Nella guerra di Epic Games e Fortnite contro Apple, uno dei momenti più simbolici è stata la diffusione del trailer "Nineteen Eighty-Fortnite", il quale non è stato totalmente apprezzato dal Ridley Scott, che era stato il regista dello spot originale per Apple.
Ridley Scott è autore di pietre miliari del cinema come Alien e Blade Runner, ma ha anche firmato il celebre spot originale di Apple che si ispirava alle atmosfere del libro 1984 di George Orwell, considerato simbolico della compagnia di Steve Jobs alle origini e utilizzato da Epic Games per una sorta di parodia che ritorce contro Apple stessa i suoi principi fondanti con il video Nineteen Eighty-Fortnite.
Scott ha commentato il video lodando da una parte il lavoro tecnico svolto dagli animatori ma dall'altra sostenendo che il messaggio risulta alquanto sminuito, essendo ridotto a una ordinaria guerra tra due compagnie e senza andare molto oltre. Intervistato da IGN, il celebre regista ha affermato che "Da una parte sono molto contento del fatto che abbiano ripreso la pubblicità originale scena per scena", ha affermato Scott, "Peccato solo che il messaggio sia così ordinario quando avrebbe potuto riguardare argomenti più profondi come la democrazia o cose più potenti, non l'hanno usato a dovere".
In ogni caso, tecnicamente è rimasto molto favorevolmente impressionato: "Penso che l'animazione sia comunque fantastica, anche l'idea è fantastica, solo il messagio è un po' ehh", riferendo dunque come sia rimasto un po' freddo di fronte al video.
D'altra parte, c'è da dire che anche il filmato originale era sostanzialmente uno spot pubblicitario per una nuova compagnia che cercava di imporsi contro lo status quo dell'informatica, dunque il parallelismo c'è, a prescindere dalle considerazioni che si possano fare sul fatto che sia giusto o sbagliato cavalcare l'onda di una guerra legale con materiale pubblicitario per un pubblico facilmente impressionabile.
Forse proprio al potere di Fortnite sulle menti dei giovani si rivolge il commento di Scott, che avrebbe probabilmente preferito un utilizzo più produttivo di tale posizione di vantaggio, vista anche la situazione sociale in cui viviamo di questi tempi.