Ghost of Yotei presenta molte sezioni nelle quali la protagonista può e deve arrampicarsi. Anche nel precedente gioco si poteva scalare vari tipi di superfici, ma in questo nuovo titolo la meccanica è più centrale.
Non è ovviamente qualcosa di casuale: il team lo ha fatto apposta per un motivo ben preciso.
Le parole di Sucker Punch sulle arrampicate di Ghost of Yotei
Sucker Punch, parlando con GamesRadar+, ha spiegato che la regione dell'Hokkaido dove è ambientato il videogioco è molto verticale e le arrampicate servono per far vivere l'ambiente naturale al meglio. Si tratta di una zona piena di montagne in ogni dove, spiega il team, e quindi è diventata l'occasione per realizzare percorsi verticali e spingere i giocatori ad andare alla ricerca di un tempio o una bella vista. Non è però solo per questo.
Il creative director Jason Connell ha infatti dichiarato che arrampicarsi dà un forte senso di libertà ed è una delle "ragioni principali" che hanno spinto il team a inserire molte sezioni di arrampicata. Per rendere appassionante l'esperienza di gioco, la discesa è invece stata resa più rapida, con ad esempio dei punti nei quali si può scivolare fino al punto di partenza sfruttando la verticalità.
Ovviamente nel mezzo del gioco c'è anche molto combattimento, che ha un ruolo fondamentale per l'esperienza complessiva. A questo riguardo, un maestro giapponese ha provato a estrarre e rinfoderare un ōdachi come fa Atsu in Ghost of Yotei.