendo in alcuni dei mercati più significativi per il settore. Abbiamo già fatto riferimento alle dure critiche che Death Stranding ha ricevuto sul versante americano, e ciò evidentemente potrebbe andarsi a riverberare sulla scelta dei giocatori di addentrarsi in un contesto di gioco talmente straniante, non adatto a tutti i palati e così lontano dalle abitudini più consolidate del pubblico.

Death Stranding Screenshot 7

Ci sono poi i dati fatti registrare nel Regno Unito, che delineano di fatto un andamento al di sotto delle aspettative. Nonostante la potente campagna di marketing organizzata da Sony in tutti questi mesi, il gioco ha incamerato il 36% di vendite retail in meno rispetto a quelle ottenute da Days Gone nel periodo di lancio. A fare da contraltare i risultati molto positivi raccolti in Giappone, dove Death Stranding ha registrato il più grande debutto per una nuova proprietà intellettuale nell'attuale generazione, davanti a Judgment, Sekiro: Shadows Die Twice e Bloodborne.

Voi cosa ne pensate? Death Stranding merita di trasformarsi in una saga di lungo corso come è stato per Metal Gear o è meglio che rimanga un unicum? Preferireste vedere Hideo Kojima al lavoro sul sequel oppure un nuovo progetto inedito? Parliamone.