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Konami, Bloober Team e Silent Hill: le teorie ripartono, con qualche polemica

L'accordo siglato tra Konami e Bloober Team fa riemergere le teorie su Silent Hill, ma ora in una direzione diversa.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   30/06/2021

Partiamo da una notizia ufficiale: Konami collabora con Bloober Team, attraverso una partnership tesa a mettere in condivisione esperienza e know-how per lo sviluppo di nuovi giochi. Da questa ne deriva una che non è ufficiale per niente ma quantomeno ha un minimo di base realistica, contrariamente a quanto si è detto per mesi prima di oggi: Konami potrebbe aver affidato Silent Hill a Bloober Team, facendo dunque emergere un'altra teoria (o rafforzare una delle tante uscite in precedenza) peraltro non senza polemiche. La notizia della collaborazione con il team autore di The Medium, Observer e Layers of Fear da parte di Konami giunge piuttosto inaspettata, vista la distanza culturale, storica e geografica fra i team, ma è chiaro come qualche punto di collegamento ci fosse, a partire dall'evidente fascinazione per Silent Hill che aveva portato il team polacco ad arruolare anche Akira Yamaoka per le musiche di The Medium.

Per il momento, Konami non commenta su Silent Hill, ma il collegamento è piuttosto facile da fare: Bloober Team ha sviluppato quasi esclusivamente giochi horror, cosa mai potrà apportare a questa collaborazione in termini di "produzione di nuovi contenuti di alta qualità combinando le rispettive caratteristiche e forze", se non un titolo derivante dalla lunga esperienza accumulata? D'altra parte, il nome del team era già emerso in precedenza nelle numerose teorie riguardanti il ritorno di Silent Hill e adesso la questione assume una notevole consistenza. In ogni caso, resta una voce di corridoio, anche se dotata di notevole logica, così come quella che vuole non uno ma ben due progetti sulla serie horror Konami: come riportato nelle ore scorse da VGC, sembra che il publisher abbia già affidato a un "team giapponese di alto profilo" un progetto su Silent Hill, cosa a cui potrebbe essersi riferita Konami anche nel comunicato odierno quando ha riferito di avere progetti in corso con "altri partner di sviluppo molto conosciuti".

La storia del ritorno di Silent Hill sta assumendo contorni inaspettati
La storia del ritorno di Silent Hill sta assumendo contorni inaspettati


L'idea di due giochi su Silent Hill pare alquanto bizzarra, ma attendiamo eventuali sviluppi sulla questione, anche perché questa del team giapponese sembra essere una sorta di rimanenza delle vecchie voci che volevano un nuovo capitolo in sviluppo presso Sony Japan, ormai del tutto dissolte con la chiusura del team e l'uscita di scena dell'autore della serie, Keiichiro Toyama. Potrebbe rimanere in pista anche la folle teoria su Hideo Kojima e in giro per l'internet c'è chi continua ancora a raccogliere indizi su tale pista o addirittura sul caso Abandoned, ma al momento la realtà sembra andare in un'altra direzione. Cosa che peraltro sta generando anche un po' di polemiche, a dire il vero: secondo i sedicenti fan della serie Silent Hill, infatti, Bloober Team potrebbe non essere all'altezza di portare a termine un compito del genere, perché mancherebbe la capacità di introspezione psicologica e la cura nel trattare argomenti complessi che sarebbe invece propria dei vecchi Silent Hill.

Tuttavia, forse i suddetti fan non hanno più ben presente cosa fosse diventata la serie dopo i primi capitoli: già a partire da un Silent Hill 4 con ottime idee ma una realizzazione a dir poco lacunosa, il franchise si è arenato tra outsourcing di team probabilmente molto meno capaci di Bloober nel gestire i temi storici della serie, dunque la scelta di Konami (nel caso venisse confermata) non sarebbe proprio la cosa peggiore accaduta a Silent Hill da un bel po' di tempo a questa parte. Sempre che dietro al grande scorno non ci sia anche la delusione per il fatto che non si tratti di un'esclusiva, cosa non da sottovalutare. Di fatto, la questione fondamentale è che un nuovo Silent Hill che richiami perfettamente lo spirito classico è ben difficile da ottenere, visto che il primo (e il secondo) derivarono da una particolare combinazione di menti, idee e sperimentazioni che è difficile riprodurre con la medesima alchimia. D'altra parte, non tutto è perduto: probabilmente, la cosa più vicina al Silent Hill che gli appassionati vorrebbero sarà probabilmente il nuovo gioco di Keiichiro Toyama stesso, che con il suo nuovo Bokeh Studio sta lavorando proprio a un horror e sembra anche decisamente interessante, a quanto pare destinato a incasinarci la mente.