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Il CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, è stato citato in giudizio per il processo sulle molestie nell'azienda

Anche il CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, è stato citato in giudizio per testimoniare al processo contro i tre ex-manager della compagnia, già giudicati con condanne sospese per molestie.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   25/08/2025
Yves Guillemot, CEO di Ubisoft

Continua in Francia il processo contro tre ex-manager di Ubisoft per molestie sul posto di lavoro e, nei prossimi giorni, anche il CEO della compagnia, Yves Guillemot, sarà chiamato a testimoniare in tribunale, considerato come una persona informata dei fatti.

Lo scorso giugno, l'ex-CCO di Ubisoft Serge Hascoët, l'ex-vice president dei servizi creativi ed editoriali Thomas François e l'ex-game designer Guillame Patrux hanno ricevuto una sospensione di condanna per vari crimini che riguardano molestie psicologiche e sessuali sul posto di lavoro.

Il processo proseguirà fino alla condanna definitiva, con ulteriori personaggi che sono chiamati a testimoniare nel frattempo, e tra questi farà sicuramente rumore la presenza di Yves Guillemot, il CEO di Ubisoft.

Un processo che prosegue

Come riferito dal network di notizie francese BFM TV, Ubisoft ha ricevuto una citazione in giudizio, con richiesta a Guillemot di presentarsi in tribunale il primo ottobre, per testimoniare su questioni relative al caso.

Yves Guillemot, CEO di Ubisoft
Yves Guillemot, CEO di Ubisoft

La citazione in giudizio è stata richiesta da Solidaires Informatiques, un sindacato che si sta occupando del caso, insieme a quattro altri individui non identificati al momento ma coinvolti nella questione.

Il CEO di Ubisoft ha parlato di Stop Killing Games, spiegando che "nulla è eterno" Il CEO di Ubisoft ha parlato di Stop Killing Games, spiegando che nulla è eterno

Ubisoft, interrogata sulla questione, ha riferito a VGC di voler cooperare con la corte, ma affermando anche di essere sicura che né Ubisoft né il suo management abbia alcuna connessione diretta con l'operato delle persone accusate.

L'executive VP di Ubisoft, Cecile Russeil, ha inoltre aggiunto che la "massima priorità della compagnia è assicurare la totale protezione e l'integrità fisica e morale dei suoi dipendenti, attraverso una politica di prevenzione e tolleranza zero per quanto riguarda molestie morali o sessuali, comportamenti sessisti, insulti o discriminazioni di qualsiasi tipo".

I tre accusati, secondo il processo dello scorso giugno, sono stati giudicati colpevoli di diverse accuse riguardanti comportamento deplorevole con molestie psicologiche, verbali e fisiche di vario tipo e tutti e tre hanno ricevuto multe e pene detentive momentaneamente sospese.