Gli autori di Kirby e la Terra Perduta hanno spiegato che la saga non ha una sequenza temporale precisa, in quanto non gli serve.
Come forse saprete, molte IP videoludiche (ma non solo) dispongono di una sorta di "bibbia della serie", ovvero delle regole che devono essere rispettate per mantenere coerente la saga. In alcuni casi è anche importante fare attenzione alla sequenza temporale dei giochi, scegliendo personaggi, ambientazioni e informazioni condivise in modo coerente con tutti i giochi. Lo vediamo succedere con saghe come Halo, Kingdom Hearts e non solo. Nel caso di Kirby, però, non vi è nulla di tutto questo.
Shinya Kumazaki, general director presso HAL Laboratory, ha spiegato al The Washington Post che "non c'è una sequenza temporale precisa per le storie del gioco. In questo modo si evita di essere limitati dalle ambientazioni passate e si può provare qualcosa di nuovo e si può dare priorità all'esperienza di gameplay migliore per ogni gioco - anche in una serie che ha una lunga storia".
Si tratta di un approccio non dissimile a quello di altre grandi IP di Nintendo, come Mario e The Legend of Zelda, che di capitolo in capitolo possono proporre qualcosa di nuovo senza dover obbligatoriamente giustificare una nuova ambientazione o una nuova caratterizzazione.
Sempre in tema Kirby: volete sapere come saranno i nuovi giochi? Gli sviluppatori vogliono essere "più selvaggi e liberi".