Alcuni casi strani stanno emergendo in questi giorni fra i giocatori di Elden Ring, in particolare per quanto riguarda ban di alcuni utenti dalle funzionalità online a causa di possesso o scambio di Deathbed Smalls, ovvero le mutande segrete che sono state scoperte tra gli oggetti del gioco.
Come era stato riportato in precedenza, in Elden Ring sono state scoperte delle mutande segrete, che dovevano far parte di un set ma che sono state poi rimosse ufficialmente dal gioco, rimanendo tuttavia al suo interno come oggetti nascosti nel codice.
Deathbed Smalls, questo il nome del capo d'abbigliamento in questione, dovevano far parte del set completo ispirato a Fia, ma FromSoftware ha evidentemente deciso di togliere questi elementi dal gioco ufficiale, lasciandole però inserite nel codice, consentendo a coloro che usano mod o sistemi del genere di raggiungerle e utilizzarle.
Proprio il fatto di non poterle ottenere se non adottando questi sistemi non riconosciuti ufficialmente è il motivo per cui il possesso di tali mutande basta a decretare un ban per il giocatore colpevole. La cosa particolare è che questi ban hanno colpito anche coloro che, semplicemente, hanno ottenuto le Deathbed Smalls da altri giocatori attraverso il multiplayer online, perché dimostrano comunque un utilizzo scorretto del gioco.
Ancora più strana è un'altra conseguenza di questa situazione: a quanto pare ci sono alcuni utenti che hanno deciso di utilizzare le famigerate mutande per colpire altri giocatori: il misterioso e inquietante "Pantsu Dealer", per esempio, è un giocatore che invade le partite altrui mollando nei mondi degli altri giocatori il paio di mutande in questione, di fatto rendendoli passibili di ban.
Su quest'ultimo aspetto, proprio la patch 1.04 rilasciata oggi dovrebbe risolvere il problema, rendendo impossibile il passaggio da un giocatore all'altro di oggetti ottenuti attraverso il bypass dei sistemi di sicurezza di Elden Ring.