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L'autore degli Ori ha dato dei dilettanti agli sceneggiatori di The Veilguard, invitandoli a cambiare mestiere

L'autore degli Ori e di No Rest for the Wicked ha definito dilettanti gli sceneggiatori di Dragon Age: The Veilguard, invitandoli a fare altro nella vita.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   07/11/2024
Alcuni personaggi di Dragon Age: The Veilguard
Dragon Age: The Veilguard
Dragon Age: The Veilguard
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Thomas Mahler, l'autore degli Ori e di No Rest for the Wicked, ha scritto un post al vetriolo su X contro gli sceneggiatori di Dragon Age: The Veilguard, definendoli dei dilettanti e invitandoli sostanzialmente a cambiare mestiere, a causa della qualità del loro lavoro, che he definito "sterilizzato" e "disumanizzato". L'intevento di Mahler segue le polemiche che hanno accompagnato il lancio di Veilguard, tra chi ha apprezzato il gioco e chi non ne ha apprezzato certi contenuti troppo inclusivi.

Il post di Mahler

"Sono cresciuto negli anni '80 e, anche da bambino, ho sempre pensato che i programmi televisivi fossero spazzatura di bassa qualità." Ha esordito Mahler nel suo lungo intervento, per poi proseguire il suo attacco in modo più diretto, facendo immediatamente capire il punto: "Tutti i programmi di allora cercavano di essere il più politicamente corretti possibile. Ogni programma parlava di famiglie felici, cercando sempre di dipingere un quadro perfetto, stando sempre attenti a non parlare di nulla che potesse essere anche solo leggermente controverso.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

Poi all'improvviso sono arrivati i Simpson e il Principe di Bel-Air che sono sembrati roba radicale, perché ogni tanto gli sceneggiatori di questi programmi osavano affrontare argomenti reali. E ogni volta che lo facevano, il risultato erano episodi memorabili - credo che fosse dovuto al fatto che gli sceneggiatori riuscivano a mettere qualcosa delle loro esperienze personali.

Poi, alla fine degli anni '90, è arrivato I Sopranos e all'improvviso è diventato chiaro che i programmi televisivi non dovevano essere per forza spazzatura. Che il formato episodico poteva effettivamente essere usato per dare ancora più profondità ai personaggi, alle loro difficoltà e alle loro tribolazioni, ecc.

E da quel momento in poi è andata avanti così - abbiamo visto sempre più programmi televisivi che offrivano storie drammatiche eccellenti, come The Wire, Breaking Bad, ecc., ecc."

Dopo la lunga premessa, Mahler è passato ad attaccare direttamente l'ultima fatica di Bioware: "Guardando ai giochi di oggi, è chiaro che ci stiamo muovendo di nuovo verso l'età della pietra della correttezza politica. Ho appena guardato un playthrough di Dragon Age ed è incredibile quanto sia infantile e terribile la scrittura. Tutto sembra sterilizzato e disumanizzato.

Non so perché all'improvviso si ritenga che questa roba sia accettabile. Il tuo lavoro di sceneggiatore è di scrivere di cose toccanti, interessanti e vere, per attirare le persone nel mondo che hai creato e se questo è il meglio che puoi fare, non dovresti essere uno sceneggiatore.

Odio sembrare così duro perché sono sicuro che queste persone avevano le migliori intenzioni, ma questo è ciò che accade quando l'arte è creata da dilettanti, quando dobbiamo camminare sulle uova e non osiamo affrontare argomenti difficili - finisci per ottenere un prodotto banale e scadente invece che arte.

Approcciate sempre la scrittura prima di tutto da un punto di vista umano, attingete alle vostre esperienze personali e osate affrontare argomenti che potrebbero sembrare rischiosi - perché spesso la magia accade quando siamo a nostro agio nel renderci vulnerabili."

Bioware ha recentemente spiegato il perché dell'inclusione di certi elementi nel gioco. Per saperne di più, c'è sempre la nostra recensione di Dragon Age: The Veilguard.