OpenAI ha già confermato ufficialmente che GPT-6 è in fase di sviluppo e, secondo le parole del CEO Sam Altman, non bisognerà attendere tanto quanto per il rilascio di GPT-5. L'annuncio potrebbe non sorprendere più di tanto, considerando che l'azienda sta progressivamente assumendo un approccio più orientato ai prodotti che alla sola ricerca.
Tuttavia, la notizia alimenta aspettative e curiosità su come il nuovo modello potrà distinguersi dal predecessore. Il lancio di GPT-5, infatti, non è stato privo di critiche. Sebbene abbia introdotto miglioramenti significativi rispetto a GPT-4 e alla serie o3, soprattutto nel campo della programmazione, il rollout non è stato particolarmente lineare.
Le criticità di GPT-5: OpenAI impara in fretta
Molti utenti hanno percepito l'avanzamento come graduale piuttosto che rivoluzionario, e le aspettative alimentate dallo stesso Altman hanno contribuito a generare un certo senso di delusione. Nonostante ciò, il CEO ha difeso i progressi fatti, affermando di apprezzare molto le capacità del nuovo modello e ricordando che GPT-5 non è così "debole" come alcuni lo hanno descritto.
OpenAI ha anche ammesso che la gestione della distribuzione di GPT-5 non è stata pianificata nel migliore dei modi. Per mitigare parte delle critiche, è stato introdotto un aggiornamento che rende le interazioni con GPT-5 più "calde" e naturali, un intervento che ha migliorato la percezione del modello nelle ultime settimane. Tuttavia, Altman ha ribadito che l'obiettivo è fare meglio con GPT-6, che sarà "più grande e diverso" rispetto al predecessore.
Ulteriori novità in arrivo
Oltre al lavoro sul nuovo modello di linguaggio, l'azienda sta portando avanti altre innovazioni. Una di queste riguarda la modalità vocale: gli utenti potranno presto personalizzare la velocità delle risposte, rendendo l'interazione più flessibile e adatta a contesti diversi.
Parallelamente, OpenAI sta testando una nuova versione di Codex, il modello dedicato alla programmazione. Una delle funzioni in sperimentazione è la possibilità di attivare un controllo automatico del codice per tutte le pull request, trasformando Codex in un vero e proprio revisore digitale a supporto degli sviluppatori. Non ci resta che attendere ulteriori dettagli sulle prossime versioni del modello IA più popolare al mondo.