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Elden Ring sarà difficile ma non spietato, nuovi dettagli dal TGS 2021

In occasione del Tokyo Game Show, From Software ha svelato nuovi dettagli sul livello di sfida e il gameplay di Elden Ring.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   03/10/2021

Durante il corso del Tokyo Game Show 2021, From Software ha condiviso nuovi dettagli su Elden Ring e in particolare su come è stato bilanciato il livello di difficoltà.

Nel corso di una diretta, Yasuhiro Kitao di From Software, che si occupa di promozione, marketing, spiega che il gioco avrà un alto tasso di sfida, come da tradizione, ma che non sarà difficile tanto per il gusto di esserlo. Piuttosto il design del gioco è stato realizzato in modo da dare al giocatore un senso di realizzazione quando supera una sfida o scopre qualcosa di nuovo, e l'elevata difficoltà è uno strumento necessario per ottenere questo risultato.

Elden Ring dunque non punta ad essere un gioco spietato o ingiusto, ma anzi offre diverse soluzioni per aiutare i Senza Luce in difficoltà. Kitao spiega che, come nei precedenti titoli From Software sarà infatti evocare altri giocatori. Ci saranno anche meccaniche stealth, come in Sekiro, che permettono di prendere alle spalle e uccidere alcune tipologie di nemici. Laddove invece un giocatore fatichi a completare un dungeon particolarmente ostico, può sempre tornarci in un secondo momento e farsi le ossa e potenziar il proprio personaggio in uno meno avanzato.

Stando alle parole di Kitao dunque da Elden Ring possiamo aspettarci un titolo che saprà mettere alla prova i giocatori, ma senza mai rivelarsi troppo frustrante o inadeguato, il che in fin dei conti è quanto accade anche nelle precedenti opere di From Software.

Elden Ring, potremo affrontare nemici imponenti come draghi e viverne in sella al nostro destriero
Elden Ring, potremo affrontare nemici imponenti come draghi e viverne in sella al nostro destriero

Sempre rimanendo in tema di confronti, Kitao spiega che Elden Ring avrà le tipiche atmosfere dark fantasy di From Software, ma al tempo stesso sarà differente dai precedenti lavori della software house. Uno dei punti di rottura con il passato è rappresentato dalla mondo open world ad ampio respiro e come questo è connesso a numerosi dungeon, che invece per forza di cose avranno un esplorazione più lineare.

Kitao afferma che i dungeon possono essere di piccole o medie dimensioni, a cui si aggiungono i "legacy dungeon" che sono degli enormi castelli o altre ambientazioni "classiche" simili a quelle viste in Demon's Souls e Dark Souls.

Come sappiamo da tempo, viaggeremo nel mondo di gioco in sella a un cavallo fantasma, il cui nome è Reima, che può essere richiamato in qualsiasi momento (ad eccezione dei dungeon) con un fischio. Potremo combattere in sella al nostro fido destriero, il che tornerà utile quando affronteremo nemici imponenti come i draghi, ma in aree più chiuse e con poco spazio di manovra è preferibile esplorare a piedi.

Kitao afferma che il mondo Elden Ring è enorme e pericoloso, seppur in modo differente dai dungeon, offrendo così varietà di situazioni e dunque divertimento. Il gioco non indicherà mai ai Senza Luce il loro prossimo obiettivo, tuttavia sarà possibile orientarsi con una mappa e scegliere un punto da raggiungere che nel mondo di gioco sarà evidenziato da una colonna di luce.

Elden Ring sarà disponibile dal 21 gennaio per PS5, Xbox Series X, PC, PS4 e Xbox One. Di recente abbiamo scoperto che il gioco avrà delle torri in "stile Ubisoft", con una funzione simile ad Assassin's Creed.