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Fallout 76, Bethesda condannata a rimborsare gli utenti insoddisfatti in Australia

La corte australiana ha condannato Bethesda a rimborsare gli utenti insoddisfatti per i troppi problemi di Fallout 76, rimborsi precedentemente negati.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   01/11/2019

Bethesda, più precisamente ZeniMax Media, è stata condannata da una corte australiana a rimborsare gli utenti di Fallout 76 insoddisfatti per lo stato del gioco. La causa era stata intentata dall'Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) e verteva sul fatto che la compagnia ha ingannato i consumatori sui loro diritti riguardanti Fallout 76.

Sostanzialmente alcuni videogiocatori si sono lamentati con l'ACCC dopo che un rappresentante di ZeniMax ha detto loro che non potevano avere un rimborso per Fallout 76, nonostante avessero avuto molti problemi con il gioco. La legge australiana prevede la possibilità di chiedere il rimborso nel caso un prodotto abbia dei problemi molto grossi, come nel caso del titolo di Bethesda.

Zenimax quindi dovrà rimborsare tutti i possessori di Fallout 76 che ne hanno fatto richiesta tra il 24 novembre 2018 e il 1° giugno 2019. Inoltre dovrà aggiornare la documentazione del gioco specificando quanto chiarito dall'ACCC e dalla sentenza. Ovviamente il caso in questione non ha niente a che vedere con le polemiche relative all'abbonamento Fallout 1st, che è tutta un'altra faccenda.