Devil May Cry 5 includerà delle microtransazioni, come già riportato, e la cosa non ha mancato di scatenare qualche polemica tra i fan, preoccupati principalmente del fatto che tale elemento possa influenzare negativamente il bilanciamento del gameplay.
A quanto pare gli oggetti acquistabili consentiranno di procedere in maniera più spedita nella campagna di Devil May Cry 5, fornendo dunque un aiuto ai giocatori meno esperti o a chi non dispone di molto tempo e/o pazienza: un esperimento già visto molte volte, che il producer Matt Walker ha assicurato essere una feature del tutto opzionale.
Come spiegato proprio da Walker su Twitter in risposta alle polemiche, Capcom aveva già introdotto un sistema del tutto simile in Devil May Cry 4 Special Edition, eppure nessuno aveva riscontrato problemi relativi al bilanciamento.
Sulla questione si è espresso anche il director Hideaki Itsuno al Tokyo Game Show 2018: "Dare la possibilità alle persone di acquistare Red Orb resta una feature opzionale: se vogliono risparmiare tempo e ottenere tutto subito, possono farlo. D'altra parte, non credo si debbano necessariamente sbloccare tutte le mosse: bisogna dar modo agli utenti di giocare nel modo che preferiscono", ha detto.
"La questione è interessante dal punto di vista del game design, perché ci sono due diversi aspetti di cui teniamo conto quando stabiliamo il prezzo di mosse e abilità. Il primo è che le cose che riteniamo siano più appetibili per i giocatori debbano costare di meno, così che gli utenti possano pensare 'Oh, compro giusto questo oggetto perché costa poco'."
"Le mosse più difficili da usare e padroneggiare, però, le rendiamo più costose. In parte perché chi risparmia il denaro per acquistarle avrà probabilmente il tempo di imparare le abilità di base nel frattempo. Si può dunque decidere fra acquistare subito gli oggetti meno costosi oppure aspettare per prendere quelli più preziosi, investendo però del tempo per imparare e perfezionare il repertorio."