Kingdom Come: Deliverance 2 è disponibile da oggi, facendo da apripista a un mese affollatissimo di uscite e dove tanti giochi devono competere ferocemente per catturare l'interesse dei giocatori. Il team di Warhorse Studios tuttavia non pare intimorito, dato che ha imparato come "sedersi al tavolo dei grandi".
Per chi magari non segue assiduamente il mercato, febbraio è un mese fin troppo abbondante di videogiochi in uscita di grandissimo spessore e richiamo commerciale. Ottimo per i giocatori, che hanno sicuramente l'imbarazzo della scelta e possono sempre recuperare in un secondo momento i titoli di loro interesse, ma potenzialmente preoccupante per i publisher, che in una situazione simile rischiano che i loro titoli non ricevano l'attenzione che meritano, portando a vendite inferiori alle aspettative. C'è chi è già corso ai ripari, come Assassin's Creed Shadows che è stato rinviato a marzo o Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii che è stato anticipato di una settimana per non uscire lo stesso giorno dell'attesissimo Monster Hunter Wilds.
Warhorse Studios ha imparato a sedersi ai tavoli dei grandi
"Penso che se questo fosse accaduto con il primo gioco, il morale sarebbe stato schiacciato", ha detto il senior game designer di Warhorse Studios, Ondřej Bittnera GamesRadar+. È importante ricordare che ai tempi del primo Kingdom Come: Deliverance (2018), lo studio era indipendente. Ora, con l'esperienza maturata e con alle spalle un publisher enorme come Plaion, può affrontare a testa alta la concorrenza.
"Ora abbiamo imparato, più o meno, a sederci al tavolo dei grandi", dice Bittner. "Siamo decisamente fiduciosi nel nostro prodotto".
Oltre alla fiducia da parte dei suoi autori, Kingdom Come: Deliverance 2 è arrivato nei negozi oggi accompagnato da voti altissimi da parte della stampa internazionale. A questo proposito, se ancora non lo avete fatto, vi suggeriamo di leggere la nostra recensione.